Eliminazione slot da bar e tabaccai: Federico Ginato ringrazia Matteo Renzi, ma Codacons teme bluff. E Agipro stima perdita in 2,5 miliardi di euro
Martedi 6 Settembre 2016 alle 18:05 | 0 commenti
L'annuncio del premier Matteo Renzi sulla riduzione del numero di slot machine e la loro eliminazione da specifici esercizi come bar e tabaccai ha scatenato diverse reazioni a partire da quella del deputato vicentino del Pd Federico Ginato: "l'impegno annunciato da Renzi sulla riduzione delle slot, che di fatto riprende i contenuti del documento in discussione in sede di Conferenza Unificata, sono il frutto del lavoro fatto in questi ultimi anni in Parlamento. Un lavoro non facile, che ho seguito personalmente con i colleghi dell'Intergruppo parlamentare contro il gioco d'azzardo trovando anche la mediazione tra le varie posizione sul campo".
"Il mio auspicio - prosegue - è che ora si prosegua il cammino per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per riordinare e regolamentare questo settore. Queste misure nascono sulla scia dell'accordo parlamentare con cui avevamo introdotto significative e sostanziali novità nella Legge di Stabilità . Grazie all’emendamento, di cui sono stato promotore, avevamo infatti previsto non solo la riduzione di almeno il 30% del numero di apparecchi nei bar e altri esercizi commerciali, ma anche rigorosi limiti sulla pubblicità , il coinvolgimento dei sindaci nella decisione su come distribuire l'offerta di gioco, il raddoppio del fondo economico per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico. La posizione del Governo non fa quindi altro che confermare il cammino intrapreso e il cambiamento di approccio adottato dal Parlamento nella regolamentazione di questo settore, con la presa d'atto che negli anni scorsi lo Stato non ha fatto tutto il possibile per limitarne la diffusioneâ€.
Per il Codacons invece l’eliminazione delle slot machine da bar, tabaccherie ed esercizi commerciali, rischia di essere un “bluffâ€, un annuncio spot finalizzato ad ottenere facili consensi in vista del referendum costituzionale.
“Temiamo si tratti solo di una trovata pubblicitaria, e il nostro timore è dovuto al fatto che l’apposito Osservatorio sul gioco d’azzardo, di cui il Codacons fa parte, non ha potuto visionare alcun atto relativo all’eliminazione delle slot machine dagli esercizi pubblici – spiega il presidente Marco Maria Donzelli – Abbiamo dovuto addirittura presentare apposita istanza d’accesso per conoscere le novità in materia, nonostante l’Osservatorio abbia proprio il compito di aiutare il Governo nell’adozione di misure a tutela dei giocatori. Tutto ciò mentre il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio è immobile su gioco, fumo e drogaâ€.
In ogni caso se davvero si arriverà all’eliminazione di videopoker e slot in bar, tabaccherie e d esercizi commerciali, il risparmio per lo Stato potrebbe raggiungere quota 7 miliardi di euro, pari ai costi sociali prodotti dalla dipendenza da gioco in Italia.
Eliminare le slot da bar, tabaccherie e altri locali non specializzati - come propone il presidente del Consiglio, Matteo Renzi - è un’operazione che, secondo un’elaborazione di Agipronews, costerebbe alle casse dello Stato oltre 2,5 miliardi di euro l’anno.
Nel 2015 l’erario ha incassato 3,4 miliardi dalle oltre 400mila slot attive in Italia: oltre la metà è posizionata in bar, tabaccherie e altri locali commerciali, che hanno generato per lo Stato 2.551,5 milioni di euro, oltre il 75% degli introiti complessivi. Le altre 200mila slot piazzate in agenzie, sale specializzate e bingo hanno invece prodotto lo scorso anno entrate erariali da 823,5 milioni di euro, circa un quarto del totale.
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