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Sconfitta pazzesca del Vicenza ad Empoli: avanti 2-0, subisce pari, sbaglia rigore e perde

Di Marco Polo Venerdi 8 Giugno 2012 alle 20:51 | 3 commenti

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Empoli. Finisce nel dramma sportivo. Finisce con l'ennesimo rigore sbagliato (Paolucci) che condanna la formazione berica. Il Vicenza abbandona la cadetteria dopo essersi liberato di ogni remora nella ripresa tanto da portarsi a condurre con un 2 a 0, doppietta di Paolucci, che ha illuso la sua gente. L’Empoli sembra spacciato ma Mchedlidze e Tavano su rigore pareggiano i conti e nel finale Maccarone timbra il 3 a 2 definitivo.

Incredibile e pazzesco il tourbillon di emozioni che si vivono al Castellani dove ancora una volta Gigi Cagni ha dimostrato di essere un grande allenatore al cospetto di un Empoli sicuramente superiore. Incredibile e pazzesco che una squadra come il Vicenza finisca in serie C. La gloriosa formazione berica non lo merita, i suoi spettacolari tifosi (in oltre 1500 presenti sugli spalti del Castellani) ancora meno. La realtà, l’amara realtà, è una retrocessione che avrebbe potuto materializzarsi anche prima in questi anni di scarsi investimenti e mancata cessione della società. Ora bisognerà trovare la forza di ripartire. Qualcuno parla di possibile ripescaggio grazie ad eventuali retrocessioni legate allo scandalo scommesse. Il fatto è che la Lega di B ha imposto il blocco di ripescaggi fino a 20 squadre. Staremo a vedere.

Empoli - Vicenza 3-2

RETI: 12’ st Paolucci (V), 20’ st Paolucci (V), 26’ Michelidze (E), 28’Tavano rig (E), 94’ Maccarone (E)

 

Vicenza Calcio (4-4-2): Frison; Brighenti, Martinelli, Piasano, Giani; Gavazzi, Paro, Botta; Pinardi, Paolucci, Abbruscato

A disp.: Danti, Zanchi, Tonucci, Bianco, Soligo, Bariti, Maiorino. All.: Cagni

 

F.C. Empoli (4-3-1-2): Dossena; Buscé, Ficagna, Stovini, Gorzegno; Valdifiori, Moro, Signorelli; Saponara; Tavano, Maccarone.

A disp.: Pelagotti, Tonelli, Guitto, Regini, Lazzari, Dumitru, Mchedlidze. . All.: Aglietti

 

 Arbitro: Ciampi di Roma

Note: 7 mila spettatori di cui 1500 da Vicenza

Ammoniti: Pisano, Pinardi, Ficagna, Brighenti, Signorelli

Espulsi:

Angoli: 4-6

Recupero: pt 3’; st 4’.

 

Le scelte.  Getta subito via la maschera Gigi Cagni. E lo fa inserendo dal primo minuto Elvis Abbruscato, accompagnato in prima linea dall’altro bomber, Paolucci, e dal trequartista principe della squadra, Alex Pinardi. L’inserimento dell’ex centravanti del Torino comporta una variazione di modulo, posto in soffitta il 4-4-2 dell’andata ecco un 4-3-1-2 con Paro posizionato in cabina di regia. Ma molto più che il modulo in questo caso può l’atteggiamento. È evidente come Cagni voglia impostare unna gara di grande equilibrio, almeno all’inizio, e magari cercare la zampata vincente di uno dei suoi due bomberissimi.

