Europei, Infovi: arriva dal vicentino la piattaforma di Casa Azzurri in Polonia
Lunedi 18 Giugno 2012 alle 18:50 | 0 commenti
Infovi - Ancor prima che Di Natale e Pirlo, la rete per l'Italia l'aveva fatta Infovi. Tra i protagonisti di Euro2012 c'è infatti anche l'azienda vicentina del settore delle comunicazioni e dell'Information technology che ha realizzato la piattaforma informatica di Casa Azzurri a Cracovia. Il ritiro della nazionale, l'albergo, il campo di allenamento, l'area stampa: tutto è stato messo in rete grazie al lavoro che Infovi ha svolto con i suoi tecnici in Polonia a partire da metà maggio.
Un lavoro che consolida il rapporto tra la giovane azienda con sede in città in viale Grappa e la nazionale di calcio italiana: Infovi aveva infatti già curato il servizio nel mondiale vinto nel 2006 in Germania e nella successiva edizione in Sudafrica, oltre che negli Europei del 2008 e nella Confederation Cup, di nuovo in Sudafrica, nel 2009. "Una collaborazione di cui siamo orgogliosi - sottolineano Marco Ceccon e Alberto Maruzzo, titolari di Infovi - Per tutta la durata del torneo, che speriamo sia la più lunga possibile, dobbiamo assicurare una copertura completa e perfetta allo staff della nazionale e ai media presenti. Come per i giocatori, anche per noi è ogni volta una nuova sfida che affrontiamo con la competenza e la preparazione della nostra squadra. Anche quest'anno per Casa Azzurri abbiamo così costruito una rete di comunicazione sicura ed efficiente. Noi la rete l'abbiamo fatta, ora tifiamo perché anche gli azzurri ne facciano tante". Nello specifico, Infovi ha progettato e realizzato la piattaforma informatica per tutti i luoghi a disposizione degli azzurri nel ritiro di Cracovia: si è quindi garantita la copertura totale di Casa Azzurri, dell'albergo - con connessione internet wifi in tutte le camere dei giocatori - delle aree di "ospitalità " e del campo di allenamento. Un cablaggio completo che, viste anche le nuove esigenze tecnologiche, ha richiesto un "raddoppio" della rete informatica rispetto ai Mondiali del 2010 in modo da dare risposta ai diversi mezzi di comunicazione: dai pc portatili dei giornalisti ai tablet e i-phone dei giocatori. Un lavoro concluso subito prima dell'apertura del torneo ma che continua anche oggi grazie alla presenza di un esperto dell'azienda in Polonia.
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