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Dramma migranti, il vescovo Pizziol: affidiamo i nostri fratelli alla Madonna di Monte Berico

Di Citizen Writers Lunedi 20 Aprile 2015 alle 15:17 | 0 commenti

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Beniamino Pizziol, Vescovo di Vicenza

La notizia di un altro gravissimo naufragio, in cui sono morte diverse centinaia di migranti nelle acque del Mediterraneo, genera nel cuore di ciascuno di noi un grande turbamento e un profondo dolore. Come subito ci ha ricordato papa Francesco “erano uomini e donne come noi, in cerca di una vita migliore; affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre e di violenze”.

Solo la disperazione può spingere infatti un essere umano a tentare il tutto per tutto e mettersi nelle mani di persone prive di ogni scrupolo, veri mercanti di esseri umani.

Davanti a questi fatti, ciascuno di noi si interroga: che cosa possiamo fare?

Certamente non possiamo restare indifferenti o voltare la faccia dall’altra parte.

Prima di tutto è necessario guardare a queste persone con un’infinita misericordia, vedendo in loro dei fratelli e delle sorelle per i quali pregare ogni giorno. Poi invito ogni cristiano che ne ha la possibilità a vivere qualche forma di volontariato, mettendosi a disposizione attraverso la Caritas o altre associazioni, anche nelle nuove piccole strutture di accoglienza che stiamo predisponendo nel territorio della Diocesi. L’accoglienza deve essere fatta bene e in modo intelligente, se vogliamo che porti ad una vera integrazione e pacifica convivenza.

Tutto questo non è, tuttavia, risolutivo. Il problema di fondo è quello di evitare che queste persone siano costrette a fuggire dai loro Paesi per trovare la possibilità di una vita degna di questo nome. Ci auguriamo pertanto che questa tragedia immane possa ulteriormente richiamare la Comunità Europea alle proprie responsabilità, spingendola a intervenire con grande senso umanitario, mediante politiche di giustizia e di solidarietà. Solo la creazione di nuovi equilibri mondiali più giusti e di un mondo più pacificato potranno evitare il ripetersi di queste indicibili stragi.

Affidiamo i nostri fratelli migranti e il continente africano così dilaniato da guerre, malattie e miseria, a Maria Madonna di Monte Berico, Madre di Misericordia e Regina della Pace.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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