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È attivo il marchio regionale "Forno di Qualità"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 24 Novembre 2015 alle 12:31 | 0 commenti

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Confcommercio
Il consumatore attento alla qualità del pane che acquista ha uno strumento in più per poter identificare i prodotti freschi e genuini: scegliere i panifici che, prossimamente, esporranno il marchio veneto “Forno di Qualità”. Da alcuni giorni infatti, la Regione ha pubblicato sul suo bollettino ufficiale la modulistica che permette agli operatori della panificazione (circa 300 in provincia) di ottenere questo riconoscimento, introdotto nel 2013 ed ora, operativo.

“È lo step finale di un percorso iniziato molti anni fa e sostenuto da tante nostre battaglie per la tutela e la valorizzazione del pane fresco – afferma Alberto Morato, presidente dell’Associazione provinciale panificatori della Confcommercio -. Anche se la norma prevede un iter perfettibile e l’adesione è comunque volontaria, aver definito un marchio di questo tipo permette di stanare chi non è corretto nella comunicazione del prodotto e vende per fresco tipologie che invece hanno ben altri metodi di lavorazione, se non addirittura  provengono  dai Paesi dell’Est”.
Non a caso, dunque, Confcommercio Vicenza ha messo immediatamente a disposizione dei panificatori vicentini i propri uffici, al fine di seguire le procedure per la presentazione della domanda di autorizzazione all’utilizzo del marchio “Forno di Qualità”, istituito dalla Regione Veneto. I requisiti per fregiarsi di questa certificazione, che viene rilasciata dopo un iter di almeno 3 mesi, sono numerosi e complessi. Tra questi, il fatto che il titolare o il collaboratore familiare possano vantare un’esperienza di almeno 5 anni nel settore,  l’utilizzo di un processo produttivo a “impasto diretto” (dunque senza alcun tipo di sostanze miglioranti o additivi chimici) e il fatto che l’intera lavorazione avvenga in panificio. “I vicentini che si rivolgono al loro fornaio di fiducia sotto casa possono stare tranquilli – conclude il presidente Alberto Morato –, in quanto la stragrande maggioranza rispetta in pieno queste condizioni, anche se ci vorrà del tempo perché il marchio si diffonda. Il senso della normativa, comunque, al di là dei “distintivi”, è quello di invitare i consumatori ad approfondire come viene prodotto il pane che mangiano e da dove proviene. Anche solo un po’ di attenzione in più sull’etichetta permetterebbe, infatti di individuare quelle attività che si limitano semplicemente a completare il ciclo di cottura di basi precotte, eventualmente surgelate, spesso provenienti da Paesi dove conta solo il prezzo, e con l’utilizzo di lieviti, farine ed eventuali condimenti di scarsa qualità”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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