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Epidemia di meningite, Ulss 6: a Vicenza nessun pericolo. Il dott. Ennio Cardone: "pronti ad attivarci"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 11:13 | 0 commenti

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ULSS 6 Vicenza
L’epidemia di meningite da meningococco di gruppo C manifestatasi in Toscana, congiuntamente ai recenti casi registrati a Milano, hanno suscitato un allarme anche tra i vicentini. La situazione epidemiologica in ambito locale non giustifica, tuttavia, tale preoccupazione: dopo il focolaio di casi registrato nel 2007 nella Provincia di Treviso, infatti, in tutto il Veneto si sono verificati solo rari casi sporadici, senza connessione tra loro, di malattia da Meningococco C.

L’offerta attiva della vaccinazione contro il Meningococco C, condotta in quest’ultimo decennio ai nuovi nati come anche ai quattordicenni, consente oggi di poter contare su un'importante copertura vaccinale nei soggetti fino all’età di 24 anni che si traduce, di fatto, sia in una diretta protezione della persona vaccinata sia in una significativa riduzione della diffusione del meningococco C e della probabilità che la popolazione venga a contatto con soggetti portatori del germe.

«La costante sorveglianza dell’andamento delle malattie infettive - sottolinea il dott. Ennio Cardone, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell'ULSS 6 Vicenza - permette di evidenziare prontamente eventuali situazioni che richiedono un'azione vaccinale straordinaria ed in tal caso il Servizio Igiene e Sanità Pubblica è pronto ad attivarsi. Oggi le risorse del Servizio Igiene e Sanità Pubblica sono pienamente operative nel garantire alla popolazione, nelle diverse fasce di età, le numerose vaccinazioni che il calendario regionale prevede. Questa è una delle più efficaci azioni dello stato di salute ed uno snodo irrinunciabile per qualunque strategia di salute pubblica».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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