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Donazzan: "poca chiarezza del piano di salvataggio della Ceccato lavaggi"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 10 Luglio 2012 alle 19:01 | 0 commenti

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Elena Donazzan, Regione Veneto - "Non posso che essere preoccupata rispetto alla poca chiarezza nella definizione del piano di salvataggio dell'azienda, ci troviamo infatti di fronte ad uno stravolgimento di quanto deciso rispetto alla strategia per la ‘Ceccato Lavaggi' nel Piano presentato lo scorso giugno".
L'assessore all'Istruzione, alla Formazione e al Lavoro del Veneto Elena Donazzan commenta così il fatto che la proprietà della "Ceccato Lavaggi" con sede a Montecchio Maggiore (Vicenza)avrebbe comunicato di voler affittare un ramo dell'azienda tramite una new co. impiegando 48 lavoratori su 137.

Ed aggiunge: "E' nota a tutti la difficile e pesante situazione debitoria in cui è incorsa la Ceccato, e ritengo che proprio per questa situazione e il contesto generale di crisi attuale, non si possa sottostimare il piano di salvataggio bensì si debba valutarlo con molta attenzione".
"La scelta aziendale - prosegue l'assessore regionale - di passare dal concordato preventivo in continuità produttiva all'affitto di un ramo aziendale può essere avvalorata solo in presenza di un piano credibile, per non rischiare che questa scelta possa nascondere il rinvio di ogni scelta o peggio il tentativo di salvare la mera attività commerciale della Ceccato a discapito del cuore produttivo dell'azienda".
"Come assessore al Lavoro - sottolinea Donazzan - non chiedo di entrare nei dettagli delle operazioni di salvataggio che competono ad altri, ma chiedo che venga garantita la chiarezza nei piani industriali proposti, dove devono essere indicate in modo trasparente le scelte di politica industriale e occupazionale che vengono proposte, in particolare per favorire un reale salvataggio aziendale e per evitare l'inasprirsi delle condizioni sindacali".
"Chiediamo infine- conclude l'assessore regionale- chiarezza rispetto alla new co. proposta, che deve essere inserita in una logica globale di salvataggio, comprendendo un preciso piano industriale di medio- lungo periodo, capace di dare una risposta imprenditoriale al territorio ma anche di garantire la tutela di tutti i lavoratori ad oggi in capo alla Ceccato".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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