Equizi, Variati e le lacrime di coccodrillo
Giovedi 12 Luglio 2012 alle 01:55 | 6 commenti
Riceviamo da Franca Equizi Amici Beppe Grillo Vicenza per una Vicenza a 5 Stelle
Vedendo strada e marciapiede completamente allagati chissà cosa avranno pensato turisti e cittadini che passavano, mercoledì pomeriggio intorno alle 17, lungo Corso San Felice nel tratto contraddistinto dal rosso coccodrillo di Cicero e che va da Viale Roma alla rotatoria di Viale Milano? Si saranno chiesti se, vista la calura persistente, il nostro premuroso sindaco Variati avesse pensato di regalare loro un rinfrescante pediluvio e, forse per questo, alcuni hanno percorso il tragitto a piedi scalzi (qui la photo gallery).
O forse l'allagamento è stato causato dalle copiose lacrime dell'inconsolabile coccodrillo che, dopo il ritiro delle deleghe al suo amato padre putativo Claudio Cicero, non la smette di piangere? Povero pupazzo forse teme ulteriori ritorsioni dopo la recente umiliazione dell'incatenamento? Bando all'ironia la realtà è che le tubature di Vicenza sono obsolete e andrebbero sostituite con urgenza anche per evitare sprechi dovuti alle copiose perdite. Incomprensibilmente l'attuale amministrazione, ma le precedenti non sono state da meno, non esige il pagamento degli oneri di urbanizzazione e costruzione che dovrebbero servire proprio, in primis, per sistemare sottoservizi strade e marciapiedi. Perché, anche nei recenti piani di cementificazione votati in consiglio comunale, il comune si accontenta delle briciole? Gli pseudo parcheggi pubblici, infatti, una volta edificati diventano il posto auto dei residenti. Non hanno insegnato nulla i casi del passato come in Via Napoli e Viale Trento? Che dire poi delle aree cedute al comune per realizzare parchi in cambio di nuove selvagge colate di cemento in aree attualmente agricole? In tal modo i costruttori non sganciano un euro e i costi di strade, marciapiedi, sottoservizi, eccetera, manutenzione compresa, sono a carico di noi cittadini. È cosi che i politici agiscono nell'interesse della collettività ? A noi sembra che i costruttori avranno gli onori, anzi sonante denaro che entra nelle loro tasche, e a carico di noi cittadini restano tutti gli oneri. Come dice Totò: e io pago! Pensiamo quindi che dovremmo abituarci a rotture di tubature come quelle accadute ieri. Povera Vicenza in che mani sei!
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