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Ebrei, Cristiani e Musulmani uniti si sono incontrati il 30 per la libertà religiosa

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 1 Novembre 2011 alle 18:31 | 0 commenti

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CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana Triveneto - Incontro interreligioso nella sede della CO.RE.IS. a Vicenza

Ebrei, cristiani e musulmani si sono riuniti domenica 30 ottobre nella sede di Vicenza della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana per ribadire i principi fondamentali della libertà religiosa (foto d'archivio). A pochi giorni dal venticinquesimo anniversario dello storico incontro interreligioso di Assisi del 1986, al quale era presente lo Shaykh ‘Abd al-Wahid Pallavicini, presidente della CO.RE.IS., la sede veneta ha promosso un tavolo interreligioso con alcuni fra i principali rappresentanti delle comunità ebraica, cristiana cattolica, cristiana ortodossa, cristiana valdese-metodista e islamica di Vicenza.

«Un'iniziativa voluta anche come reazione ai tragici eventi che nelle scorse settimane hanno colpito ancora una volta la Chiesa Copta d'Egitto - ha sottolineato il responsabile Yahya ‘Abd al-Ahad Zanolo - Ma anche sulla scia di esperienze positive come la visita da parte di alcuni musulmani vicentini della CO.RE.IS. a Mosca al metropolita della Chiesa Ortodossa Hilarion, responsabile del dipartimento per le Relazioni con le Chiese e gli Stati Esteri della Chiesa Ortodossa di Russia, che ha condiviso con la delegazione islamica italiana la preoccupazione per la situazione dei cristiani in Medio Oriente, richiamando alla necessità di una maggiore cooperazione internazionale fra cristiani e musulmani in Oriente e in Occidente sulla libertà religiosa».

Tema che è stato affrontato nell'incontro di Vicenza da diverse prospettive e sensibilità. Il rabbino capo della comunità ebraica di Verona-Vicenza, rav Crescenzo Piattelli, ha infatti voluto ricordare la storia e l'attualità degli ebrei in Italia, evidenziando la necessità di una maggiore conoscenza e rispetto delle minoranze religiose. Una richiesta di cooperazione più concreta con le istituzioni condivisa anche dal pastore della Chiesa Evangelica Metodista di Vicenza William Jourdan che ha evidenziato come le minoranze vadano tutelate con ogni strumento, anche legislativo, al fine di garantire i diritti fondamentali di libertà di culto.

Un appello a cui si è unito il giovane imam della CO.RE.IS. e diplomato al FIDR (Forum Internazionale Democrazia e Religioni) ‘Isa Benassi, che ha ricordato la necessità di migliorare la qualità dei contenuti sul piano della comunicazione sull'esempio delle guide religiose di tutta Europa, riunitesi proprio in questi giorni a Vienna in occasione dell'ultimo incontro dell'OSCE (Organization for Secuirity and Co-operation in Europe), di cui la CO.RE.IS. fa parte.
L'estrema importanza di investire nella comunicazione e nell'educazione interculturale e interreligiosa, ma anche nel dibattito pubblico italiano, è stata evidenziata anche da Laura Mulayka Enriello, presidente dell'Accademia di Studi Interreligiosi I.S.A. di Milano, da Paola Sofia Baghini docente esperta di storia delle religioni a Verona e dall'Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica Roberto Israel.

Un impegno molto sentito a Vicenza - città ricca di buone pratiche e progetti in ambito culturale, sociale e famigliare - testimoniato inoltre dalle attività del SAE (Segretariato Attività Ecumeniche), presentate nell'occasione dal responsabile locale Umberto Corrà, dal gruppo islamo-cristiano di Vicenza "Ma'an-Insieme", promosso da Dario Dalla Costa, nonché dalla vice presidente di Azione Cattolica di Vicenza Federica Costantin, che ha espresso un impegno particolarmente volto a sensibilizzare i credenti e soprattutto le nuove generazioni verso l'amore per la conoscenza.

Padre Gino Faccioli, direttore dell'ISSR di Monte Berico, appena tornato da un viaggio in Terra Santa, ha infine portato una significativa testimonianza di come la libertà religiosa sia anzitutto possibile dove vi sia un riconoscimento della natura spirituale di ogni uomo e donna: ciò è particolarmente evidente in quei luoghi, come la casa che a Betlemme ha dato rifugio alla madre di Gesù Maria, figura di grande venerazione per cristiani e musulmani.

E' con questo spirito che trasmettiamo più sotto un documento della CO.RE.IS. presentato durante l'incontro, nell'auspicio che le diverse comunità possano continuare a dare il proprio contributo nel dibattito pubblico su temi cruciali come quello della libertà religiosa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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