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Equizi e pista Dal Molin:critiche a Variati e Cicero

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 2 Luglio 2010 alle 20:27 | 0 commenti

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Franca Equizi, Comitato "Salviamo l'Aeroporto" -  Leggi il comunicato, il nostro articolo e guarda il nostro video esclusivo. 

PARTE EST CIVILE La cessione della parte est del Dal Molin era un atto dovuto del governo dopo il saccheggio perpetrato ai danni della nostra città. Fu la prima richiesta fatta al sindaco, oltre alla ricostruzione della pista, quando partecipammo al tavolo delle compensazioni. E' comunque una sconfitta per la città, non capiamo cosa ci sia da festeggiare, a meno che la contrarietà alla base di sindaco Bottene e compagni fosse solo di facciata. Che dire poi del nome Parco della Pace, non ricorda forse viale della Pace? Che ipocrisia.

Franca Equizi oggi in conferenza stampa (foto VicenzaPiù)AEROPORTO NECESSARIO Alcuni vicentini, ai primi del 1900,donarono i terreni dove realizzare l'aeroporto vista la presenza della scuola di volo nata nel 1921. La provincia di Vicenza acquisì dai privati, negli anni 1929/1930, i terreni dell'area Dal Molin specificando negli atti notarili la destinazione urbanistica "campo di fortuna". Concordiamo sull'inutilità di uno scalo per voli di linea a Vicenza (progetto nato morto per l'esiguo bacino di utenza), ma perché non mantenere i voli excutive,i voli sanitari, la scuola di volo (forse perché in questo caso non ci sono poltrone ben remunerate da assegnare ai politici e/o ai loro amici). Vicenza abbisogna di una pista di atterraggio soprattutto in caso di calamità, vediamo l'utilità degli aeroporti dell'Aquila e di Haiti con strade e ferrovie inutilizzabili. Che ruolo può avere una città capoluogo senza una pista aeroportuale? Anche nei paesi poveri le città anche piccole sono dotate di questa infrastruttura.
CONFINDUSTRIA Pilatesca la posizione del presidente Zuccato. Prima definisce un buon risultato per la città la soluzione del caso Dal Molin, poi chiede di trovare urgentemente una collocazione per i voli privati ed executive degli imprenditori. Sconvolgente la sua ultima dichiarazione: "In fondo, al di là delle battaglie ideologiche, la cancellazione di un'infrastruttura è sempre un elemento negativo per l'economia. Per di più per una economia come quella vicentina, fortemente proiettata sui mercati internazionali". Perché allora non si è battuto per mantenere la pista? Temeva di essere definito antiamericano o no global? O forse, nonostante molti iscritti abbiamo firmato la nostra petizione, gli interessi della lobby dei costruttori hanno prevalso su tutto?
CICERO prima fu l'artefice, insieme a Hullweck, della perdita dell'aeroporto (ricordiamo le numerose missioni romane fatte a nostre spese). Successivamente minaccio di sedersi sulla pista per bloccarne la demolizione e ora sembra accontentarsi di poggiare le terga sullo scranno di assessore offerto dal comunista di Variati. Chissà se ha cambiato la suoneria del telefonino da "faccetta nera" a "bandiera rossa". Ci chiediamo se sia "pi' gato" Cicero o il suo fido scudiero Pigato (fornitore del calcestruzzo per la nuova base).
la planimetria con il bando degli interessi diffusi aggiornato al 2008 SINDACO La soppressione dell'aeroporto eliminerà i vincoli urbanisti legati al cono di volo, sia per il comune di Vicenza sia per quello di Caldogno. Forse il sindaco e alcuni consiglieri sono stati tirati per la giacca dai palazzinari dei due comuni? E' un caso che il bando interessi diffusi riporti molte richieste di modifica dei vicoli aeroportuali?
Variati pensi al bene della città e la smetta di essere ostaggio anche di quelli che in nome della Pace manifestavano con caschi, mazze e bastoni per attaccare la polizia..Una città capoluogo senza questa infrastruttura che ruolo può avere? Siamo convinti che il parco sia solo una scusa per permettere, con la complicità di molti politici, di cementificare ancora la città, magari proprio parte del Dal Molin prima vincolato, con la scusa di realizzare un parco dal futuro molto incerto. La presenza della pista e di una società di gestione garantirebbe sia il controllo dell'area sia la manutenzione.
Vediamo lo stato di alcuni parchi pubblici:
1. PARCO DI PORTA SANTA CROCE in stato di abbandono;
2. BOSCO URBANO DI MADDALENE anche questo con manutenzione praticamente assente;
3. PARCO DI VILLA BEDIN ALDIGHIERI una giungla di circa 150.000 mq abbandonata e chiusa al pubblico, ma solo dopo aver speso denaro pubblico per varie attrezzature.
I seguenti parchi sono nati o nasceranno con l'intervento dei privati che in contropartita ottengono consistenti poteri edificatori:
1. PARCO FORNACI
2. PARCO CITTA' più che parco città "el pi' incimentà"
3. CENTRALE DEL LATTE siamo in attesa che il sindaco mantenga la promessa elettorale di fare un parco e di non autorizzare alcuna edificazione;
4. PARCO ASTICHELLO i privati chiedono una massiccia colata di cemento in cambio della sua realizzazione.

MANTENIMENTO CAMPO DA RUGBY chiediamo inoltre il mantenimento dei campi nell'attuale sito. Il trasferimento è una spesa inutile. Diffidiamo il sindaco e la sua amministrazione a proseguire l'iter per il trasferimento in Via Baracca sperperando un milione di euro.

RICHIESTA REFERENDUM Alcuni lustri fa un geometra, dopo aver trasformato abusivamente nella Valletta del Silenzio un deposito attrezzi in residenza, si guadagnò l'epiteto di Attila dei Berici, ma probabilmente altri unni stavano crescendo e ora tentano di cementificare anche quello che resta dell'ultimo polmone verde l'area del Dal Molin. I nuovi barbari ora non vengono, secondo noi, solo dalla steppe del privato, ma hanno piantato le loro tende, magari sventolanti la bandiera No Dal Molin, nella politica. Il sindaco ora ci dimostri che non è cosi.
Siano i vicentini a decidere con un REFERENDUM POPOLARE il destino dell'aeroporto. Il programma elettorale del Sindaco non prevedeva la soppressione della pista e quindi SE E' VERAMENTE DEMOCRATICO, deve consultare i cittadini. In campagna elettorale, criticando giustamente il suo predecessore, per la mancata consultazione sulla nuova base Usa, diceva: "E' DOVEROSO ASCOLTARE I CITTADINI" bene è ora di mettere in pratica le promesse. Indica il referendum. Noi iniziamo una raccolta firme per chiedere la consultazione popolare.

Vicenza, 02 LUGLIO 2010
Franca Equizi
Per il Comitato Salviamo l'Aeroporto
Tel. 338 4644442
http://comitatosalviamolaeroporto.wordpress.com


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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