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Due Passaggi con: Manuel Giandonato
Giovedi 6 Settembre 2012 alle 19:58 | 0 commenti
Il Vicenza ha da sempre buoni rapporti con la Vecchia Signora. Dopo Rossi e Pinsoglio nella stagione scorsa, ecco un altro baby bianconero con le carte in regola per diventare grande. Il regista classe ‘91 punta a crescere in fretta all'ombra del Palladio, per ripercorrere la carriera di un suo punto fermo: Andrea Pirlo. E se un abbruzzese si mette in testa qualcosa...  Â
Manuel partiamo dalle origini: tu sei nativo di Casoli, non distante da Lanciano neopromossa in serie in B dove hai cominciato a metterti in luce. Nessun contatto dalla tua vecchia squadra?
No, ma se mi avessero chiamato ci avrei fatto più di un pensiero. Abito a 10 km da Lanciano e sono fiero che la città dove sono cresciuto sia salita così tanto.
Anno d’oro per le abruzzesi, anche il Pescara promosso in serie A. Per quanto la Juve non le sia molto simpatica, Zeman ha messo le ali al tuo vecchio amico bianconero ImmobileÂ
Sì, il mister è bravissimo con i giovani e spero anch’io un giorno di poter spiccare il volo come Ciro dai tempi della Primavera
C'è stato un altro Ciro importante per la tua crescita: mister Ferrara. Con lui hai debuttato in serie A, in Europa League e in Under 21. Quasi un peccato avere ormai 22 anni...
In effetti (ride) sono stati anni splendidi, però adesso è giusto farcela con le mie gambe
Tu sei stato la casa madre nella Juventus ma il Vicenza a giugno avrà l’opzione per riscattarti. Credi sarà sufficiente un anno per il salto di qualità ?
Perché no, la serie B è una vetrina sempre più importante per i grossi club, guarda ad esempio Verratti (al Paris Saint Germain ndr) e Insigne (Napoli) convocato in Nazionale da Prandelli. Voglio dare il meglio qui a Vicenza per farmi apprezzare, spero di riuscirci già quest’anno: sono fiducioso. Â
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Cosa ti ha convinto a venire qui?
Quando ho ricevuto la proposta  mi sono confrontato con gli amici Misuraca, Rossi, Pinsoglio... tutti mi parlavano molto bene dell’ ambiente e, devo dire che avevano ragione. Sono passate solo poche settimane, ma pare di essere qui da sempre!Â
A cosa devi secondo te questa atmosfera?
 In buona parte è merito del mister, ci siamo capiti subito. Io do il meglio come regista basso davanti alla difesa, e in questi mesi Breda mi ha agevolato. Poi all’occorrenza ho fatto l’interno di centrocampo (solo venti minuti con il Cesena ndr), ma è anche un modo per farmi giocare e a me sta bene.Â
La concorrenza non manca...
Guai se mancasse. Mi aiuta a capire dove migliorare: devo lavorare tanto in fase difensiva per recuperare palloni, e soprattutto sull’intensità , non sono velocissimo.Â
Per un ragazzo come te che si sta facendo le ossa, c’è un altro big a fine carriera, dal Veneto all’Australia: Del Piero.Â
Alex ha fatto la storia della Juve, per questo non ha voluto giocare in serie A e nemmeno in Europa, ha fatto una scelta precisa e stimolante da grandissimo giocatore.
Cosa ne dici dei tuoi compagni e degli ultimi arrivati
Siamo parecchi giovani con tanta voglia di emergere e vedo rispetto e intesa dentro e fuori dal campo. Quanto a Pinardi, Malonga, Padalino... è arrivata l’esperienza che serviva, in questo la società ha operato bene
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Visione di gioco, piedi buoni, sembra l'identikit di Andrea Pirlo
 E' uno dei miei massimi riferimenti: a Torino lo tenevo d'occhio perché da uno così impari tantissimo. Ci vorrà del tempo per diventare come lui... ma noi abruzzesi siamo testardi.Â
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