Due passaggi con: Davide Gavazzi
Giovedi 27 Settembre 2012 alle 14:10 | 0 commenti
L'esterno è alla quarta stagione in biancorosso, in prestito dalla Sampdoria ma rimane il grande trascinatore di sempre. Al rientro dall'infortunio ha segnato al Brescia con un affondo impagabile: «A Vicenza devo tutto, sarà dura lasciarla»Â
Davide parliamo un po’ di te, 'riservato e combattente' come aggettivi vanno bene?
«Sì mi piacciono, ce ne sono altri per descrivermi ma lascio il campo a dirlo. Sicuramente fanno parte del mio dna. Non amo i riflettori, ma cerco le motivazioni»
Ti senti addosso il mitico ruolo di ala o vorresti osare più avanti: non pochi ti vorrebbero a fianco di Malonga…
«Beh mi identifico come esterno, poi è vero all’occorrenza gioco seconda punta, ma mi sento meglio dove sto da sempre»
 Chi sono stati i tuoi riferimenti di bambino, i giocatori che ancora ti ispirano, Donadoni, Maldini,  Beckam …?
«Non ne ho avuto uno in particolare, diciamo che i giocatori che spingono in fascia mi sono sempre piaciuti»
Hai fatto il salto di qualità al momento giusto, giocavi nei dilettanti col Renate con cui hai vinto la Coppa Italia di categoria: nel 2008 facesti 8 gol, altri tuoi compagni avevano segnato di più, ma sono rimasti ai margini del grande calcio
«Ho sempre detto, serve bravura ma serve anche fortuna, farsi trovare al momento giusto, sono contento di essere arrivato al Vicenza di Maran ed essere ancora qui»
In estate hai firmato per la Sampdoria di Ciro Ferrara, i blucerchiati hanno cominciato alla grande ma se dovessero chiamarti a gennaio?
«E’ un discorso che affronterò quando si presenterà , sono rimasto volentieri qui seppur in prestito, sono concentrato a questo campionato di B perché al Vicenza devo tutto, non sarà facile il giorno della partenza»
In effetti ti stai ritagliando anche  soddisfazioni dallo scorso anno dove comunque sei uscito spesso oltre la sufficienza, di chi è il merito maggiore?
«Il mister  mi ha dato subito fiducia e il progetto sta crescendo con volti nuovi, penso a Padalino e Semioligiocatori di qualità che danno una grossa mano e si sono già integrati, avendo desiderio di fare meglio nonostante i trascorsi importanti. Posso dire che Breda è il compositore dell’armonia che si respira in questo gruppo, andiamo avanti!»
Quali sono secondo te le differenze più evidenti dall’anno scorso, tu che lo hai vissuto dall’inizio alla fine, il metodo di allenamento o la fiducia nei vostri mezzi...che cosa?
«Intanto la continuità dei riferimenti, l’anno scorso abbiamo cambiato molto, credo che la cosa più importante per un calciatore sia la guida precisa da seguire, e in questo momento c’è: sappiamo cosa fare»Â
Il tuo sogno da calciatore? La Nazionale?
«Ma no…(ride, mentre Maiorino e l’azzurrino Misuraca gli ripetono la domanda )..il mio sogno adesso è fare bene qui, vivo alla giornata poi si vedrà »
Sei più curioso di vedere dove può arrivare questo Vicenza o di vedere com’è la serie A?
«No no, sono curioso di vedere dove arriviamo noi!Questo è l’importante, martedì abbiamo fermato il Sassuolo, ora c’è il Grosseto che solo apparentemente è ultimo, ha già fatto 7 punti sul campo, è una buona squadra sarà una partita da prendere con le molle, ma non dimentichiamoci delle nostre capacità e di giocare in casa davanti al nostro pubblico che ci carica, bisogna approfittarne»
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