Variati manda a casa il consigliere rotante: "Cicero ... pro domo mea"
Domenica 13 Maggio 2012 alle 12:37 | 2 commenti
Sulla "cacciata" di Claudio Cicero dalla Giunta pubblichiamo l'intero articolo (con lancio in prima pagina col titolo E "lui" manda a casa Cicero) de Il Giornale di Vicenza di oggi a firma Nicola Negrin con una sola premessa e una sola domanda, rivolta al primo cittadino.
La premessa. Se dovessimo credere che Achille Variati mai aveva visto o saputo prima delle lettere (troppo spesso anonime in questa città di coraggiosi) della presenza del "calendario mussoliniano" nell'ufficio del "suo consigliere" delegato, in cui pure e spesso il sindaco andava per presiedere le riunioni ufficiali della Mobilità , come facciamo a non sorridere di questa affermazione del sindaco: «Sono certo che Claudio abbia commesso una leggerezza e che non volesse affermare una tesi politica». Intelligenti pauca.
Ed ora la domanda ad Achille Variati. Siccome, di sicuro, lei è persona intelligente, signor sindaco qual'è il vero motivo della scoperta del poster di Mussolini e della conseguente "cacciata" magna cum laude, comunque, del mai pentito fascista (bisogna dirlo ad onore della sua pubblica coerenza) Claudio Cicero?
Non vogliamo credere che, dopo il supposto (e curiale) riabbraccio a sinistra ai NoDalMolin, il Cicero dalmolinianissimo (non servano altre lettere anonime per ricordarlo al sindaco!) sia stato mandato (via) dal suo estimatore ecumenico in missione per raccogliere nel 2013 i voti della destra (per poi essere riaccolto da madre terra con una facile giravolta a 360°).
Ma, siccome facciamo, anche, fatica a credere (e lei in cuor suo non può che concordare) che il ducesco consigliere delegato si sia mai convertito al pensiero politico (e democratico) che aveva vinto le elezioni, ci sono per caso dissidi su questioni e interessi più importanti del calendario, finora, "defilato"? E non potrebbe esserne un casualissimo indizio, da sia pur marginale legge del contrappasso, l'altro poster scoperto nell'ufficio ciceronesco, quello con una Porsche, l'auto preferita dall'assessore al patrimonio che, pochi giorni fa, era stato costretto (da una nostra denuncia?) a scoprire l'inosservanza dei termini di pagamento dell'ex caserma della Finanza da parte della famiglia di Pigato, sponsor ricambiato del re delle rotatorie?
Grazie per le risposte, con i fatti e non dall'amico portavoce.
Se la repubblica peggiore è quella delle banane, ci auguriamo, così, che almeno i cittadini di Vicenza non continuino a ritrovarsele nelle proprie terga!
Il direttore
P.s. E se Achille avesse abbracciato Claudio per "usarlo" quando serviva e scaricarlo poi? Chapeau al miglior Variati, in quel caso, e figura da dittatore delle banane per Cicero.
Ma con i cittadini sempre più preoccupati per le proprie terga.
Da Il Giornale di Vicenza di oggi a firma Nicola Negrin
E "Lui" manda a casa Cicero.
Terremoto in municipio (in prima pagina). "Lui" è proprio lui: Benito Mussolini. Il duce è immortalato in un calendario appeso nell´ufficio di Claudio Cicero, consigliere delegato alla mobilità . Per Achille Variati, il sindaco che il 25 aprile gridò dal palco per sette volte "Resistenza", è quanto basta per ritirare la delega a Cicero, che ora potrebbe lasciare la maggioranza.
BUFERA A PALAZZO TRISSINO (a pagina 14). Nella stanza del consigliere delegato alla mobilità compare un´immagine che richiama il fascismo: scoppia il caos
Il duce in ufficio: Variati silura Cicero
Accanto alla scrivania un calendario di Mussolini E il sindaco infuriato decide di togliergli la delega «Una scelta inevitabile: questo è un fatto grave»
Il calendario del duce costa la delega a Claudio Cicero. Da ieri il capogruppo della lista Impegno a 360° non è più il consigliere delegato alla mobilità . Achille Variati ha deciso di revocargli l´incarico dopo aver appreso che all´interno dell´ufficio di piazza Biade è appeso un calendario che riporta l´effigie di Benito Mussolini. Una presa di posizione netta, quella del primo cittadino, che si dice «dispiaciuto» ma conferma di aver «agito con fermezza e senza esitazioni».
