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Emergenza abitativa a Bassano

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 9 Ottobre 2011 alle 00:14 | 1 commenti

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Da BassanoPiù n. 1 e VicenzaPiù n. 220

Le scelte di bilancio dell'amministrazione penalizzano le "vite di scarto". Ne è convinto il Sunia

Di Sunia - sede di Bassano del Grappa

Nulla più del bilancio consuntivo consente di giudicare quello che una amministrazione locale ha fatto. C'é l'interrogazione che i poveri (circa 1/3, le "vite di scarto" é stato detto) rivolgono alla parte benestante o opulenta della nostra società (circa i 2/3) secondo la celebre ripartizione del sociologo tedesco Peter Glotz.

Questa realtà esiste anche a Bassano specie per la questione casa e l'attuale situazione di recessione usura i riferimenti ai tradizionali punti di appoggio: lavoro, economia che gira, assenza di cause per possibili conflitti sociali, ecc.
Il bilancio comunale di Bassano è un documento arido ma ricco di idee, raramente da noi condivisibili. E in futuro lo esamineremo per tutti su queste pagine sperando che si apra una discussione al riguardo. Certo, il governo ha ridotto i trasferimenti ai comuni, che però hanno acquisito una capacità di imposizione che prima non avevano. Ma il problema vero é un altro: non si possono fare spese voluttuarie, per gli spettacoli, per il tempo libero e poi lamentarci che per la casa non ci sono soldi. Non si tratta cioè di una questione solo contabile ma di scelta di dove e per chi spendere. Nel dicembre 2010 abbiamo depositato una documento con analisi e proposte, che la maggioranza consiliare ha disattese perché nelle delibere approvate non c'é letteralmente un euro per dare una casa agli sfrattati.

Una proposta di soluzioni
Quando chiamiamo il comune di Bassano ad operare non ci limitiamo alle parole. Al sindaco, poco dopo la sua elezione, questo inizio estate alla assessora Breda abbiamo fatto delle proposte praticabili, purché si superi l'arruolamento fra le file dei 2/3.
1) La L.R. 10/96, all'art. 11, attribuisce ai comuni la possibilità di assegnare direttamente il 15% delle abitazioni che l'Ater si appresta ad assegnare. La norma prevede di innalzare questa percentuale chiedendo l'autorizzazione alla Regione.
2) Il comune aveva sessanta alloggi sfitti in proprietà. Invece di curarne la manutenzione stipulando, ad esempio un mutuo in conto capitale, l'attuale amministrazione ha deciso di venderli tutti. Tale situazione di omessa manutenzione che ha causato un grave danno al patrimonio comunale si é prodotta in questi ultimi anni. Con questa scelta politica la maggioranza comunale di Bassano si é preclusa la possibilità di offrire agli sfrattati una soluzione abitativa, cioè umana.
3) Il comune può locare alloggi sul mercato libero od a canone concordato e sub-locarli ad affitto adeguato al reddito famigliare degli sfrattati. Anche qui si obietta che mancano i soldi

Dove trovare i fondi
La L. 431/98, all'art.2, comma quattro, prevede, per gli alloggi sfitti da almeno due anni, la possibilità per i comuni di portare l'aliquota ICI dal 7 per mille di quella ordinaria al 9 per mille. Da almeno quattro anni facciamo invano questa richiesta/proposta, prima al centro destra ora al centro sinistra. Nulla da fare, si obietta, per la mancanza dei dati (indirizzo e proprietario degli alloggi sfitti). Difficile farsi ascoltare da chi non vuol sentire. Per questo é stata lasciata cadere la nostra proposta di acquisire tramite l'Etra, gestore dell'acquedotto, i dati circa la quantità di acqua utilizzata nelle varie abitazioni: se in un appartamento si registra, ad esempio, un consumo di una decina di metri cubi di acqua all'anno é ragionevole che esso non sia abitato. Trattandosi di utenze l'Etra ha l'indirizzo completo, compreso il piano, ed il nome del proprietario. Perchè l'amministrazione non l'ha "utilizzata"? Quanti soldi ha perduto? Gli amministratori ora, finalmente, affermano che si stanno muovendo nel senso chiesto dal SUNIA. Però vedremo se l'applicazione sarà rigorosa o se ci saranno "eccezioni" per i soliti noti.
Per le persone in difficoltà economica il comune prevede varie elemosine e provvidenze. Tutte cose meritorie, da mantenere, che si inseriscono nel tradizionale intervento dei poteri pubblici dalla legge Crispi (1890) in poi. Certo, il comune di Bassano é moderno, però in questa parte del suo bilancio consuntivo 2009 si sente odore di un secolo fa e molto si potrebbe fare di diverso, come abbiamo proposto e come spiegheremo la prossima volta, perché gli spazi, come le case, non sono sufficienti (anche se non possiamo non ringraziare BassanoPiù di darci questa grande opportunità di informazione).
Con le cifre alla mano, quindi, si può sostenere che l'attuale amministrazione avrebbe avuto, invece, gli spazi finanziari per accentuare nel corrente anno la giustizia sociale e l' umana solidarietà verso le famiglie povere, sfrattate. Per far questo avrebbe dovuto "deludere"alcuni degli "amici" e degli "amici degli amici" della società bassanese dei 2/3. Però bisogna aver sempre presente che dietro a ogni sfratto ci sono spesso gli occhi vispi ma impauriti di un bambino, quelli ansiosi di un padre e di una madre, quelli stanchi e rassegnati al peggio di una persona anziana.
Non far entrare questa problematica nel bilancio comunale é segno di indurimento delle coscienze e di caduta delle sensibilità umane. Lo diciamo anche ai due terzi dei bassanesi.

Leggi tutti gli articoli su: sunia, Casa, BassanoPiù n 1, VicenzaPiù n.220

Commenti

guglielmo
Inviato Domenica 9 Ottobre 2011 alle 16:02

Spero che qualche amministratore si faccia vivo e dia spiegazioni.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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