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Enrico Maltauro nuovamente libero dopo la revoca degli arresti domiciliari

Di Edoardo Pepe Martedi 30 Settembre 2014 alle 22:09 | 0 commenti

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Riprendiamo il lancio di VeneziePost su Enrico Maltauro che oggi è tornato «in libertà dopo quattro mesi e mezzo dal suo arresto, poi convertito in arresti domiciliari, avvenuto lo scorso 8 maggio per le presunte mazzette pagate per ottenere appalti nell'Expo milanese» proprio da parte dell'imprenditore vicentino, fino all'apertura dell'inchiesta amministratore delegato della Giuseppe Maltauro costruzioni spa.

L'azienda vicentina lo poi ha sospeso dalla carica avviando contro di lui un'azione di responsabilità, di cui ad oggi non son note le eventuali conclusioni, per scindere le prorpie azioni dalle responsabilità dell'ex ad individuate dai magistrati inquireti.

Enrico Maltauro è stato «il primo degli arrestati della cosiddetta (e presunta) ''cupola degli appalti'' a tornare in libertà: per Gianstefano Frigerio, Primo Greganti, Luigi Grillo e Sergio Cattozzo è ancora in vigore la misura degli arresti domiciliari».
Il giudice per le indagini preliminari di Milano Fabio Antezza, su richiesta della difesa di Maltauro e contro il parere negativo del pm, gli ha revocato i domiciliari essendo, a suo parere, venute meno le esigenze cautelari.

«L'ex ad del gruppo vicentino - ricorda VeneziePost - era finito nell'inchiesta per l'appalto delle cosiddette ''architetture di servizio'' dell'esposizione universale del prossimo anno. Era lui, in particolare, a comparire nel video registrato dagli inquirenti, ripreso mentre consegna una busta a Cattozzo (nella foto di copertina, ndr) secondo l'accusa contenente denaro che sarebbe servito ad ''oliare'' i meccanismi di assegnazione delle commesse dell'Expo. Maltauro sin dalle prime battute dell'inchiesta aveva offerto collaborazione ai magistrati, ammettendo alcune dazioni pur riferendole ad un contesto da illustrare meglio ai pm».
Per giunta «in base ad intercettazioni telefoniche a suo carico, di recente era stato poi aperto un nuovo filone di inchiesta: in alcune conversazioni, si sente Maltauro vantare amicizia di lunga data con Antonio Acerbo, commissario delegato di Expo proprio per le infrastrutture e responsabile unico per il Padiglione Italia, e proprio parlando con Gianstefano Frigerio e di Sergio Cattozzo, due dei presunti grandi intermediari nella rete che secondo i magistrati serviva a mettere in contatto l'Expo con gli imprenditori. La vicenda si riferiva alle ''Vie d'Acqua'', altro lavoro dell'esposizione assegnato all'impresa berica, sottoposta a nuove perquisizioni dopo l'avvio di questa seconda parte dell'indagine. La Maltauro costruzioni è stata commissariata per le ''Architetture di Servizio'', commessa che pure continua a condurre dopo che ha ottenuto tra l'altro la sospensiva dal Consiglio di Stato contro il ricorso che fu presentato dalla cordata di imprese giunta seconda nella gara d'appalto».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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