Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Enologia veneta, Manzato: pronta mappatura che valorizza vitigni autoctoni

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 15 Novembre 2011 alle 10:31 | 0 commenti

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Franco Manzato, Regione Veneto  -  Con decreto del responsabile della Direzione Competitività Sistemi Agroalimentari della Regione, è stata ieri ripristinata la classificazione delle varietà di viti di uva da vino ammesse alla coltivazione nelle sette Province del Veneto. "Non è un semplice atto burocratico - ha sottolineato l'assessore all'agricoltura Franco Manzato - perché con quel provvedimento viene fatta una sorta di mappatura ordinata, con la quale vengono specificate le tipologie di uva da vino delle quali si autorizza la coltivazione in ogni Provincia del territorio regionale, con l'obiettivo di assicurare ad un tempo innovazione e tutela delle tradizioni per quanto riguarda la produzione di vini di qualità del Veneto".

"A questo riguardo - ha precisato Manzato - voglio sottolineare i confini di coltivazione della varietà "Moscato giallo", che riguarda le Province di Padova, Vicenza e Verona. In questi territori provinciali il vitigno ha storicamente trovato uno dei suoi ambienti di coltivazione ideale. In provincia di Padova il Moscato Giallo è diventato un ‘must', che si è guadagnato dalla vendemmia dello scorso anno, meritoriamente, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita come ‘Colli Euganei Fior d'Arancio'. Nell'areale euganeo questa varietà presente da secoli ha conosciuto un crescente sviluppo soprattutto negli ultimi due decenni e viene coltivata su superfici individuate in zone particolari, destinate ad ottenere una tipologia di vino pressoché unica".
"Poiché vogliamo caratterizzare in misura sempre maggiore le nostre produzioni tipiche e difenderle da possibili imitazioni - ha concluso Manzato - come Regione abbiamo ritenuto indispensabile confermare le attuali limitazioni e salvaguardare i prodotti autoctoni". Il decreto verrà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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