Esuberi Provincia, CGIL: 164 (meno 8), incomprensibile scelta di Variati
Mercoledi 20 Maggio 2015 alle 18:02 | 0 commenti
Giancarlo Puggioni, Segretario Generale FP CGIL Vicenza
Dopo un anno dall’entrata in vigore della riforma Delrio, mentre a livello regionale è in corso un confronto con UPI e Regione Veneto per ricercare uniformità di governo del processo di superamento delle province con l'obiettivo duplice di garantire i servizi e l'occupazione, Vicenza (con Variati fresco di elezione a presidente di UPI Nazionale), decide di agire per conto proprio decretando la messa in soprannumero di 164 persone, o meglio, 164 meno 8, perché gli 8 “comandati†in Comune a Vicenza (dove lo stesso è sindaco...) saranno gli unici certi di occupazione...
E' del tutto incomprensibile, e per questo sorprende, che codesta Amministrazione abbia inteso procedere in questo momento all'individuazione nominativa dei soprannumeri di personale, anche alla luce della recente intesa sottoscritta in data 4 maggio con la RSU in materia di mobilità volontaria, disattendendo così un importante impegno sottoscritto con i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali.
Tutto questo conferma un atteggiamento da parte dell'amministrazione provinciale di Vicenza di totale disattenzione e mancanza di rispetto per le persone che da anni lavorano in provincia, per le professionalità che esprimono, per la funzionalità dei servizi che rischiano concretamente di interrompersi, a partire dai centri per l'impiego e dalla polizia provinciale, i primi allo sbando totale, i secondi in questo momento senza prospettiva.
In diverse occasioni abbiamo sollecitato la Provincia ad attivare un tavolo metodologico con tutti i soggetti coinvolti, a partire dagli enti locali del territorio provinciale, per garantire correttezza e trasparenza nelle mobilità e nei comandi presso le altre amministrazioni in questa delicata e complessa fase di transizione, consapevoli dell'esigenza di garantire servizi ed occupazione.
Variati, decretando e determinando i soprannumeri nominativi, si è assunto la grave responsabilità politica di assecondare un processo che sembra sempre più destinato a smantellare i servizi e l'occupazione.
Nell'esprimere solidarietà e sostegno ai 164 (-8) lavoratori, continueremo nella mobilitazione insieme a quanti vorranno lottare per garantire i servizi e l'occupazione, dentro e fuori le Province.
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