Quotidiano | Categorie: Fatti

Emorragia di medici, Boron (ZP): al Veneto più autonomia per arrestarla e garantire ai cittadini l'accesso ai servizi sanitari

Di Note ufficiali Sabato 7 Luglio 2018 alle 12:00 | 0 commenti

ArticleImage

"Ho presentato ieri, 6 giugno, una Risoluzione in cui si invita il Ministero della Salute a intervenire affinché siano adottate iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, per superare le attuali criticità del personale medico del Servizio Sanitario Nazionale, e a sostenere, d'intesa con il Ministro degli Affari Regionali, il percorso avviato dalla Regione Veneto per l'attribuzione di una maggiore autonomia". Ne dà notizia, in una nota, il consigliere regionale Fabrizio Boron (Zaia Presidente).

Per il consigliere "solo una maggiore autonomia e, quindi, la possibilità di disporre di risorse proprie, potrebbe conferire al Veneto gli strumenti necessari ad arginare la preoccupante emorragia dei medici del Servizio Sanitario Nazionale e a garantire ai cittadini veneti l'accesso ai servizi sanitari".
"Gli operatori sanitari, di ogni livello e grado, nell'esercizio delle proprie funzioni, ovvero nella diagnosi e nella cura dei pazienti e nella protezione della salute, assicurano, in modo insostituibile, un diritto costituzionale fondamentale - ricorda il Presidente della Quinta Commissione consiliare - tuttavia, il contratto di medici, veterinari e dirigenti sanitari del Sistema Sanitario Nazionale risulta ancora bloccato, dopo molti anni, e organi di Stampa, nazionale e locale, di queste ultime settimane, riportano la notizia secondo la quale nei prossimi 5 anni, in Italia, per effetto dei pensionamenti, si verrà a creare una emorragia di oltre 45.000 medici impegnati a vario titolo nel SSN e che il quadro sarà perfino peggiore da qui a 10 anni: entro il 2028, infatti, potrebbero andare in pensione 33.000 medici di base e oltre 47.000 medici ospedalieri".
"I primi a lanciare l'allarme sono stati, tra gli altri, le Organizzazioni sindacali di categoria - informa l'esponente del Gruppo Zaia Presidente - le quali evidenziano come le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno comunque bilanciate dalle presumibili nuove assunzioni, tanto per i medici di base, quanto per i medici del SSN. Di questi ultimi, infatti, nei prossimi dieci anni, ne verranno a mancare per pensionamento oltre 47.000, mentre l'attuale sistema delle Scuole di Specializzazione in Medicina non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro".
"La carenza di medici specialisti riguarda tutte le Regioni - precisa il consigliere Boron - e in molti casi i medici sono attirati dalle migliori possibilità professionali, anche in termini economici, offerte dai Paesi esteri. Le criticità sopra descritte riguardano purtroppo anche la nostra Regione, dove si assiste a un preoccupante fenomeno di ‘fuga' dei medici dal pubblico al privato".
"Appare quindi evidente - chiosa Fabrizio Boron - che, senza una strategia complessiva da parte del Ministero competente, si rischia un notevole peggioramento delle condizioni di lavoro dei medici, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, rendendo così sempre più difficile l'accesso dei cittadini ai servizi sanitari. Questo è un rischio che non possiamo assolutamente correre, la Sanità veneta deve rimanere di eccellenza, ma l'unica soluzione è riconoscere al Veneto una maggiore autonomia e la possibilità di contare su risorse proprie. Solo così, la nostra Regione continuerà a essere punto di riferimento e fiore all'occhiello della sanità nazionale".


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network