Donazzan: 4 novembre torni ad essere festa nazionale
Martedi 4 Novembre 2014 alle 17:53 | 0 commenti
L'Assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan è intervenuta ad Asiago (Vicenza) a nome della Regione Veneto alla cerimonia presso il Sacrario Militare del Leiten in occasione della ricorrenza del 4 novembre e dell'avvio delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra (nella foto la tumulazione del milite ignoto al sacrario militare ad Asiago).
Il suo intervento:
“E’ stata una grande soddisfazione vedere riuniti insieme per la commemorazione del 4 novembre tutti gli studenti delle scuole di Asiago e di Valstagna. Perché alle giovani generazioni va indirizzato un messaggio preciso di tre parole: Patria, Pace, Esempio. Anche per rinnovare tale messaggio spero che molto presto nel nostro Paese sia ripristinata la Festa nazionale del 4 novembre. Il popolo italiano ha bisogno di unità , di ritrovarsi nei valori fondanti della Patria, di avere il senso della memoria ricordo che oggi nel Sacrario di Asiago è stato tumulato un milite ignoto che la montagna e la natura ci ha restituito, e che domenica scorsa su Cima Grappa ne sono stati tumulati altri quattro. Tutto ciò deve essere ripreso fortemente da parte delle istituzioni, delle associazioni combattentistiche, delle scuole, si deve cogliere l’occasione del Centenario della Grande Guerra per ridare senso all’amore di Patria; rivisto con il senso storico dell’oggi ma che va sicuramente rinforzato perché gli italiani si sentono troppo soli e lontani dalla loro grande civiltà e storia; ripristinare il 4 novembre potrebbe significare questo. La prima parola, senza niente di retorico, è Patria come terra dei padri portatori di quei cognomi che troviamo incisi nei cippi presenti in tutti i nostri comuni, dal più piccolo al più grande, dal paesino più sperduto della Sicilia o della Sardegna alla più grande città del Nord al Sacrario Militare di Asiago. Oggi va rinnovato il patto sottoscritto da quei giovani di allora che si sacrificarono per il loro Paese, per noi. Per la loro terra. La seconda parola è Pace. I Sacrari militari sono il più alto esempio di cosa significhi davvero ‘pace’, lontano da sterili e malintesi pacifismi. Qui, a pochi anni dalla fine del conflitto, furono tumulati con lo stesso rispetto e ordine architettonico i caduti dell’una e dell’altra parte; segno che ‘pace’ è condizione dello spirito e rispetto per il senso del dovere. La terza parola che mi ispira questo 4 novembre è ‘esempio’ l’esempio di quei ragazzi, di quegli uomini che lasciarono le loro case per difendere la propria terra, e che oggi 4 novembre Festa delle Forze Armate sono rappresentanti dal soldato italiano. I soldati italiani nel mondo rispettati per il loro alto senso di civiltà , amati per il loro comportamento umano e aperto e solidale. Pochi anni fa il 4 novembre era una festa nazionale: dovrebbe tornare ad esserlo".
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