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Elezioni in Grecia, Donazzan, Pettenò e l’influenza su quelle in Veneto

Di Edoardo Andrein Lunedi 26 Gennaio 2015 alle 22:28 | 0 commenti

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La vittoria di Alexis Tsipras, leader del partito di sinistra Syriza, nelle elezioni nazionali in Grecia di domenica 25 gennaio 2015 potrà avere anche riflessi sulle elezioni regionali in Veneto della primavera 2015? Dopo che Dalla Lega a Rifondazione, anche a Vicenza Tsipras unisce gli opposti, anche l’assessore regionale Elena Donazzan, di Forza Italia, e il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò della Federazione Sinistra Veneta che unisce diversi partiti post comunisti, sono soddisfatti per quanto accaduto ad Atene.

Entrambi parlano di una lotta contro “politiche di austerità e di sacrifici, antidemocratiche e antipopolari”, per Pettenò, e contro “politiche di austerità, lacrime e sangue” per Donazzan.

Insomma con Tsipras sembra proprio che abbiano vinto tutti.

Ma che sia un segnale per le elezioni in Veneto e per i benefici della sua economia reale qualche dubbio rimane...

 

Pettenò

L'esito delle elezioni politiche in Grecia, con il straordinario successo di Siryza, è un bel segnale per l'Italia e anche per il Veneto.

Il programma e le indicazioni politiche lanciate dal leader di Siryza Alexis Tsipras hanno conquistato il popolo greco, stanco di politiche di austerità e di sacrifici dettate da sciagurate politiche dell'Europa governata dalla finanza speculativa e che ha imposto governi di "lacrime e sangue" in Grecia.

Il risultato parla chiaramente anche all'Italia e al Veneto e sbugiarda quanti vogliono ancora convincerci che l'uscita dalla crisi economica e sociale avverrà solo con politiche moderate, di contenimento della spesa pubblica e ancora una volta di riduzione della spesa sociale e di contenimento dei diritti.

Occorre mettere in discussione e ricontrattare accordi oggi più che mai indifendibili, che non fanno altro che peggiorare la vita della popolazione e a non migliorare nemmeno i conti economici: patti di stabilità, contenimento dei debiti, fiscal compact solo per citare alcune delle assurdità imposte agli Stati e ai governi subite e accettate vanno ora contestate.

Questo l'insegnamento da trarre dalle elezioni greche assieme alla necessità di unire una sinistra oggi troppo frammentata in Italia per diventare occasione di riscatto sociale e politico.

Mi auguro che le prossime elezioni regionali in Veneto possano rappresentare l'occasione per la costruzione di una aggregazione politica e sociale di una sinistra capace di sconfiggere quanti ancora sostengono le politiche antidemocratiche e antipopolari, assicurando nel contempo la fine di un ventennio di governo di destra conservatrice e populista del Veneto.

Donazzan

"La vittoria di Syriza si traduce in una stoccata della Grecia alla tecnocrazia europea.

Pur essendo distante anni luce dalle idee di Tsipras e dalle politiche che vorrebbe attuare, ad esempio sull'immigrazione che lui ritiene debba essere incontrollata e indistinta, non posso esimermi dal considerare la sua affermazione elettorale come un segnale di ribellione del popolo greco lanciato all'Europa dei tecnocrati, delle banche e della finanza, delle regole assurde in tema di agricoltura, pesca, commercio solo per citare alcuni settori", ha affermato l'assessore regionale del Veneto ed esponente di Forza Italia, Elena Donazzan, commentando l'esito delle elezioni elleniche.

"È evidente che ora Bruxelles debba fare i conti con i sentimenti del popolo greco espressi attraverso il voto, popolo che non ne può più di soccombere alle politiche di austerità, lacrime e sangue, di una nazione che negli ultimi anni ha registrato il più alto tasso di disoccupazione d'Europa, che ha visto crollare il Pil del 25% e che ha visto scivolare oltre un terzo della popolazione sotto la soglia di povertà", ha proseguito Donazzan.

"Il grido di ribellione a questa Unione Europea, che preferisce strizzare l'occhio alla finanza speculativa piuttosto di sostenere l'economia reale e di rilanciare la produzione e il lavoro, ieri è stato lanciato da Atene, domani o dopodomani potrebbe essere lanciato da Roma, Parigi o Madrid. I vertici dell'Eurozona si facciano quindi un esame di coscienza e rivedano la propria linea. Se la Grecia uscisse è evidente che cadrebbero i presupposti per una vera identità europea dell'Unione che non deve essere solo economica e monetaria, tenuta insieme da regole più o meno discutibili, bensì deve fare riferimento alla tradizione, ai principi e ai valori dei popoli europei che sono radicati in una storia millenaria. Del resto l'origine e l'etimologia del termine 'Europa' ha origine greca, e ho detto tutto...", ha concluso Donazzan.

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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