Don Enrico Torta scrive a Bpvi e Veneto Banca: non inchiodiamo alla croce i fratelli
Giovedi 11 Agosto 2016 alle 18:04 | 0 commenti
Di seguito pubblichiamo la lettera di don Enrico Torta indirizzata a Spett.le Presidenza e Direzione Banca Popolare di Vicenza società cooperativa; Veneto Banca società cooperativa; p.c. Quaestio Capital Management SGR S.p.A. Unipersonale; Spett.le Presidenza e Direzione Banca popolare di Vicenza; Veneto Banca; p.c. Quaestio Capital Management SGR S.p.A. Unipersonale
Carissimi banchieri di Veneto Banca e Popolare. di Vicenza, fra poche ore è la Festa dell' Assunta, madre di Cristo e Madre nostra ed è anche ferragosto. Credo siate tutti o quasi padri e madri di famiglia. La mia preghiera è che in questo giorno santo emerga in voi, accanto alla salvezza delle banche, prima é innanzitutto la salvezza delle persone. La situazione., per tantissime di loro, é veramente disperata.
Vi prego di accelerare al massimo i "tavoli di conciliazione", trovando le risorse necessarie per asciugare le lacrime di tanti da voi impoveriti. La Banca é andata in default a causa di tanti altri ma anche voi, sicuramente, sapete quale brutta bestia sia il denaro quando diventa un dio. Fate giustizia: ne avete il dovere e abbiate miseri-cordia dei vostri fratelli. lo penso che le banche abbiano dei fondi nascosti per la loro tutela: appartengono in questo momento ai poveri. Credo che le banche posseggano "tanti tesoretti ": vendeteli subito perché appartengono ai poveri. Se così farete con decisione e onestà in tempi brevi, forse potreste riavere la fiducia di tanti risparmiatori. lo non ho alcun diritto di giudicare le persone perché questo appartiene solo a Dio. Ma se, forse, a voi non posso parlare di Giuda, però di un certo ignobile Pilato vi posso parlare, perché non é più tempo, come uomini umani, di potersi lavare le mani di questa criminale ingiustizia.
Non inchiodiamo alla croce i fratelli, "carne santa di Cristo".
don Enrico Torta parroco di Dese
Dese VE 11 agosto 2016
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