E' guerra ... "civica": con Alifuoco ci sono anche Hüllweck e Donazzan
Sabato 26 Maggio 2012 alle 00:46 | 6 commenti
Se il sindaco uscente, Achille Variati, da tempo ha dichiarato il suo credo nelle liste civiche per non traslocare da Palazzo Trissino nel 2013, il suo amico nemico Ubaldo Alifuoco per una volta lo asseconda e venerdì sera in un noto locale a Monte Berico ha lanciato di fatto la campagna elettorale accogliendo oltre cento ospiti di partito e "civici" (110 prenotati a proprie spese più una ventina arrivati nel dopo cena), tra cui l'ex sindaco Enrico Hüllweck ed Elena Donazzan.
L'assessore regionale del Pdl, "ex favorita" di Berlato, era circondata dai "suoi" consiglieri comunali Rucco, Sorrentino e Zoppello e da vari dirigenti del movimento giovanile del Pdl: insomma tutti o quasi quelli che erano berlatiani prima della sua discussa vittoria (di Pirro?) congressuale.
L'incontro politico-conviviale era stato convocato da Alessandro Belluscio, a nome del patto per Vicenza, per parlare prima di cena, lui stesso e un altro ex... amico di Variati, Giancarlo Corò, della situazione amministrativa di Vicenza e delle prospettive future visto che, era scritto nell'invito ed è stato ribadito negli interventi, tra cui quelli iniziali dello stesso Alifuoco e di Mario Giulianati, «la situazione politico-amministrativa di Vicenza ci trova piuttosto critici. Crisi dei partiti e lentezze decisionali, ci spingono ad un nuovo impegno ...». Tra i tavoli spiccavano, oltre a tante facce di giovani, anche i volti ben noti dell'ex direttore de Il Giornale di Vicenza, Giulio Antonacci (seduto con Hüllweck e Alifuoco), dell'ex assessore Giuseppe Tapparello e dell'ex presidente del Consiglio Comunale Sante Sarracco, di Luciano Parolin e di Toni Albanello dell'Italia dei Valori, di Adriano Verlato, dei due Baldo. E di tanti altri ancora per cui chiediamo venia a chi ci è sfuggito per pura ... ignoranza o perché per altri impegni non ci siamo trattenuti abbastanza da notarli nella serata, dei cui contenuti e sui cui sviluppi ci sarà di sicuro da parlare e non poco prima del D-day del 2013.
Se, come sostiene l'estensore di questo articolo, i sostenitori del nostro progetto politico fossero rappresentati da quell'esiguo manipolo che attorniava la vergine di Pove, ci sarebbe di che preoccuparsi.
Il direttore
Sono stato avventato a fidarmi di costoro? Forse.....ma il mio approccio culturale mi porta sempre a fidarmi delle persone, fino a quando non mi dimostrano che la fiducia riposta non e' meritata. Poco cambia: coloro che hanno cambiato sponda ( o hanno palesato su che sponda stavano veramente ) sono un'esigua realta' il cui posizionamento non incide minimamente sugli equilibri locali.
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E' decisamente il nuovo che avanza!