Quotidiano | Categorie: Energia

Energie rinnovabili, Fracasso: un passo indietro, aspettiamo piano energetico regionale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 9 Marzo 2011 alle 18:04 | 0 commenti

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Stefano Fracasso, Partito Democratico  -  "Sulle rinnovabili bisognava accelerare e invece è stata messa la retromarcia. Male per l'Italia, ancora peggio per il Veneto che già era in ritardo". Il consigliere regionale del Pd e vice presidente della Commissione regionale ambiente Stefano Fracasso commenta così il decreto governativo sulle energie rinnovabili sostenendo la necessità di una correzione da parte del Governo così come richiesto anche in una recente interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole PD Ermete Realacci e del senatore Pd Francesco Ferrante.

"Così com'è, il decreto sulle rinnovabili è un passo indietro insostenibile. Per l'Italia, perché ci allontana dagli obiettivi europei e rischia di colpire duramente le imprese in termini di lavoro e occupazione. E per il Veneto che già pagava un grave ritardo sulle energie rinnovabili. Se il Governo deve tornare sui suoi passi, la Regione deve invece fare passi avanti concreti. Stiamo aspettando il piano energetico regionale sulle rinnovabili come votato con la recente finanziaria. Dobbiamo assolutamente cambiare marcia con azioni concrete sui temi della green economy e investimenti sulle energie rinnovabili".
Secondo i dati del Gestore dei servizi energetici nel 2009, rispetto all'obiettivo europeo di portare al 20% il contributo delle rinnovabili alla produzione energetica nazionale, il Veneto è al 12° posto, con il 13.4% dei consumi lordi, contro una media nazionale del 19%. La potenza rinnovabile installata in Veneto è di soli 1.301 Megawatt, contro i 5.538 della Lombardia. Nella classifica nazionale il Veneto è all'8° posto. Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e Lazio superano il Veneto anche sullo specifico fronte dell'energia solare.

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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