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Economia vicentina, nei mesi estivi "raffreddamento" della ripresa

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Novembre 2015 alle 15:56 | 0 commenti

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Camera di Commercio di Vicenza

La Camera di Commercio ha diffuso i risultati dell’analisi congiunturale dell’economia vicentina nel 3° trimestre 2015. Dai dati emerge che nei mesi estivi vi è stato un raffreddamento della ripresa produttiva accompagnato da un andamento del fatturato solo moderatamente positivo; gli ordinativi sul mercato domestico continuano a registrare un limitato ma crescente contributo alla ripresa mentre gli ordinativi provenienti dall’estero, dopo una lunga fase di crescita, mostrano una leggera flessione.

A settembre l’occupazione nel settore manifatturiero diminuisce leggermente rispetto a fine giugno. La nota positiva riguarda il profilo previsionale: migliorano in modo consistente le aspettative degli imprenditori per i prossimi mesi. I dati più significativi concernono le variazioni destagionalizzate della produzione e del fatturato rispetto al 2° trimestre pari rispettivamente a +0,1% e a +0,7%.

Le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) sono aumentate rispetto al trimestre precedente: da 2 milioni di ore nel 2° trimestre a 2,3 milioni di ore nel 3° trimestre (+14,9%); tale dato non incide sostanzialmente sul trend di sostanziale diminuzione delle ore autorizzate. Infatti, prendendo in considerazione le ore complessive di CIG dei primi 9 mesi dell’anno, si nota che sono fortemente diminuite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 6,8 milioni contro gli 11,4 milioni del periodo gennaio-settembre del 2014 (-40,2%). Nei primi nove mesi del 2015 sono risultate in consistente flessione le ore di CIG ordinaria (da 2,1 milioni di ore del 2014 a 1,5 milioni del 2015, -26%), le ore di CIG straordinaria (da 7,4 milioni di ore a 4,6 milioni, -37%), le ore di CIG «in deroga» (da 1,9 milioni a 680 mila, -64,2%). Va rilevato che le ore di CIGS fanno riferimento a periodi già trascorsi a causa dei ritardi nei decreti ministeriali di autorizzazione e quindi l’analisi congiunturale risulta difficile. La diminuzione delle richieste e dell’utilizzo alla CIG «in deroga» conferma la tendenza già iniziata nel secondo semestre del 2013 anche se sul ricorso a questo strumento possono aver influito le difficoltà di finanziamento.

Nel 3° trimestre 2015 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle Imprese è stato positivo e pari a +161 (è stato di –454 nel 1° trimestre e +408 nel 2° trimestre). Conseguentemente nei primi nove mesi del 2015 si è registrato un aumento delle imprese registrate (+115 imprese contro le -70 del periodo di gennaio-settembre 2014). Il saldo è particolarmente positivo nei servizi alle imprese e nel turismo.

Le aperture delle procedure concorsuali nel 3° trimestre 2015 sono aumentate sostanzialmente rispetto al 2° trimestre: 108 nel 3° trimestre contro 83 nel 2° trimestre (+30,1%). Nei primi nove mesi del 2015 l’apertura di procedure concorsuali ha riguardato 244 aziende (201 aziende nel periodo gennaio-settembre 2014, +21,4%). Nell’ambito di queste procedure i fallimenti sono stati 90 nel 3° trimestre 2015, 71 nel 2° trimestre 2015.

I dati concernenti il monte protesti indica un miglioramento nella capacità delle imprese e delle famiglie di far fronte alle loro obbligazioni: l’ammontare protestato nel 3° trimestre è stato di 2 milioni di euro, contro 2,2 milioni di euro nel 2° trimestre (-9%). E’ leggermente diminuito anche il numero di effetti protestati (da 1.062 a 1.040, -2,1%). L’ammontare complessivamente protestato nei primi nove mesi del 2015 è stato di 6,8 milioni di euro, in netta riduzione rispetto a 10,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014 (-29,2%).

Al 31 agosto 2015 lo stock di prestiti bancari alle imprese è stato di 16,6 miliardi in leggera diminuzione rispetto ai 16,8 miliardi di fine dicembre (-1,3%): i modesti incrementi registrati nella prima parte dell’anno non si sono quindi confermati. Le cospicue iniezioni di liquidità della Banca Centrale Europea stentano quindi a transitare verso le imprese probabilmente a causa dell’elevato e crescente peso delle sofferenze e dei crediti difficilmente esigibili presenti nei bilanci bancari. Nei primi otto mesi dell’anno l’ammontare dei prestiti al settore produttivo è diminuito nei servizi (-3,3%) e nelle costruzioni (-3,4%) mentre è aumentato nel manifatturiero (+0,9%).

Anche nella provincia di Vicenza le immatricolazioni di veicoli sono aumentate sensibilmente: nei primi nove mesi 2015 le immatricolazioni sono state 16.144, contro 13.611 immatricolazioni nello stesso periodo del 2014 (+18,6%): vi è quindi una sostanziale ripresa degli acquisti di beni durevoli.

Come già anticipato, nel terzo trimestre 2015 il settore manifatturiero evidenzia, nel confronto con il trimestre precedente, una crescita della produzione molto limitata accompagnata da un aumento del fatturato appena più robusto. Il confronto con l’analogo periodo del 2014 mostra invece indicatori positivi e fortemente crescenti: +2,9% la produzione e +3,4% il fatturato. Il flusso degli ordinativi interni continua la fase di limitata ma continua ripresa mentre la serie degli ordini provenienti dall’estero segna una diminuzione dopo una lunga serie positiva (la variazioni rispetto al trimestre precedente, opportunamente destagionalizzata, è stata pari rispettivamente a +1,9% e –0,8%). Il mercato del lavoro nel settore manifatturiero non sembra beneficiare degli specifici interventi normativi: a fine settembre la consistenza degli occupati nell’industria è leggermente diminuita rispetto a fine giugno (-0,5%). Non mancano alcune note positive: la fiducia degli imprenditori torna a crescere e questo li induce a formulare previsioni positive sull’andamento economico nei prossimi mesi con un miglioramento sostanziale rispetto all’indagine di giugno (la quota di imprenditori che prefigura un incremento produttivo passa dal 21,4% al 30,2%); un altro aspetto da sottolineare riguarda l’importante ripresa produttiva delle micro-imprese (da 2 a 9 addetti) che sovraperformano le medie imprese.

Sotto il profilo settoriale l’aumento della produzione rispetto al periodo luglio-settembre 2014 è dovuto soprattutto alle buone performance delle imprese dell’alimentare, dell’elettro-meccanica e della gomma-plastica mentre soprattutto la concia, il legno-mobilio e la gioielleria sono stati contraddistinti da una produzione calante. Analizzando i micro-dati1 si nota tuttavia che la ripresa non riguarda omogeneamente i settori e nemmeno le imprese all’interno dei settori stessi: infatti mentre alcune realtà produttive hanno saputo reagire alla crisi adottando strategie vincenti, altre rimangono in difficoltà. E’ ancora netta la polarizzazione tra imprese performanti con indicatori molto positivi e imprese in sofferenza con dati estremamente negativi.

A fine settembre i giorni di produzione assicurati dagli ordinativi già raccolti sono 44, in linea rispetto al dato della rilevazione precedente (a fine giugno i giorni di produzione assicurata erano 43).

1 I micro-dati sono l’elaborazione delle singole risposte all’indagine fornite dalle imprese.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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