Due donne rappresenteranno il Comune di Vicenza nel nuovo CdA di Fiera di Vicenza: Ester Furlan e Ida Grimaldi
Lunedi 9 Maggio 2016 alle 18:29 | 0 commenti
Il Comune di Vicenza annuncia che saranno due donne dal curriculum di grande spessore a rappresentare il Comune nel nuovo consiglio di amministrazione di Fiera di Vicenza, nominato questa mattina dall'assemblea dei soci dopo l'approvazione del bilancio 2015. Si tratta di Ester Furlan, confermata nell'incarico già ricoperto nel consiglio uscente, e di Ida Grimaldi, chiamata a sostituire il professor Romano Cappellari che non ha confermato la sua disponibilità ad un nuovo mandato per ragioni professionali. Ester Furlan, 40 anni, laureata all'università Bocconi in economia aziendale con il massimo dei voti, è manager di The Boston Consulting Group, una multinazionale americana leader mondiale nella consulenza strategica di business.
Ida Grimaldi, 48 anni, cassazionista, prima avvocato donna ad essere delegata della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense nel ruolo di segretario della Commissione bilancio e patrimonio, è stata per conto del Comune consigliere di amministrazione dell'Ipab Opera Pia Cordellina. E' particolarmente impegnata sul fronte della promozione delle pari opportunità e contro la violenza sulle donne. Nel nuovo Cda accanto alle due rappresentanti del Comune sono stati confermati Matteo Marzotto e Claudia Domizia Perucca Orfei dalla Camera di Commercio e sono stati nominati Maura Cipolla e Luigi Dalla Via in rappresentanza della Provincia e Sebastiano Basso per le associazioni di categoria e Banca Popolare di Vicenza. L'assemblea dei soci convocata per l'approvazione del bilancio 2015 e per la nomina del nuovo Cda è stata l'occasione, per il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati, di parlare del futuro della Fiera: “La Fiera di Vicenza – ha annunciato Variati - punta all’aggregazione con la Fiera di Rimini. È necessario infatti guardare alle capacità di crescita per non rimanere piccoli e chiusi in noi stessi, in un mercato dalle dimensioni mondiali. Verona non ha risposto al nostro appello e Rimini sì, quindi abbiamo dato indicazione al CdA di procedere per questa strada. E dopo l’operazione con Rimini, che spero possa essere realizzata quanto prima per creare uno dei poli fieristici più importanti nel panorama italiano, prevedo un futuro ulteriormente aggregativo, magari coinvolgendo nuovamente Verona, prima della quotazione in Borsaâ€.
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