Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Beggiato: Il governo di Roma, governo di filibustieri, di ladri e camorristi organizzati

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 9 Maggio 2012 alle 20:44 | 3 commenti

ArticleImage

Ettore Beggiato, già assessore regionale del Veneto  -  "Il governo centrale di Roma, questo governo di filibustieri, di ladri e camorristi organizzati, non si accorgerà di noi se non ci decideremo a far da noi" e ancora "Ora basta! Il problema veneto è così acuto che noi da oggi predicheremo la ribellione dei veneti. Cittadini, non paghiamo le tasse, non riconosciamo il governo centrale di Roma, cacciamo via i prefetti, tratteniamo l'ammontare delle imposte dirette nel Veneto".

Non è il sacrosanto sfogo di qualche indipendentista veneto del terzo millennio, ma sono le parole d'ordine, le denuncie di un autorevolissimo politico veneto, Guido Bergamo, leader del partito repubblicano trevigiano, più volte parlamentare, tra i promotori de "La Riscossa" il battagliero foglio dei repubblicani della Marca, morto nel 1953; speriamo che l'anno prossimo, in occasione del sessantesimo anniversario della morte, ci siano adeguate iniziative per una rilettura della sua opera anche in chiave "federalista e venetista" visto che finora è stata valorizzata soprattutto la dimensione mazziniana, laico-socialista e antifascista.
Siamo subito dopo la fine della prima guerra mondiale e Guido Bergamo, come scrive Livio Vanzetto, diventa popolarissimo nel Montebellunese perché sentito e vissuto dalla gente come "uno dei nostri": è di estrazione popolare, è interno alla società e assume atteggiamenti sempre congruenti con la cultura locale.
Il malcontento nel Veneto è altissimo e Roma risponde escludendo i veneti dal primo ministero Orlando (anche allora i veneti erano buoni solo per portare i voti e per produrre reddito, proprio come adesso) e ......creando un ministero, il Ministero delle Terre Liberate! Per la verità a capo del neonato ministero venne posto il deputato veneziano Antonio Fradeletto, anche per cercare di sanare una situazione politica sempre più grave.
"I deputati veneti, infatti, venivano accusati di negligenza rispetto ai problemi della regione e di sentirsi "troppo Romani" quando si trovavano nella capitale, e dunque invitati a sottrarsi al "demone seduttore di Roma" ponendo in primo piano il "problema veneto", la cui soluzione non poteva più essere procrastinata" (Daniele Ceschin su "Venetismi") Luigi Luzzatti, già presidente del Consiglio dei Ministri, profondo conoscitore della nostra gente, scrive al suo successore Vittorio Emanuele Orlando il 7 febbraio 1919 del timore che in Italia potesse sorgere "un'Irlanda Veneta, mutando i paesi più patriottici e più sobri nel chiedere, in ribelli della disperazione" e il prefetto di Treviso segnala al Ministero la possibilità che nel Trevigiano si crei un movimento separatista tendente a staccare il Veneto dall'Italia.
Ed è ancora Guido Bergamo a denunciare la presenza massiccia di burocrazia non veneta ("A Treviso si è costituito un ministero con funzionari che non hanno la fiamma di veneti e che non capiscono né i bisogni né il linguaggio delle nostre popolazioni") reclamando una vera autonomia regionale, un'autentica riforma federale "da Roma non avremo salute, finché da Roma non parta una parola di vera libertà per tutte le regioni d'Italia, finché insomma a Roma non si sancisca il fato della Repubblica Federale Socialista Italiana!" "L'unità d'Italia è un non senso" scrive "La Riscossa" il 15 maggio 1920 che il 15 ottobre 1921 si chiede se il Governo voleva che "il sentimento autonomista dei Veneti si trasformasse in aperta ribellione ed assumesse carattere nettamente separatista" Il fascismo calpestò l'idealità e l'ardore di Guido Bergamo; ricordiamolo a sessantanni dalla morte, così attuale, profetico direi: "Roma non si accorgerà di noi se non ci decideremo a far da noi".

Leggi tutti gli articoli su: Ettore Beggiato, Guido Bergamo

Commenti

gianca
Inviato Domenica 13 Maggio 2012 alle 00:00

Ha ragione Beggiato,condivido pienamente il suo articolo.Vorrei anch'io che questi politici se ne andassero ma temo che sara' molto difficile,sono stufo di vederli a Porta a Porta e in qualsiasi altra trasmissione!!!! a cercare invano di recuperare consensi.Via il Sig.Monti che credo non faccia gli interessi degli Italiani,ma quelli dei POTERI FORTI!!! Si ritiri in una delle sue ville e cominci a meditare e pregare perche' alla sua eta' si e' piu' vicini alla morte.Non sfuggera'neppure lui al giudizio di chi ci ha creato.
massimo
Inviato Lunedi 14 Maggio 2012 alle 16:04

Dovrebbe chiedere la riapertura delle fosse ardeatine per metterci i ladri camorristi e filibustieri.
massimo
Inviato Lunedi 14 Maggio 2012 alle 16:06

Dovrebbe chiedere la riapertura delle fosse ardeatine per metterci i ladri camorristi e filibustieri.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network