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Etichettatura europea, Manzato: Europa timida, è solo un primo passo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Novembre 2011 alle 15:16 | 0 commenti

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Franco Manzato, Regione Veneto  -  "L'Unione Europea non brilla per coraggio sulla questione dell'etichettatura, ma piuttosto che niente è certamente meglio piuttosto. Considero anzi questo Regolamento un primo passo verso una etichetta che dia informazioni chiare ed esaustive ai consumatori". E' il giudizio dell'assessore alla tutela dei consumatori del Veneto Franco Manzato sulla pubblicazione avvenuta oggi nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del regolamento in materia, che entrerà in vigore tra venti giorni e al quale i Paesi membri dovranno adeguarsi entro tre anni.

"Diventa obbligatorio scrivere in etichetta l'origine anche delle carni fresche suine, ovine, caprine, del pollame e del latte. Allargando la previsione già esistente per la carne bovina, adottata soprattutto sulla scia della crisi della BSE e degli allevatori continentali - ha fatto presente Manzato - ma è ancora poco, per di più con l'esenzione dalle indicazioni nutrizionali per i prodotti confezionati per la vendita al dettaglio. Diventa obbligatoria anche la dichiarazione nutrizionale e va evidenziata la presenza degli allergeni, mentre sono vietate indicazioni fuorvianti. Così almeno speriamo di non avere carni fresche che riportano la parola Italia e il tricolore ma nulla hanno a che vedere con il nostro Paese".
"Io dico che è troppo poco, perché l'indicazione d'origine delle materie prime dovrebbe riguardare l'intero settore dell'alimentazione: è un diritto dei consumatori, un segno di correttezza nei confronti dei produttori, un dare meriti a chi li ha davvero, e viceversa. Il vero problema non è né organizzativo, né di costi, anche se ho sentito interviste dove è stato paventato un aumento consistente per un eventuale obbligo di questo genere. La questione è che su questa partita si scontrano gli interessi legittimi dei consumatori con gli interessi di profitto soprattutto delle grandi multinazionali, che semplicemente vogliono avere mano libera. Io sto dalla parte dei primi, tutelare i cui diritti coincide in questo campo con la difesa dei diritti dei nostri imprenditori agricoli".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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