 

Partita in mano empolese, i biancorossi  controllano ma faticano a ripartire. L’aveva chiesto alla vigilia Gigi Cagni: “L’obiettivo è mettere a ferro e fuoco il Castellani ma attenzione a non farci trovare troppo sbilanciati perché altrimenti quei due lì davanti (Maccarone e Tavano ndr) possono chiudere anzitempo la contesa”. Aggiungeva Pinardi: “Il gol può arrivare all’inizio ma anche oltre il 90’, manteniamo il match in equilibrio”. Resta il fatto che l’approccio alla gara da parte dei biancorossi è si combattivo ma la nuova disposizione tattica, senza gli esterni di centrocampo, produce solo cross dalla trequarti che non impensieriscono mai la retroguardia empolese. Lo stesso dicasi per i padroni di casa che non riescono ad innescare con palloni interessanti le due punte. Attaccanti che, peraltro, sono sicuramente meno indolenti della gara d’andata. Il pallone staziona quasi costantemente in mezzo al campo, il match è contraddistinto da grande aggressività e gli spazi per pungere sono ridottissimi. Ricordate il primo tempo arrembante del Menti? Bene, scordatevelo in fretta tanto è vero che le prime occasioni che segniamo nel nostro taccuino sono una punizione di Paro al 10’ e una conclusione di Tavano al 21’. Colpisce la metamorfosi di Gavazzi, iradiddio cinque giorni fa, anche se in un altro ruolo, molto meno efficace al Castellani. Ma lo stesso Paolucci è molto meno pericoloso, solo in parte per la scarsità di palloni giocabili.

Tutto sommato il Vicenza si comporta bene, almeno fino al quarto d’ora, ma con il passare dei minuti arretra il proprio baricentro a causa di un miglior impatto sulla contesa da parte dei padroni di casa. Esattamente come nella ripresa della gara d’andata, sale in cattedra il centrocampo azzurro in grado di gestire bene la sfera e quindi di portare dalla sua parte il ritmo della partita. Il match è così equilibrato che l’unico modo per venirne a capo sembra essere la classica invenzione di uno dei giocatori più talentuosi. Peccato che da questo punto di vista l’Empoli sia sicuramente avvantaggiato potendo contare su giocatori come Tavano, Saponara ma anche i centrocampisti Signorelli e Valdifiori. Ecco dunque che al 30’ un tiro di Saponara, dopo un numero di Signorelli, potrebbe portare in vantaggio l’Empoli. Ma ancora  una volta ci pensa Frison con un grande intervento con i piedi a salvare i propri compagni. Cosa dovrebbe fare il Vicenza? In  primo luogo riuscire a sfruttare meglio le ripartenze ma da questo punto di vista la scelta di Abbruscato e Paolucci non paga assolutamente tanto che i biancorossi faticano dannatamente ad alzare i ritmi, rubare  sfera ad un Empoli che si propone in avanti con continuità e quindi ad ripartire in contropiede con la bava alla bocca. Non è un caso se in tutta la prima frazione l’unico pericolo per Dossena arrivi da una punizione di Paro al 10’ e che alla voce calci d’angoli troviamo un esplicativo zero. Tocca a Cagni inventare qualcosa durante l’intervallo, tocca ai ragazzi in campo alzare paurosamente il tono e l’intensità della gara. Al 46’ Aglietti deve rinunciare a Saponara per infortunio, al suo posto dentro Lazzari.

 

Cagni presenta tutto un altro Vicenza. Le due squadre rientrano dagli spogliatoi con obiettivi opposti. Il Vicenza deve forzare i tempi, l’Empoli vuole continuare a gestire la palla. Cagni non aspetta neanche un minuto per cambiare togliendo subito un Paro preso in mezzo dal centrocampo azzurro per inserire sulla fascia Bariti che si dimostrerà ben presto frizzante e pericoloso. Attenzione però perché forzare i tempi vuol anche dire esporsi al contropiede empolese. Ed è quello che capita già al 2’ quando Lazzari mette in campo una splendida giocata che libera Maccarone. L’attaccante prende la mira e la indirizza là dove solo lo strepitoso Frison di questi mesi può arrivare. L’ex nazionale ci riprova tre minuti dopo con una bella percussione personale terminata con una conclusione appena fuori dallo specchio della porta. Ma qui l’Empoli commette il grosso errore di ritenere già la salvezza in tasca senza fare i conti con un Vicenza condotto alla meraviglia da Cagni, uno che sa rendere al massimo le qualità di cui dispone. Il tecnico biancorosso al 7’ rompe gli indugi e inserisce Botta per Maiorino ridisegnando i suoi secondo un  4-2-4 iper offensivo visto che a far legna in mezzo al campo giostrano Pinardi e Gavazzi mentre sulle fasce attaccano i neo entrati Maiorino e Bariri. L’idea è di sfornare palle giocabile per il duo Paolucci-Abbruscato.

