Domenico Innecco dà i numeri della Lega per la lotta contro i tumori di Vicenza
Giovedi 5 Luglio 2012 alle 00:13 | 0 commenti
L'appello del presidente della Lilt berica: « Una diagnosi tempestiva assicura in molti casi la pronta guarigione»
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"Fate prevenzione". Questo è il suggerimento che il presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) di Vicenza lancia ai vicentini.
La sezione vicentina della Lilt conta 6500 soci, 170 volontari in attività , 11 sedi periferiche, 18 ambulatori, un laboratorio analisi, 21000 pazienti nel 2010, 4.000 mammografie, 6000 pap-test, 4000 controlli di nei, 900 visite urologiche, assistenza psicofisica a favore di circa 350 donne. "Non bisogna avere timore di affidarsi ai medici. E, soprattutto - commenta il presidente Domenico Innecco - occorre considerare che una diagnosi tempestiva assicura in molti casi la pronta guarigione o, nella peggiore delle ipotesi, una migliore qualità della vita, anche nelle persone che si scopriranno malate. La tecnologia in campo sanitario, così come le conoscenze scientifiche, hanno fatto passi da gigante. Ed oggi, attraverso la prevenzione è più facile riuscire a sconfiggere i tumori, in quanto la diagnosi avviene il più delle volte nella fase iniziale di sviluppo della neoplasia". L'immagine stessa del cancro è profondamente mutata negli ultimi anni. "Per l'immaginario collettivo ormai il cancro non è più il male che porta inesorabilmente alla tomba, bensì una malattia che nell'80 per cento dei casi o guarisce o si cronicizza. In questo contesto la Lega italiana per la lotta contro i tumori ha concorso a creare la cultura della prevenzione, finalizzata a debellare il male nella fase iniziale favorendo, inoltre, la conoscenza dei fattori che possono favorire l'insorgere della patologia: il fumo, l'alcool, l'alimentazione, ecc... Infine, la Lilt è un "luogo terapeutico" dedicato ai pazienti operati, aiutandoli a superare anche psicologicamente i postumi dell'intervento". La prevenzione si sta diffondendo, ma solo il 50 per cento dei vicentini ha finalmente compreso l'importanza di andare dal medico e di approfittare dell'opportunità offerta dalle campagne di prevenzione. La percentuale aumenta nelle città , mentre tende a diminuire nelle periferie. "Il messaggio, fortunatamente, si sta sempre più diffondendo - sottolinea il presidente Domenico Innecco - in quanto la gente riconosce che il cancro, dopo le affezioni cardiovascolari, è uno dei maggiori e temuti pericoli per la vita. A preoccupare è soprattutto il crescente aumento dei tumori al polmone nella donna. Un segnale inequivocabile dell'aumento delle donne fumatrici. Negli Stati Uniti, persino, i tumori al polmone nella donna hanno superato il tumore al seno". A tutto ciò va aggiunta la sempre maggiore efficacia delle radio e chemioterapie, che portano a risultati migliori ed in tempo più ridotto. "Un particolare ringraziamento a tutti i volontari e con particolare affetto - conclude il presidente Domenico Innecco - a tutte le donne operate al seno che si mettono al servizio delle nuove malate per accompagnarle in un percorso di terapia e cura". Positivo il messaggio che il presidente della Lilt di Vicenza lancia ai vicentini: "di tumore non si muore. Ormai il cancro è diventato una malattia come un'altra. Attualmente, in un quadro di morbilità crescente, la mortalità è diminuita notevolmente. Questo per effetto di una serie di fattori, tra i quali l'affermarsi della cultura della prevenzione particolarmente nel mondo femminile; il miglioramento delle apparecchiature diagnostiche; l'affinamento delle pratiche chirurgiche; l'introduzione di farmaci efficaci e mirati. In sintesi: Prevenire è vivere!".
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