Quotidiano | Categorie: Televisione

Don Marco Pozza e i detenuti del "Due palazzi" sabato su Rai Due

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Giugno 2012 alle 08:13 | 0 commenti

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Di Diana Saccardo e Sandro Pozza

Sabato 30 giugno 2012 dalle 10.15 fino alle 10.45 su Rai Due, il programma "Sulla via di Damasco" condotto da Mons. Giovanni d'Ercole, vescovo ausiliare de L'Aquila, sarà interamente dedicato a chi "dietro le sbarre" si affanna per scommettere sull'uomo. Un viaggio di speranza, di racconti e di miseria riletta alla luce del Vangelo da don Marco Pozza, il giovane cappellano di Calvene, da un anno cappellano del carcere di massima sicurezza di Padova.

"Là dentro - confessa don Pozza - non ci sono i soldi per la carta igienica e il sapone, per il detersivo e per l'acqua calda: ultimamente scarseggia pure il cibo e la speranza umana. Ma nell'abisso più oscuro della malvagità, splende ancora la fiamma dell'Amore". ‘Il conto corrente di Viktor, ragazzo dalla pelle nera approdato sulle coste italiane, segnalava 1,75 euro - ci racconta ancora "Don Spritz" - li ha devoluti tutti per i terremotati dell'Emilia: da domattina non potrà più nemmeno comprarsi il dentifricio o telefonare a casa. Più di qualcuno s'è accorto che quel gesto era il memoriale evangelico della povera vedova che lo sguardo del Messia additò come esempio dell'Amore che non calcola'.
La trasmissione di Rai Due "Sulla via di Damasco" è nata nella stagione televisiva 2002-2003, come naturale evoluzione della trasmissione "Terzo Millennio", precedentemente "Millennium" e prima ancora "Prossimo tuo". Fino al giugno del 2004 è andata in onda nel formato del reportage monografico, con diversa durata nel corso degli anni (dai 30 ai 50 minuti), ponendosi all'attenzione come trasmissione di approfondimento spirituale e culturale e realizzando puntate sia in Italia che all'estero.
Caratterizzata da un'attenta regia e forte di una redazione sensibile ed esperta, la trasmissione, nel corso delle sue diverse edizioni, è stata sempre condotta da Mons. Giovanni D'Ercole. Nel settembre del 2004, la svolta. Smessi i panni del formato reportage, "Sulla Via di Damasco" è, dalla stagione televisiva 2004-2005 a tutt'oggi, una trasmissione realizzata in Studio, con l'ausilio di un numero variabile di contributi filmati e la presenza di uno o più ospiti. Affabile e gentile padrone di casa è ancora Mons. Giovanni D'Ercole nominato dal Papa vescovo ausiliare della diocesi dell'Aquila il 12 novembre 2009.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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