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Dovigo, 5 domande sulla base americana

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Aprile 2013 alle 14:30 | 1 commenti

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Valentina Dovigo, candidata Sindaco Vicenza - Il prossimo 4 maggio è prevista l'inaugurazione della nuova base militare Dal Molin - Del Din, afferma Valentina Dovigo candidata sindaco alle prossime amministrative vicentine, ma per quella data io chiedo ai militari americani, al loro governo ed al governo italiano non una festa, ma risposte alle domande che da mesi stiamo ponendo inascoltati a nome dei nostri concittadini.

Propongo più trasparenza: il comando americano e quello italiano, invece di riempirci la pancia di hot dog e soppressa in una sagra, possono finalmente dedicarci una risposta agli interrogativi che da molto tempo poniamo?
Come pensate di porre rimedio alla grave alterazione dell'equilibrio idrogeologico causata per lo più dalla posa dei pali di fondazione della base?
Il sistema di drenaggio intorno all'area Dal Molin sembra pesantemente pregiudicato.
Come si è pensato di affrontare l'impatto viabilistico di una base militare che movimenterà migliaia di persone e che, per ora, insisterà su una rete stradale non progettata per un afflusso di questo genere? Non diteci per favore che basterà far entrare e uscire le persone ed i mezzi la sera tardi e la mattina presto.
La distruzione della rete di drenaggio contribuisce ad aumentare quello stato di fragilità territoriale, che, assieme ad un uso dissennato del suolo, ci fa rischiare il peggio ogniqualvolta piove appena un po' di più del normale? Ritenete di dover intervenire in qualche modo? Come?
In epoca di cambiamenti climatici, avete valutato quale sarà l'impatto della nuova base sul territorio circostante, di fronte ad eventi piovosi sempre più intensi e concentrati?
E se finora il danno rilevato è relativo alla falda superficiale, vi siete mai accertati di non produrre danni o inquinamento alla falda profonda, le cui eventuali conseguenze andrebbero ben oltre i confini della nostra provincia?
Come mai non è stato rispettato l'obbligo previsto nella VIncA, approvata dalla Regione Veneto nel 2007, di apporre un certo numero di piezometri per il controllo della falda, monitorare i principali parametri ambientali e comunicare i dati ai cittadini?
Le associazioni ed i movimenti che nel 2009 avevano bollato come impensabile l'assenza della VIA e quanto meno strane le motivazioni con cui era stato respinto il ricorso al TAR su tale argomento, si ritrovano, purtroppo, ora ad affermare di aver avuto ragione. Ovviamente nè ci soddisfa, nè ci basta, conclude Valentina Dovigo, aspettiamo ancora di più tutte le risposte che ci sono dovute, come segno di rispetto nei confronti dei cittadini di Vicenza, ci pare in questo senso che il 4 maggio non ci sia proprio nulla da festeggiare, ma finalmente sia il momento di affrontare con serietà i nodi ambientali e viabilistici che questo mostro ecologico sta ponendo alla nostra città.
Non c'è nulla da festeggiare perché non si inaugura un teatro, una scuola o un parco giochi, ma uno strumento di guerra.

 

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Commenti

enzo -vi
Inviato Giovedi 11 Aprile 2013 alle 21:08

Come fa una rappresentante storica di Legambiente, dire che Variati non è un avversario da battere, facendo intendere che al "ballottaggio" potrebbe votare proprio per Variati, quando la sua Associazione regale da anni la "maglia nera" alla città di Vicenza? Vogliamo parlare di cambiamento?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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