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Don Enrico Torta: incontriamo a Dese con i suoi bambini e i suoi fedeli il prete che lotta per i soci "truffati" da BPVi e Veneto Banca

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 16 Agosto 2018 alle 12:23 | 0 commenti

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Abbiamo incontrato mercoledì scorso a Dese vicino Mestre don Enrico Torta, noto a un mondo molto più ampio dei suoi fedeli della Parrocchia di Maria Immacolata da quando si è schierato a fianco di migliaia di risparmiatori che hanno mal riposto la loro fiducia in Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, dando il nome anche al Coordinamento a cui fanno riferimento alcune delle associazioni più barricadiere dei soci "truffati", come li definisce da sempre lui stesso critico anche con le posizioni della Diocesi di Vicenza e con altre Istituzioni ecclesiastiche vicentine e venete.

Perché? "Per aver non solo affidato ingenti somme a quelle banche, segnatamente la BPVi, ma per essersi prestate, più o meno coscientemente, alle pressioni delle due Popolari ai tempi di Atlante per spingere i soci ad aderire alla "misera" Offerta Pubblica di Transazione (Opt)".

Don Enrico, 81 anni portati alla grande, lo abbiamo incontrato un po' per dare un seguito alla lettera che aveva scritto anche a noi e a cui avevamo risposto invitandolo a farsi promotore di un incontro "ecumenico" tra le varie associazioni per cercare e percorrere insieme, per quanto possibile e nel solo interesse dei soci, una strada comune, ma soprattutto per parlargli e conoscerlo di persona e in privato dopo i tanti incontri ed eventi pubblici in cui lo abbiamo seguito da cronisti o a cui abbiamo partecipato noi stessi da relatori.

Volevamo conoscerlo a quattrocchi per verificare con lui l'esistenza di una strada comune evitando  l'utilizzazione, a nostro parere, non sempre "ecumenica" del suo nome ma, nelle due ore passate insieme di cui non riferiamo (non era un'intervista...), lo abbiamo scoperto anche per quello che soprattutto è: un prete.

Due episodi?

Uno classico.

Ci chiede di interrompere la nostra chiaccierata per partecipare a un saluto ai bambini della parrocchia che le famiglie affidano ai suoi giovani per arricchire di contenuti il loro tempo libero dell'estate: "se qualcuno vi offende a parole o con azioni, non reagite subito. Aspettate qualche giorno e, poi, sbollita la sua rabbia e la vostra voglia di reagire, chiedetegli perchè vi ha provocato e spiegategli che vi ha ferito. A quel punto vedrete che vi capirete di più...".

Il secondo, attuale.

Un Rom entra con il suo bambino e chiede se Don Enrico è disponibile per fare una commemorazione sulla tomba della madre nel giorno in cui saranno sei i mesi passati dalla sua morte. E don Enrico? "Io vengo ma poi tutti mi seguite in chiesa a celebrare con Cristo perché in quella tomba ora ci sono solo dei resti umani ma è in chiesa che si prega tutti insieme per la sua anima se si crede nella resurrezione...".

Ho sintetizzato con parole meno ficcanti e più imprecise di quelle pronunciate da don Torta i due incontri con lui condivisi ma, lo confesso, le sue frasi le ho utilizzate per dirgli, prima, "se non serve lo scontro per risolvere le dispute e se è riunendosi che si fa la cosa migliore, ecco, don Torta, inviti tutti ad abbandonare lo scontro e a cercare insieme i punti di incontro...".

E poi gli ho detto: "grazie per le due ore insieme... Un po' sono tornato bambino, un po' ho rivisto la chiesa che vorrei".

Ci sarà un seguito dell'8 agosto?

Don Torta ci sta lavorando, ne sono intimamente sicuro, senza ascoltare voci che non siano quelle della sua sensibilità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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