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Economia vicentina, i risultati del 2° trimestre del 2016: "nuovo vigore"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 5 Agosto 2016 alle 13:10 | 0 commenti

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La Camera di Commercio di Vicenza ha diffuso oggi 5 agosto i risultati dell'analisi congiunturale dell'economia vicentina nel 2° trimestre 2016 dai quali si evince che dopo il rallentamento dei primi mesi del 2016, la fase di moderata espansione ha ritrovato nuovo vigore nel periodo aprile-giugno. I dati più significativi riguardano le variazioni destagionalizzate della produzione e del fatturato rispetto al 1° trimestre: i livelli pro-duttivi sono aumentati del 1,9% e i ricavi del 2,4%. Dopo la leggera decrescita registrata nel 1° trimestre, la variazione della serie degli ordini provenienti dall'estero torna ad essere positiva e inoltre si conferma la lenta ma continua espansione delle commesse di matrice interna.

Un altro aspetto positivo riguarda il numero degli addetti del settore manifatturiero: le imprese intervistate registrano un leggero ma significativo aumento rispetto a fine marzo: +0,5%. Tut-tavia gli imprenditori restano molto cauti rispetto all'andamento produttivo nei prossimi mesi: la quota di imprenditori che prevedono un aumento della produzione risulta infatti in diminuzione di oltre 4 pun-ti percentuali rispetto alla precedente indagine.
Anche sulle prospettive dell'economia vicentina pesa l'effetto della Brexit conseguente al referen-dum consultivo del Regno Unito che costituisce un fattore di incertezza potenzialmente sistemico per le dinamiche dell'economia globale; inoltre negli ultimi mesi si è registrato un forte cedimento delle quota-zioni azionarie delle banche italiane sul quale ha influito la presenza di consistenti stock di crediti dete-riorati accumulati durante la lunga fase recessiva. In Italia comunque la domanda interna - sia nella componente dei consumi che nella componente degli investimenti - garantisce un adeguato sostegno alla ripresa pur in presenza di una domanda estera non particolarmente brillante. I bassi prezzi delle materie prime energetiche per un verso e le scarse sollecitazioni al rialzo per le componenti core - su cui pesano gli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata - per un altro verso contribuiscono a tenere bassi i li-velli di inflazione.
Pur restando su livelli ancora elevati, nel 2° trimestre 2016 la discesa del numero di ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è stata molto rilevante: da 3,5 milioni di ore nel 1° trimestre a 1,6 milioni di ore nel 2° trimestre (-54,3%). Le ore complessive di CIG nei primi sei mesi del 2016 sono state 5,1 milioni, un valore comunque superiore ai 4,5 milioni dello stesso periodo del 2015 (+14,2%). La forte riduzione delle ore autorizzate è dovuta sia alla componente ordinaria (CIGO) sia a quella straordinaria (CIGS) che nel 2° trimestre sono diminuite rispettivamente da 1,7 milioni a 907 mila (-45,6%) e da 1,5 milioni a 659 mila ore (-57,3%). L'analisi congiunturale legata alla componente «in de-roga» è di difficile elaborazione poiché se è pur vero che le imprese hanno utilizzato meno questo stru-mento, in alcuni mesi le ore autorizzate sono state quasi nulle anche a causa della difficoltà di finanzia-mento.
Rallenta la dinamica delle aperture di nuove crisi aziendali : nel periodo aprile-giugno sono state 25 con 348 lavoratori coinvolti, valori più contenuti rispetto al 1° trimestre (27 aperture di crisi con 673 la-voratori coinvolti, rispettivamente -7,4% e -48,3%). Complessivamente nel 1° semestre 2016 le aperture di crisi aziendale hanno riguardato 52 imprese in netta riduzione rispetto alle 93 del 1° semestre 2015 (-44,1%).
Nel 2° trimestre 2016 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle Imprese è positivo: +331. Il saldo è positivo soprattutto nel commercio e nei servizi alle imprese, è invece negativo nelle costru-zioni e nel manifatturiero. Nei primi sei mesi del 2016 il saldo è di -146; nel periodo gennaio-giugno 2015 il saldo era pari a -46.
