Due lesi e due misure
Mercoledi 11 Luglio 2012 alle 18:46 | 0 commenti
A margine della giunta di oggi il sindaco di Vicenza Achille Variati ha fatto un pistolotto sulla legalità traendo spunto dal cosiddetto caso ex Q8. Sul piano generale ciò che dice il primo cittadino democratico è condivisibile. Ci mancherebbe altro. Epperò davanti agli altri cronisti nel dopo-giunta oggi è bastata una domandina del sottoscritto per mandare il capo dell'esecutivo nel pallone
A lui semplicemente ho chiesto: assodato che per il caso dell'ex Q8 il capo dell'esecutivo dichiari l'intransigenza dell'amministrazione nei confronti delle illegittimità di ogni sorta come mai nel caso dell'ex Totem o T-Gallery che dir si voglia l'amministrazione non si è mossa con la stessa durezza con cui si è mossa con Fabio Amadu?
Sull'edificio che ospitò il Totem infatti pende una pratica di abuso edilizio, una ordinanza di demolizione e una pratica di inagibilità . Formula quest'ultima che è stata adoperata come grimaldello legale per chiudere la sala scommesse di corso San Felice. Per di più sul caso ex Totem in procura è pure aperto un fascicolo penale a carico di più soggetti. Come mai due pesi due misure? Il sindaco davanti alla stampa ha detto di non ricordare la questione: strano a dirsi visto che ha tenuto banco sui media quest'inverno. A discolpa di Variati va però detto che nessuno è Pico della Mirandola e soprattutto che il primo cittadino stamani appariva stanchissimo, quasi provato.
Ad ogni buon conto se la giunta ha pensato di prendere posizione a poche ore dalle esternazioni di Amadu dopo che queste sono apparse con gran risalto sul GdV di oggi a pagina 12, altrettanto dovrebbe fare dopo essere stata chiamata in causa sul caso ex Totem, per il quale di fronte a pendenze di una certa gravità gli uffici hanno continuato a rilasciare permessi per eventi i più vari. Due diritti lesi in qualche modo e due misure diverse verrebbe da dire.
Sarebbe bello sapere per esempio il pensiero degli assessori in merito, o magari della maggioranza di centrosinistra che dopo quattro anni di governo non può più dire di avere ereditato le rogne dalla vecchia, giacché ha avuto tutto il tempo per risolverle. O quantomeno per aggredirle duramente. Ma, tant'è, è l'attualità che certe volte si trasforma in nemesi. Mentre il sindaco discetta infatti di legalità , una breve passeggiata per le strade del quartiere di San Pio X permette di notare una cosa. Ci sono dei bei lavori in corso. Guardando le macchine operatrici o i cartelli promocantieristici si vede che sono stati affidati al gruppo Miotti e alla Girardini (nella foto). Ma non sono due delle ditte finite invischiate nell'affaire di appaltopoli? Qualcuno le ha chiamate o le stesse si sono affidate le commesse, ma a loro insaputa? Ci sono poi due assessori nello specifico che sarebbe interessante esternassero. Uno è il referente agli affari legali Massimo Pecori dell'Udc. L'altro è il referente alla polizia Antonio Dalla Pozza, quello che fa arrestare i manigoldi. Perché non organizzano una retata mediatica contro qualche intoccabile del mondo dei lavori pubblici? Sarebbero più credibili.
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