E Guzzo rispose
Domenica 16 Dicembre 2012 alle 17:08 | 0 commenti
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Che VicenzaPiù in nome dei suoi lettori sia curioso fa parte del suo Dna. Che sia anche tenace lo dimostrano i fatti. E non possiamo che essere contenti che alla lunga lista degli “interrogati†prima fin troppo timidi, poi finalmente ciarlieri e sorridenti per domande che diventano maliziose solo quando non ottengono risposte si aggiunga ora Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine, consulente marketing per Latterie Vicentine e quasi un collega come responsabile della comunicazione del Partito Democratico veneto.
Le risposte, dopo averle “repubblicanamente†ripetute più volte, le abbiamo avute prima delle primarie del centro sinistra durante una finalmente simpatica chiacchierata nella moderna sede, in affitto, dell’azienda municipale. Sarà perché ci si prepara alle prossime amministrative o sarà perché il Natale rende tutti più buoni, ma a noi piace pensare che Guzzo abbia risposto perché sta tornando un po’ di voglia di chiarezza in chi ha ruoli o pesi pubblici. Giusto BpVI? Visto che, poi, rispondere a domande innocenti come quella da noi fatte è sempre semplice, se solo lo si vuole, nel rispetto dei ruoli. Ecco, quindi, i “quiz†di VicenzaPiù e le crocette di Angelo Guzzo.
Se sì, quanto ha pesato nella sua nomina a Presidente di Acque Vicentine la sua vicinanza politica e non solo a Umberto Nicolai? O viceversa quanto ha pesato lei sulla nomina ad assessore di Nicolai?
«Il sindaco Achille Variati ha scelto con assoluta autonomia i suoi assessori, lo si sa bene. Altrettanto vale per la mia nomina. Il che non vuol dire che io non abbia ottimi rapporti con Nicolai».
Il sindaco aveva detto: No politici a capo di aziende e enti pubblici. Lei è manager ma anche politico (recentemente prima tesoriere, poi responsabile della comunicazione del Pd regionale). Come giustifica la coerenza della nomina?
«Bisognava chiederlo al sindaco il vero significato di questa frase collocandola però nel momento in cui è stata pronunciata e nella situazione in cui c'era una eccessiva predominanza delle scelte di campo rispetto alle competenze. Ora direi che è la mia gestione a poter parlare sulla qualità della scelta».
Vede totale compatibilità tra il suo ruolo in un’azienda privata e in quella pubblica?
«Ho la fortuna di lavorare per aziende che si occupano di … liquidi ma senza nessuna attinenza fra di loro. La tipologia di gestione di un buon manager è la stessa ma non c'è alcuna commistione né concorrenza fra i relativi mercati. Se fossi manager di una ditta che produce depuratori capirei una qualche obiezione, ma in questo caso no».Â
Lei è della corrente di Federico Ginato, ex Margherita anche lui, e, visto che lei ha escluso un suo futuro in regione, è il parlamento il suo obiettivo?
«La domanda, ovviamente, visti i miei … tempi di risposta, è datata, ma non ho obiettivi nazionali perché mi piace avere rapporti col territorio e i miei ruoli me lo consentono meglio a livello regionale. Mi piace trovare soluzioni per aziende e comunità , qui sto bene anche per scelte sulla qualità della vita con la famiglia in pole position».
Da buon ex Dc è nota la sua vicinanza anche ad ambienti di centro destra, ricchi di democristiani. Ma è anche chiacchierata la sua amicizia con Iannacopulos, il titolare di Tele Veneto/Vicenza Channel, vicina a Sartori e in espansione anche a Vicenza: come responsabile comunicazione del Pd questa amicizia e vicinanza è lineare, tanto più che politicamente è chiaro l'asse Variati Sartori, non proprio condiviso almeno dal Pd cittadino?
«Il mio ruolo nel Pd mi porta ad avere contatti con tutti i media e Iannacopulos aveva ed ha un ruolo importante nel panorama delle tv regionali per cui ogni contatto è riconducibile a questo ruolo».
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