Emergenza casa, nel vicentino famiglie incatenate simbolicamente
Martedi 3 Giugno 2014 alle 16:20 | 0 commenti
A.S.C. Vicenza - Questa mattina gli attivisti dell' Assemblea Sociale per la casa hanno svolto un iniziativa al comune di Noventa Vicentina, ormai noto per l'indifferenza mostrata verso lo sfratto delle famiglie di Via Asiago che, il 12 Giugno, avranno l'ufficiale giudiziario che busserà alla loro porta per l'ennesima volta. Le famiglie si sono incatenate simbolicamente davanti alla porta del comune mentre altri attivisti distribuivano volantini e parlavano alla piazza, nella quale si svolgeva il mercato del paese.
Questa situazione, non più sostenibile, si consuma sotto gli occhi indifferenti di un amministrazione comunale che tratta le famiglie migranti come famiglie di serie B, con meno diritti.
Le uniche risposte che sono arrivate sono state:"Tornate al vostro paese" pur sapendo che si tratta di persone che lavoravano in Italia da vent'anni e che si sono trovate senza lavoro a causa della crisi.
I figli studiano qui e non conoscono il paese d'origine, queste persone hanno i diritti di ogni altra famiglia.
Il giorno dello sfratto l'amministrazione comunale sarà obbligata a mandare mamme e bambini in comunità , venedo a spendere molti più soldi di quanti ne costerebbe l'avviazione di progetti d'aiuto assieme ad enti di solidarietà , cosa che avviene in ogni altro comune della provincia.
Le famiglie di via Asiago non sono le uniche in emergenza abitativa a Noventa Vicentina, un' altra famiglia, anchessa ignorata dal comune, è stata costretta all'autoassegnazione di una casa di proprietà dell'ATER. L'amministrazione ha negato la residsenza alla famiglia applicando il nuovo deceto lupi, negado di fatto diritti ben più imporanti come il diritto all'istruzione e alla sanità .
Durante l'iniziativa il sindaco, indagato per appropriazione indebita di denaro pubblico, ha tentao di mandarci via sostenendo di essere il padrone di un edificio che dovrebbe essere patrimonio dei cittadini, degli stessi che oggi rischiano di trovarsi senza casa. Degli stessi che dopo anni di regolare lavoro si trovano davanti i soliti facili pregiudizi.
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