E questo è il fiore: il PD della provincia di Vicenza riparte dai propri valori contro ogni fascismo, intolleranza e discriminazione
Mercoledi 13 Dicembre 2017 alle 13:23 | 0 commenti
Sabato 16 dicembre alle ore 11.30 in Viale dei Martiri a Bassano del Grappa si terrà la manifestazione "E questo è il fiore", organizzata dal Partito Democratico della Provincia di Vicenza sull'esempio della piazza di Como di sabato 9 dicembre 2017. "Abbiamo pensato ad un momento simbolico che raduni in un luogo denso di significato tutte le persone e le associazioni che si riconoscono nei valori antifascisti e democratici che sono scritti nero su bianco nella nostra Costituzione" dichiara Chiara Luisetto, segretario del PD vicentino.
"Questa iniziativa, in un luogo dove giovani ragazzi hanno perso la vita per la libertà , vuole essere un momento di riflessione e memoria per ripartire da ciò che siamo con nuovo entusiasmo e responsabilità ".
Durante la manifestazione interverrà il prof. Francesco Tessarolo, appassionato di storia locale ed esperto nelle tematiche legate alla Resistenza partigiana nel nostro territorio, che proporrà ai presenti un momento di riflessione sul senso del resistere al fascismo, oggi.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. "Faccio appello affinché in viale dei Martiri siano presenti tutte le forze politiche e le associazioni bassanesi che si riconoscono in questi valori" interviene in proposito Luigi Tasca, segretario del circolo PD di Bassano del Grappa. "L'antifascismo e i valori democratici per cui hanno lottato e perso la vita le nostre madri e i nostri padri non sono oggetto di negoziazione od oblio ed è nostro compito ribadirlo con forza ed unità ".
Dello stesso avviso il segretario del PD Veneto, Alessandro Bisato: "Democrazia, libertà , diritti, riconoscimento dell'altro" afferma Bisato, "sono parole che a volte pronunciamo con leggerezza. Ma sono valori forti, definiscono il modo con cui viviamo e con cui ci rapportiamo all'esterno". "Il nostro Paese oggi è per fortuna molto diverso da quello di allora" conclude Bisato. "Molte ferite sono state ricucite. Ma le cicatrici rimangono e stanno lì a ricordarci quanto poco ci si mette a perdere la pace e la crescita sociale per la quale migliaia di giovani italiani hanno donato la vita".
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