IL CALENDARIO. Il busto del duce, una frase per ogni mese e la bandiera italiana. Questo il calendario posizionato vicino alla scrivania di Cicero. Un oggetto che lì, come ha affermato Variati, non doveva stare e che lo stesso consigliere confessa di aver appeso. «Me l´hanno regalato - ammette Claudio Cicero - e quindi l´ho messo, così come ho posizionato anche quello della Porsche. In ogni caso non è in bella vista, ma è sistemato in posizione defilata, quasi nascosta». E spiega: «Non è apologia del fascismo ma non devo nascondere che del ventennio amo le infrastrutture».
IL SILURO. Ma le spiegazioni non bastano. La cacciata è avvenuta nel primo pomeriggio. Visibilmente seccato e dispiaciuto, Variati non ha perso tempo. Il sindaco ha appreso solamente ieri mattina della presenza del calendario all´interno della stanza di palazzo degli Uffici. Negli ultimi giorni erano arrivate alcune segnalazioni anonime, con tanto di foto. E così, dopo un´ora e mezza di riflessione, il numero uno di palazzo Trissino ha optato per la linea dura. «Ho chiamato Claudio Cicero e gli ho comunicato la mia decisione di revocargli l´incarico di consigliere delegato alla mobilità - commenta Achille Variati - è una scelta che mi amareggia, ma che in tutta coscienza devo assumere perché ho sempre pensato che in politica vi debbano essere principi fermi e non derogabili».
«INACCETTABILE». Queste le prime parole del sindaco che ha dovuto allontanare da palazzo il proprio braccio destro. «Il fatto è molto grave - ribadisce Variati - perché è semplicemente inaccettabile che in un ufficio pubblico venga affisso materiale di questo tipo». E proprio quell´ufficio dove spunta il calendario, posizionato all´angolo, vicino a un mobile, è la stanza che Variati - che detiene ancora la supervisione sulla mobilità - utilizza per gli incontri e le riunioni che riguardano la viabilità . Quel calendario, anche se quasi mimetizzato, lì non doveva esserci. «Sono certo che Claudio abbia commesso una leggerezza - continua il sindaco - e che non volesse affermare una tesi politica».
LA CONDANNA. Una leggerezza che non può passare inosservata. Perché «per la mia storia personale e per l´identità della maggioranza - prosegue Achille Variati, che proprio lo scorso 25 aprile gridò dal palco "Resistenza" per sette volte - con cui sono diventato sindaco, e credo francamente per la maggior parte dei cittadini di Vicenza, il richiamo al periodo fascista può essere solo di condanna. Il rispetto e l´amore per la Resistenza e per la radice antifascista della nostra libertà repubblicana, che animano la mia amministrazione, non consentono ambiguità e leggerezze di questo tipo».
IL RINGRAZIAMENTO. Dopo le parole dure, il sindaco ringrazia comunque il consigliere delegato alla mobilità . «Avevo e ho stima di Cicero come amministratore e come tecnico animato da una passione autentica - spiega - per la ricerca di soluzioni concrete ai problemi dei cittadini e in particolare della mobilità . Non sono molti quelli che avrebbero lavorato con la generosità con cui lo ha fatto lui da quando è entrato in maggioranza, senza - ricordo - percepire alcun compenso, dedicando giornate allo studio del traffico. Ha dato un contributo importante alla mia amministrazione e al miglioramento della città , fin dall´alluvione. Così come apprezzabile è stato l´atteggiamento del suo gruppo che, pur eletto nella minoranza, ha dato un contributo costruttivo, fino a condividere il mio programma amministrativo». Â
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