Donazzan e ispettori Entrate a Cortina: Io sto con lo Stato ma se lo Stato vessa sto col popolo
Martedi 3 Gennaio 2012 alle 19:12 | 2 commenti
Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto all'Istruzione, Formazione e Lavoro - Io sto con lo stato. Se lo stato vessa o perseguita io sto con il popolo. Ho due domande e un'affermazione per quanto accaduto a Cortina il trenta dicembre. La prima domanda: voglio sapere chi è il responsabile di tale ingiustificabile manovra da stato di polizia, con ottanta agenti dell'agenzia delle entrate in pizzerie, pasticcerie, ristoranti, alberghi, discoteche in Cortina gli unici giorni dell'anno in cui questa realtà turistica può lavorare.
Coppie di agenti, tipo polizia sovietica, dalle ore otto, nove della mattina fino alle due di notte ad interrogare personale e datori di lavoro in mezzo alla confusione di una giornata di intensa attività lavorativa in un anno di crisi terribile. Molti di questi agenti, con atteggiamento arrogante portato all'eccesso, ed esemplificato dall'episodio che mi è stato raccontato, di un'ispettrice che è arrivata a darsi lo smalto durante la giornata di "lavoro", ha ottenuto il solo scopo di far percepire lo stato come nemico. La seconda: cui prodest? A chi giova far arrabbiare così tanto i veneti lavoratori capaci di grandi sacrifici ma non disposti a sentirsi perseguitati? E' come una fiera in gabbia che viene stuzzicata, affamata, offesa per farla arrabbiare ancora di più. L'affermazione: da italiana, da cittadina di buon senso e da assessore al Lavoro non permetterò che la burocrazia ed il suo atteggiamento persecutorio facciano chiudere le nostre imprese per impossibilità di lavorare. Attenzione perché con queste modalità il popolo non riconoscendo più l'autorità e la protezione dello stato diventa anarchico rinunciando così alla propria Identità Europea.
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