Espulsione di Nicola Giangregorio dalla Lega Nord: la sua testimonianza anche su Stevan
Martedi 14 Dicembre 2010 alle 11:39 | 0 commenti
Riceviamo e pubblichiamo in attesa di eventuali risposte e commenti.
Egregio direttore, sono Nicola Giangregorio ex candidato Sindaco nelle ultime amministrative di Bassano del Grappa. Dopo essere fuoriuscito dalla Destra sono entrato in Lega Nord a Febbraio del 2010 e depennato,in parole povere espulso, con decisione del Direttivo Provinciale a seguito di richiesta inoltrata dall'ex segretario di sezione Nicola Finco e la maggioranza del direttivo, che comunque aveva già deciso (vedi allegato) ancor prima che l'unico organo competente (Direttivo Provinciale) si pronunciasse, cosa accaduta giovedi 09/12/2010.
Fatta questa doverosa premessa sono qui ad informarvi di quello che mi è accaduto durante la mia breve esperienza nella Lega Nord Bassanese. A tal fine invio comunicato (pubblicato a seguire, n.d.r.) che spiega gli avvenimenti e restando a disposizione per qualsiasi delucidazione, vi ringrazio per l'attenzione che mi accorderete.
Nicola Giangregorio
E' la fine di una esperienza penosa. Ho capito sin dall'inizio che non poteva essere l'ambiente giusto per poter proseguire in un'azione politica volta al bene dei cittadini.
Sin da quando l'attuale segretario mi esortava, da buon democristiano, parole sue, a restare in disparte e non partecipare alla vita di sezione, onde evitare che gente più anziana si sentisse prevaricata dalla mia esperienza e voglia di fare, come se essere informati ed operare per il bene comune potesse essere una sorta di handicap, dovevo capire.
Sin da quando, ho capito di non assomigliare al leghista tipo descritto nella prima riunione di sezione, alla quale ho partecipato, preso ad esempio per poter dimostrare che
lo "YES MAN" è il profilo preferenziale per far carriera all'interno del partito, lodandone la
capacità di tacere, obbedire ciecamente, ed essere anche un pò ignorante, dovevo capire. Il tutto, dinanzi ad una prima fila plaudente ed assenziente formata dalla quasi totalità dell'odierno direttivo bassanese.
Ma la mia coerenza mi ha spinto a lottare nel rispetto delle mie idee e di tutta la brava
gente che ho conosciuto, anche quando sono stato aggredito verbalmente e fisicamente, apostrofato come un Terrone Bacia Tricolore in ben due occasioni, avvenute in presenza dell'ex segretario Finco, che mi hanno costretto a sporgere denuncia.
Oggi vivo questa espulsione come una liberazione.
Liberazione da un modo di far politica in cui non mi riconosco, e non mi sono mai riconosciuto, tanto da riuscire ad essere il leghista bassanese con l'iscrizione più breve
della storia recente, certificando di fatto che non ho nulla da spartire con quella miserevole
descrizione.
Queste persone hanno, pur di tenermi lontano e non essere importunati con domande e riflessioni, sospeso anche le riunioni aperte ai sostenitori minando lo sviluppo del partito sul territorio, pur di proteggersi da disturbatori dell'ultima ora.
Al danno si è aggiunta anche la beffa nel sapere che, mentre io non conosco ancora la motivazione della frettolosa espulsione, chi mi ha aggredito ed offeso, continua ad essere iscritto, ancora nelle file della Lega Nord Bassanese.
Inoltre, per un semplice sostenitore come me, senza obbligo di militanza, anziché ricevere solidarietà per l'accaduto, l'ex segretario di sezione Finco, a fine Novembre, mi inviava una raccomandata in cui dichiarava la decisione a maggioranza, e con effetto immediato, della mia espulsione, pur sapendo che su tale decisione, come previsto dal regolamento, è competente il Direttivo Provinciale, organo a cui si erano rivolti dopo appena qualche mese dalla mia iscrizione.
Per tutti questi motivi oggi riesco a dormire sogni tranquilli, nella consapevolezza di essermi mosso nell'ambito delle regole, avendo dimostrato con i fatti che la mia scelta non era una ricerca di poltrona, altrimenti mi sarei allineato senza indugi, che la mia opposizione è stata motivata sempre dal mancato rispetto delle regole e di democrazia, come già denunciato in agosto con la lettera aperta firmata da militanti e sostenitori e pubblicata sui giornali locali, in cui informavamo l'opinione pubblica, del clima dispotico, intollerante e sprezzante delle opinioni altrui.
Mentre altri brindano, a me non resta che ringraziare tutti coloro che si sono battuti al mio fianco ed hanno solidarizzato raccogliendo firme a sostegno della mia permanenza nel partito.
Questa epurazione dopo aver colpito Maria Nives Stevan nel ruolo di assessore e me, proseguirà con nuove manovre atte ad allontanare, un po' alla volta, tutti coloro che non si allineeranno alle loro imposizioni.
Per quanto mi riguarda, adesso continuerò con l'Associazione C.R.E.D.I.C.I. dimostrando a chi mi ha voluto fuori, per mantenere la propria posizione di comando, che esiste un modo alternativo di pensare ed agire come strumento finalizzato al bene comune per i cittadini e per il territorio.
Nicola Giangregorio
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