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Energia: che fare? Convegno oggi in Apindustria ospite Edo Ronchi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 27 Maggio 2011 alle 18:55 | 0 commenti

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Apindustria Vicenza - In mancanza di una politica energetica nazionale gli imprenditori di Apindustria s'interrogano.
La PMI manifattura italiana rischia di pagare il conto più salato, mancando spesso della visione necessaria a definire una propria politica di gestione dell'energia. Importanti ospiti a confronto. Si è svolto oggi venerdì 27 maggio, con inizio alle ore 18.00, presso la Sala Convegni di Apindustria Vicenza l'importante convegno sull'energia promosso da Apindustria in collaborazione con lo Studio Giarolo, Libanora & Associati di Lonigo e con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza e della Cassa Rurale e Artigiana di Brendola.

Sui temi proposti da Apindustria si sono confrontati, moderati da Cinzia Morgani: l'ex Ministro Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, Mirco Maschio AD della Maschio Gaspardo Spa, Marco Libanora dello Studio Giarolo, Libanora & Associati e il Dirigente Regionale l'Ing. FABIO FIOR, Responsabile Unità di Progetto per l'energia.
«L'energia - secondo Maurizio Zordan, Vice Presidente di Apindustria con delega all'energia - è da sempre un tema strategico per lo sviluppo economico e sociale di tutti i Paesi. Considerate le peculiarità del nostro sistema-paese, l'argomento è da decenni un aspetto particolarmente critico per la vita delle imprese italiane, che si trovano a competere globalmente con una concorrenza gravata da costi diretti ed indiretti dell'energia decisamente diversi. In questo contesto la piccola e media manifattura italiana rischia di pagare il conto più salato, mancando spesso della visione necessaria a definire una propria politica di gestione dell'energia».
«E' possibile - si chiede Zordan - per le PMI evitare di subire, ma piuttosto controllare - o addirittura dominare - la gestione dell'energia? Le energie rinnovabili possono essere una soluzione per limitare l'incertezza dei costi energetici dell'impresa?».
«E' utile allora - conclude il Vice Presidente - cercare di gettare le basi di un'agenda che dia risposte a quella parte dell'economia italiana - la PMI manifatturiera - che costituisce ancora l'ossatura portante della nostra economia».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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