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Dovigo presenta mozione a favore di chi usa la bicicletta nel tragitto casa-lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 9 Maggio 2014 alle 20:23 | 0 commenti

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Valentina Dovigo, consigliere comunale Sel e La città respira - L’onorevole Diego Zardini ha presentato in data 16/01/2014 una proposta di legge, sottoscritta da 30 deputati fra PD, Sel e Scelta Civica, al fine di eliminare gli attuali condizionamenti normativi e tutelare in modo completo coloro che si recano al lavoro in bicicletta, attraverso la modifica dell’istituto dell’infortunio in itinere.

La proposta si muove nella linea tracciata dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus), che ha promosso numerose iniziative a sostegno del riconoscimento dell’infortunio in itinere e, quindi, della promozione dell’uso della bicicletta per recarsi al lavoro.

L’infortunio in itinere è l’infortunio che si verifica durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione al luogo di lavoro. La legislazione attuale consente il riconoscimento dell’infortunio in itinere, e di conseguenza la corresponsione del relativo indennizzo, solo nei seguenti casi:

  • assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto

  • non percorribilità a piedi del tragitto casa e lavoro e viceversa

  • incidente avvenuto solo all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico

Le condizioni sono talmente restrittive che disincentivano l’uso della bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro in quanto solo in pochissimi casi viene riconosciuto l’infortunio in itinere, penalizzando proprio il mezzo che non inquina, non congestiona i centri abitati e rappresenta un minino pericolo per gli altri utenti della strada.

La proposta di legge modifica ed integra l’articolo 2 del Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, cosi come novellato dall’articolo 12 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, allo scopo di eliminare l’uso necessitato della bicicletta e garantire piena tutela a coloro che la usano per recarsi al lavoro (Atto Camera n. 1918).

La proposta di legge, quindi, risponde alle esigenze sociali ed economiche di uno Stato moderno perché pone attenzione all’impatto ambientale (inquinamento acustico, atmosferico ed emissione del gas serra), ai costi legati alla mobilità urbana (benzina, ticket parcheggio), alla tutela della salute dei cittadini (aspettativa di vita più lunga, riduzione dello stress), alla riduzione del traffico e degli incidenti sulle strade, alla dipendenza dall’estero in materia energetica del paese (riduzione del consumo e risparmio energetico).

Una delibera a sostegno della proposta è stata approvata lo scorso marzo dal Consiglio Comunale di Povegliano Veronese, mentre altre istituzioni ( Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Parma, di Crema, di Casal Maggiore, di Vasto e di Casal Velino) avevano precedentemente sostenuto con propri atti la campagna promossa dalla FIAB.

Ritenendo che e comunità locali trarranno sicuramente dei benefici dall’approvazione di tale disegno di legge in termini di qualità della vita dei cittadini cosi come è avvenuto in Europa e nelle principali città europee.

il Consiglio Comunale di Vicenza


- condivide e sostiene la proposta di legge che garantisce piena tutela a coloro che si recano al lavoro in bicicletta;

- dà mandato al Presidente del Consiglio di trasmettere la presente ai Presidenti di Senato e Camera dei Deputati affinché si adoperino a velocizzare il processo di approvazione della proposta di legge;


- di trasmetterla inoltre alla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus) ed agli organi di stampa affinché venga data la massima divulgazione.

Leggi tutti gli articoli su: Valentina Dovigo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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