 

Succede di tutto. La compagine berica è trasformata, il coraggio derivato dai cambi e dalle indicazioni del suo mister si tramuta in occasioni. Inizia Paolucci al10’ con un colpo di testa che non inquadra la porta di un nonnulla con Dossena battuto. L’Empoli soffre contro questo rinnovato Vicenza e tenta di pressare più alto per riorganizzare le idee. Ma non ci riesce. Corre il 12’Giani scappa sulla fascia e mette finalmente in mezzo un cross dal fondo. Paolucci è ben appostato e non si fa pregare segnando il gol del vantaggio.  Il gol è una mazzata per l’Empoli che 8 minuti dopo capitola di nuovo. È ancora Michele Paolucci con un diagonale chirurgico a mettere nel sacco il 2 a 0  sugli sviluppi di uno splendido contropiede. La curva sud, trasferitasi al Castellani è impazzita, l’Empoli è in ginocchio, il Vicenza tocca con mano la salvezza. La reazione dei padroni di casa si concretizza con una bomba di un risvegliato Maccarone verso Frison. Appunto stiamo parlando di Frison, il portierone ci mette le dita e para.  Sul 2 a 0 Cagni ancora una volta fa la mossa giusta, non perde tempo ed inserisce Soligo per dare solidità al centrocampo al posto di un attaccante, Abbruscato. Ma passano appena quattro minuti. L’Empoli sembra spacciato ma proprio per questo motivo si libera di ogni remora psicologica e attacca a testa bassa.  Al  26’ Maccarone penetra in area dalla sinistra,  calcia male il suo tiro strozzato si trasforma in un assist su cui irrompe Mchedlidze che in scivolata mette in rete il 2 a 1.  La paura stavolta veste la maglia del Lane e dopo appena due minuti Brighenti commette un fallo su Tavano in area. Dal dischetto l’ex Valencia e Roma spiazza Frison firmando il 2 a 2 che consegnerebbe la salvezza all’Empoli.

 

Sforzo estremo. Oh dei del calcio, o sport indescrivibile. Si passa dalla gioia più profonda alla disperazione nera nell’arco di pochissimi minuti. Che sport pazzesco il calcio. Il Vicenza non molla, ci sono ancora 20 minuti. Bariti in mischia ha una chance incredibile per riportare i suoi in vantaggio mentre Pinardi e Moro si trascinano per il campo solo con la forza della volontà. Colpo di scena su colpo di scena si arriva al 41’ quando sugli sviluppi si un corner Signorelli trattiene in maniera assurda Paolucci. È rigore, il rigore che salverebbe il Vicenza e condannerebbe l’Empoli alla serie C. Ed invece l’autore della doppietta si fa ipnotizzare proprio come un mese e mezzo fa con la Nocerina. Il quarto rigore sbagliato in questo maledetto finale di stagione è quello che scriverà la storia, ora il Vicenza è davvero in ginocchio. Nel finale Maccarone infila il gol del definitivo 3 a 2. Finisce con i biancorossi in lacrime, è finita.

 

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Commenti

Inviato Venerdi 8 Giugno 2012 alle 22:54

serie c. serie c. serie c. ahh
nick
Inviato Sabato 9 Giugno 2012 alle 12:58

non si può andare sul 2 a 0 a 20 min dalla fine e farsi rimontare!!!
daniele
Inviato Giovedi 21 Giugno 2012 alle 14:19

solo e sempre FORZA LANE
AMICI DEL VICENZA SUZZARA MANTOVA
tifoseria da serie A dirigenza da terza categoria
daniele
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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