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Ecco la manovra finanziaria del Governo per il 2010

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 07:33 | 0 commenti

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Adico  -  Ecco i punti principali della manovra discussa dal Consiglio dei ministri e predisposta dagli esperti dell'ADICO: "colpiti dipendenti pubblici, donne più tardi in pensione, tagli alla spesapubblica, riduzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione, contrasto all'evasione fiscale.

Congelamento per quattro anni, fino al 2013 del trattamento economico dei dipendenti statali; sforbiciata del 5% agli stipendi dei manager pubblici oltre i 90.000 e del 10% oltre i 130.000 euro.

E' stata elevata a 65 anni l'età pensionabile delle lavoratrici del Pubblico impiego.
In particolare è previsto che dal primo gennaio 2010 il requisito anagrafico per andare in pensione sale di un anno, sarà di 62 anni al luglio 2011, di 63 a gennaio del 2013, di 64 anni a luglio 2014 e di 65 anni a gennaio del 2016.
Tracciabilità dei contanti. Secondo alcune fonti ci si sarebbe attestati a 7.500 euro, secondo altre si sarebbe scesi a 5.000. Obbligo di fattura telematica oltre i 3.000 euro.
Alle Regioni vengono chiesti tagli per oltre dieci miliardi di euro negli anni 2011 e 2012; mentre ai Comuni e Province di ridurre le spese di un miliardo e 100 milioni nel 2011 e di due miliardi e 100 milioni nel 2012. Per i Comuni che collaboreranno riceveranno il 33% dei tributi statali incassati.

A partire dal primo gennaio 2011 lo stipendio di ministri, sottosegretari e parlamentari sarà ridotto del 10% rispetto al trattamento del 2010 e calo del 20% il rimborso per le spese elettorali: non più un euro, ma 80 centesimi per ogni elettore.

Decurtazione del 10% dello stipendio ai magistrati nella parte eccedente gli 80.000 euro; riduzione del 10% anche per i magistrati del Csm.

Aumentano le tasse sulle stock option ma anche sui bonus dei manager e dei banchieri che eccedono il triplo della parte fissa della retribuzione.

La possibilità di regolarizzare gli immobili fantasma, che consentirà di dichiarare, entro il 31 dicembre di quest'anno, eventuali cambiamenti catastali che non sono stati precedentemente comunicati.

Rinvio delle finestre per il pensionamento e per il riordino degli enti.

Sono stati cancellati dall'articolo 9 sulla riduzione della spesa in materia di invalidità i nuovi tetti di reddito che erano stati ipotizzati come requisiti per l'indennità di accompagnamento. E' invece confermata l'elevazione dal 74% all'80% della percentuale di invalidità per la concessione dell'assegno, per le domande presentate dal primo gennaio 2011.

Congelato l'organico degli insegnanti di sostegno. Non ci sarà il blocco del turn over per l'università.

Per i farmaci è previsto l'acquisto centralizzato da parte delle Asl in modo da trattare meglio il prezzo con i fornitori e quindi sul prezzo di vendita al pubblico dei medicinali di classe a.

Si introduce la possibilità di applicare un pedaggio su tratti di connessione con tratti autostradali.

Le regioni meridionali avranno la possibilità di istituire un tributo proprio sostitutivo dell'Irap per le imprese avviate dopo l'entrata in vigore del decreto, con l'opportunità di ridurre o azzerare l'Irap.

Le Province con un numero di abitanti inferiori a 220.000, che non confinano con Stati esteri e che non sono nelle regioni a Statuto speciale, saranno soppresse a partire dalla prossima legislatura provinciale.

A partire dal prossimo anno 500 milioni di dividendi che arrivano dalle società statali saranno utilizzati per la riduzione degli oneri sul debito pubblico.

Vengono eliminati Enti quali Ipsema, Ispel e Ipost. Ma anche l'Isae e l'Ente italiano montagna. Spariranno anche il Comitato Sir (costituito per gli interventi nei settori di alta tecnologia) e la Rei (la finanziaria pubblica creata per sostenere il risanamento dell'industria elettronica).

I libretti di deposito bancari o postali esistenti alla data di entrata in vigore del decreto dovranno essere eliminati entro il 30 giugno del 2011. Arriva la carta elettronica istituzionale per effettuare i pagamenti da parte della pubblica amministrazione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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