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Domenica di freddo e... liti a Vicenza

Di Edoardo Andrein Lunedi 15 Giugno 2015 alle 20:45 | 0 commenti

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In una domenica 14 giugno segnata da pioggia, vento e brusco calo delle temperature, a Vicenza c'è stata una raffica di liti per le quali è stato richiesto l'intervento della Questura. Si è cominciato alle ore 3.45 di notte in viale San Lazzaro di fronte a una birreria, dove è scoppiata una rissa tra una coppia di adulti italiani e nigeriani.

Sembra che gli italiani, mentre stavano passeggiando, siano stati insultati da una donna nigeriana e che nel conseguente diverbio sia intervenuto un nigeriano di 24 anni, profugo da ottobre 2014 presso l'Hotel Adele, che ha iniziato a picchiare i due italiani. Nella colluttazione ci sono stati un ferito al volto e uno alla mano non gravi.
Alle ore 11.40 in via Monzambano, una laterale di viale Dal Verme, una accesa lite tra due signore italiane quarantenni vicine di casa: una delle due stava entrando nel proprio appartamento quando l'altra donna, che non risulta essere la proprietaria, blocca la porta sostenendo che non ne ha il diritto. A quel punto viene esibita dalla inquilina un’autorizzazione del tribunale.
Nel giardino parrocchiale di San Pio X verso le 17 è stata segnalata una persona distesa a terra con una mano sanguinante: durante una festa di nigeriani, due uomini hanno iniziato a litigare e mentre uno stava per scappare, l'altro l'ha inseguito tentando di tirargli addosso un cestino della spazzatura, ferendosi per questo la mano. 
Un altro nigeriano è stato coinvolto alle ore 19.30 in via Pizzoccaro a causa del volume della musica troppo alto, per il quale è scaturita una infuocata lite verbale con un vicino di casa italiano.
Verso sera invece liti in famiglia: in viale Milano tra una giovane coppia, tunisino lui, italiana lei che ha deciso di chiamare la polizia; a san Lazzaro protagoniste madre e figlia, con quest'ultima che si è barricata in camera: una coppia di amici presenti durante l'accaduto e la madre non sono riusciti a risolvere la situazione e hanno chiamato la polizia. 
A Lonigo, infine, una rissa tra due cognati di 52 anni: in seguito a una testata ricevuta durante un diverbio, la vittima è salita sul muletto e ha tentato di investire l'aggressore, il quale reagisce a sua volta aggredendo al volto il cognato che finisce al pronto soccorso. I due sono vicini di casa, confinanti con i campi agricoli. 

Leggi tutti gli articoli su: Questura, viale San Lazzaro, nigeriani

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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