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E' nata l'Associazione Adesso Vicenza! La spinta di Renzi per il nuovo Pd

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 4 Maggio 2013 alle 22:42 | 1 commenti

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Associazione Adesso Vicenza!  -  Oggi 4 maggio 2013 alle ore 10.00 presso Lerino i comitati vicentini per Matteo Renzi si sono riuniti in una partecipatissima assemblea per fondare l'Associazione "Adesso Vicenza!", ispirata alla proposta politica e alle idee affrontate durante le primarie. Questa associazione sarà il mezzo per elaborare proposte e progetti da veicolare attraverso i rappresentanti del PD nelle sedi istituzionali e nel partito stesso.

La spinta propulsiva di questa nuova linfa permetterà al PD di ritrovare la propria identità di partito plurale e di confronto, aperto alla società e pronto all'ascolto. Tutto ciò al fine di riavvicinare i cittadini alla politica intesa come strumento essenziale per dare una spinta all'Italia verso un futuro di prosperità e di giustizia sociale.
Chiunque vorrà partecipare a questo progetto di rinnovamento politico sarà benvenuto.
Diego Marchioro, Filippo Crimì, Meri Ballico, Antonio De Sanctis, Vanni Potente, Alberto Rigon, Gianluca Ghirigatto, Giovanni Cunico, Beppe Cantele, Mattia Marchioro, Marzia Maule, Massimiliano Cracco, Filippo Carollo, Giampaolo Bergamin, Paolo Cassan, Andrea Menegotto, Stefano de Marzi e Alessandro Calcaterra.

 

Il "manifest" dell'associazione

La Politica che vorrei

La politica è entusiasmo, è voglia di felicità, è gioia di provarci.

La politica è civico attivismo, è servizio, è l'orgoglio di essersi messi in gioco.

La politica è fatta da persone per bene che provano ad immaginare di costruire una Comunità all'altezza dei propri sogni.

La politica è candidare le idee, farsi ispirare dal coraggio.

La Politica dà il potere, e il potere dà la forza per poter servire.


Il futuro va costruito


Partiamo dalle nostre radici e dai nostri errori.

La grande e irrinunciabile idea comune iniziale è il lavorare in difesa dei deboli, di quelli che non hanno voce.

Ma l'abbiamo realizzata ?
O non abbiamo anche e soprattutto allestito un sistema di tutele, di privilegi e di difese che appaiono essere tristemente tenuti insieme dalla mediocrità e da una certa vocazione al servilismo ?

Noi siamo invece convinti che la cosa migliore che possiamo fare per i deboli è concedere loro un sistema dinamico, non un sistema bloccato.

Perché un sistema bloccato blocca un paese, blocca la crescita, blocca l'entusiasmo. Blocca la speranza e le opzioni di rivalsa.
In un sistema asfittico il ricco, forse, un pò patisce, il povero muore.

E allora noi non dobbiamo più chiuderci nel recinto delle nostre opinioni e delle nostre certezze.

Dobbiamo aprirci al dialogo libero, pronti a metterci in discussione.
Dobbiamo saper vivere la prateria pura, ampia, aperta.

La nostra politica non può essere quella che divide il lavoratore dall'imprenditore, il pubblico dal privato.
La nostra politica deve semmai dividere chi ha coraggio da chi ha paura, chi investe da chi vive di rendita, chi vive di talento da chi vive solo di conoscenze personali

Il modello dei partiti dei funzionari non ci piace.
Il partito non deve mai più minimamente confondersi con un ufficio di collocamento, garantire la distribuzione di posti e poltrone.

Vogliamo e sogniamo un partito più leggero, aperto, progressista.
Rivoluzionario nei modi. Un partito intuitivo, un partito sempre avanti.

Un partito con un pizzico di fascino , che faccia sognare e immaginare il futuro.

Un partito inclusivo, senza puzze sotto il naso.
Che non ti chiede da dove vieni ma ti chiede dove vuoi andare.

Solo se saremo in grado di cambiare il nostro approccio potremo allora cambiare il nostro paese.
Saremo davvero attenti a chi ha il passo dell'ultimo ma anche in grado di liberare il talento di chi potrebbe fare di più.
Sapremo essere profondamente attenti al dolore di chi non ce la fa ma insieme pronti a raccogliere, a incoraggiare e a stimolare chi ce la fa o potrebbe farcela ma si ferma.

Proveremo l'orgoglio di far parte di una comunità nazionale, basata su un patriottismo dolce fondato sulla bellezza e sulla capacità di fare.

Lotteremo contro gli orticelli, di ogni tipo, specie e colore.

Avremmo un Paese dove ad ognuno sarà consentito di poter coltivare il proprio sogno senza bisogno di chiedere permesso.

Alcuni mesi fa abbiamo provato a cambiare la politica ma non ce l'abbiamo fatta.
Ci siamo impegnati a dimostrare comunque che la politica non potrà cambiare noi e a ricordarci sempre che se noi non ci occupiamo di politica sarà la politica ad occuparsi di noi.


Commenti

Italo Francesco Baldo
Inviato Domenica 5 Maggio 2013 alle 07:38

Viva l'utopia!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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