Le aperture delle procedure concorsuali nel 2° trimestre 2016 sono leggermente aumentate rispetto al 1° trimestre: 56 nel 2° trimestre, contro 52 nel 1° trimestre (+7,7%). Tuttavia ampliando l'orizzonte temporale si osserva che nei primi sei mesi del 2016 l'apertura di procedure concorsuali ha riguardato un numero più limitato di imprese rispetto allo stesso periodo del 2015: 108 aziende nel periodo gennaio-giugno 2016 contro 119 aziende nel periodo gennaio-giugno 2015 (-9,2%). Nell'ambito di queste pro-cedure i fallimenti sono 47 nel 2° trimestre 2016, 45 nel 1° trimestre 2016.
Pur scontando il limite di rappresentare una parte limitata degli strumenti di pagamento, nel 2° tri-mestre 2016 l'ammontare del monte protesti è un indicatore della capacità delle imprese e delle famiglie di far fronte alle proprie obbligazioni; ebbene si può constatare un peggioramento almeno per quanto ri-guarda gli importi: l'ammontare protestato nel 2° trimestre è stato di 2,8 milioni di euro in aumento ri-spetto al dato del 1° trimestre (la variazione è +10,8%); il numero di effetti protestati è invece diminuito (da 951 a 885, -6,9%). L'ammontare complessivamente protestato nei primi sei mesi del 2016 è stato di 5,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 4,8 milioni di euro nei primi sei mesi del 2015 (+8,3%).
Al 31 maggio 2016 lo stock di prestiti bancari alle imprese vicentine è stato di 16 miliardi in ulterio-re leggero decremento rispetto al dato di fine dicembre (-0,7%); lo stock dei prestiti di fine maggio pur essendo superiore al dato di aprile si situa infatti tra i livelli più bassi degli ultimi cinque anni. Allargan-do l'orizzonte temporale si nota che nel periodo tra maggio 2016 e maggio 2015 l'ammontare di prestiti al settore produttivo è diminuito del 5,3%: nonostante la grande disponibilità di liquidità nel mercato, il problema dei crediti deteriorati e delle relative riserve da accantonare nei bilanci delle banche, oltre alla difficile situazione dei principali istituti veneti, sta portando a una ulteriore stretta creditizia per la mag-gior parte delle imprese. Le imprese del settore delle costruzioni sono quelle in maggiore sofferenza (da maggio del 2015 il credito bancario al settore è diminuito dell'11,5%) .
Dopo i forti aumenti dei trimestri precedenti, nella provincia di Vicenza le immatricolazioni di vei-coli sono in leggera flessione: nel 2° trimestre le nuove immatricolazioni sono state 6.876 contro 7.248 immatricolazioni nel 1° trimestre (-3,2%). Complessivamente nel primo semestre 2016 le immatricola-zioni sono state 14.124, contro 11.415 immatricolazioni nello stesso periodo del 2015 (+22,8%) a con-ferma che la ripresa degli acquisti di autoveicoli è in corso anche nella nostra provincia.
Nel 2° trimestre 2016 la variazione congiunturale della produzione industriale mostra una dinamica maggiormente positiva rispetto al trimestre precedente in linea con il dato veneto (+1,9% a Vicenza e +1,6% in Veneto). Come anticipato, gli ordinativi provenienti dall'estero tornare a evidenziare una di-namica positiva (+3%) e gli ordinativi sul mercato domestico confermano la fase di recupero (+2,9% ri-spetto al trimestre precedente). Anche il fatturato industriale risulta essere in crescita rispetto al trime-stre passato (+2,4%) e a fine giugno il numero di occupati del settore manifatturiero torna a crescere in-vertendo una tendenza negativa che durava da quasi due anni: +0,5% rispetto a fine marzo.
Anche il confronto con il 2° trimestre 2015 sottolinea indicatori molto favorevoli (+2,2% per la pro-duzione e +1,7% per il fatturato) anche se va rilevato che i livelli produttivi pre-crisi non sono ancora stati recuperati. A segnare gli aumenti produttivi più rilevanti sono le imprese con più di 10 addetti ma anche i dati delle micro-imprese (5-9 addetti) sono in genere positivi. A livello settoriale sono soprattut-to le imprese dell'alimentare, della metal-meccanica e dell'orafo a essersi contraddistinte per le perfor-mance migliori. Vanno invece segnalati i dati negativi della concia, del legno-mobile e del sistema mo-da. Per quel che concerne le aspettative per i prossimi mesi, va segnalato che la quota di imprenditori che prevedono un aumento della produzione si riduce passando 24,8% di marzo al 20,7% di giugno. Il numero di giorni di produzione assicurati dagli ordinativi acquisiti è in linea con quello della precedente indagine passando da 39 a 43.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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