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Ecomuseo Paglia, la lavorazione della paglia a Marostica. Fino al 10 luglio 2011 a ViArt.

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 2 Luglio 2011 alle 16:55 | 0 commenti

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ViArt Artigianato Artistico Vicentino -  Evento promosso da: ViArt Artigianato Artistico Vicentino, Rete Museale Altovicentino, Ecomuseo della Paglia nella Tradizione Contadina, Provincia di Vicenza
Dal 2 al 10 luglio 2011 in Sala del Capitolo a ViArt. Inaugurazione sabato 2 alle 16:00, sabato 2 e domenica 3 dalle 16:00 alle 19:00 laboratori di intreccio
La lavorazione della paglia, oggigiorno scomparsa, è una tra le più antiche attività artigianali sviluppatesi nel vicentino e che hanno notevolmente influenzato la storia economica e sociale del nostro territorio.

Pur non esistendo dati ufficiali sull'inizio della lavorazione della paglia, è comunemente da intendersi attorno alla prima metà del seicento. In particolare nel 1667 i comuni di Lusiana, Conco, San Luca e Crosara ottennero dal governo della Repubblica di Venezia particolari agevolazioni fiscali per questa lavorazione.
Fino alla metà del "700 lo sviluppo si limitò ai comuni montani, per poi espandersi verso la pianura, ed in particolare a Marostica, sbocco economico e commerciale.
I terreni, principalmente di natura calcarea e soggetti a precipitazioni piovose regolari, si dimostrarono da subito idonei alla coltivazione di un particolare tipo di frumento adatto all'intreccio.
La lavorazione della paglia visse dagli inizi del "900 fino alla I Guerra Mondiale il suo momento di maggior splendore, con apici di oltre 12.000 addetti tra lavoro a domicilio ed in fabbrica nel 1910. Nel 1912 vennero prodotti oltre 4 milioni di cappelli, di cui ben l'85% esportati in tutto il mondo, ed in particolare in Germania. Con l'entrata in guerra dell'Italia, si chiusero i migliori mercati commerciali, e la vicinanza con i luoghi di battaglia causò l'occupazione di molti stabilimenti da parte delle truppe fermando l'attività per tutta la durata del conflitto.
La lavorazione riprese con una certa consistenza intorno al 1927 con l'apertura a nuovi mercati in Francia, Olanda, Inghilterra e soprattutto negli Stati Uniti. Ma presto la crisi economica americana del ‘29 e le sanzioni economiche imposte all'Italia dopo l'occupazione dell'Etiopia aggravarono nuovamente questo tipo di lavorazione che anche per questioni legate al mondo della moda era destinata ad estinguersi.
Nel maggio del 1978 chiuse l'attività l'ultima ditta di cappelli di paglia, la "Giambattista Tasca".
Dal 2001 a Crosara di Marostica l'Ecomuseo della Paglia nella Tradizione Contadina si occupa di tramandare e conservare i segreti e le tecniche di questa splendida lavorazione che altrimenti andrebbero perdute.

Sabato 4 luglio in occasione dell'inaugurazione sarà ospitato a ViArt un convegno sulla lavorazione della paglia a Marostica con i seguenti interventi:

ViArt
Agosti Elena: Responsabile artistico di ViArt e del progetto "I musei Etnografici a ViArt"

Provincia di Vicenza
Martino Bonotto: Assessore alla cultura e al'.identità veneta della Provincia di Vicenza, autore della pubblicazione "Storia della lavorazione dei cappelli di paglia a Marostica" La Serenissima edizioni, 2003.
Rete Museale Altovicentino
Maria Teresa Costa: Assessore alla cultura del Comune di Marostica per la Rete Museale Altovicentino
Ivana De Toni: Responsabile Centro Servizi, Rete Museale Alto Vicentino

Ecomuseo della Paglia nella Tradizione Contadina di Crosara di Marostica (VI)
Luigi Chiminello: presidente dell'Associazione Culturale Terra e Vita di Crosara, che per conto del Comune di Marostica gestisce l'Ecomuseo della Paglia nella Tradizione Contadina
Mario Passarin: vicepresidente dell'Associazione Culturale Terra e Vita, illustrerà le fasi di preparazione del terreno, coltivazione del frumento e della lavorazione della paglia
Enzina Pizzato: membro dell'Associazione Culturale Terra e Vita, racconterà la curiosa leggenda legata alla diffusione di questa particolare lavorazione nel territorio marosticense

Dimostrazioni a cura di:
Maria Bertacco: intreccio delle "sporte"
Alessia Parise: la treccia di paglia
Elda Minuzzo: la lavorazione dei cappelli di paglia

Ad allietare il pomeriggio il gruppo "Scaligeri Sax Quartet" con il maestro Michele Pivotto, Davide Guazzo, Daniele Viero, Davide Volpato, tutti appartenenti al Corpo Bandistico di Crosara di Marostica.
Immagini a cura di Pierluigi Consolaro.

ORARI: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10:00-12:30 e dalle 15:00-19:00, mercoledì e venerdì 15:00-19:00.
INGRESSO LIBERO

ViArt - Artigianato Artistico Vicentino
Contra' del Monte, 13 - Vicenza
Tel. 0444-545297 - Fax 0444-323663
www.viart.it
 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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