Domenica concerto in ricordo di Michele Benetazzo
Sabato 24 Aprile 2010 alle 00:32 | 0 commenti
La Piccionaia - Ad un anno dalla scomparsa del compianto Avvocato Michele Benetazzo, noto a Sandrigo, nel Veneto e tra le "sue" amate Pro Loco semplicemente come "l'avvocato", la figlia Cinzia e le sue collaboratrici Cinzia Guerra e Silvia Pigato lo vogliono ricordare con un evento eccezionale, un concerto aperto a tutti, come avrebbe voluto Benetazzo stesso, una serata per ricordare l'uomo privato ed onorare la persona pubblica che è stato.
 Non solo nelle mille attività più volte ricordate ma anche nella personalità composita, generosa ed energica, che "non lasciava scampo" a familiari, collaboratori ed amici, mettendo tutti alla prova e al lavoro, ma che dava moltissimo. Un uomo del fare, un attivista in prima linea, severo con se stesso prima che con gli altri, Michele Benetazzo ha parlato in anni in cui volontariato ed associazionismo erano parole semisconosciute, inventando a volte di sana pianta, grazie ad una fantasia inesauribile e bizzarra, eventi e manifestazioni per far conoscere il suo adorato territorio vicentino, per incentivare turismo e cooperazione, riuscendo sempre ad attrarre l'attenzione e ad appassionare chi lo avvicinava, sin dal primo incontro. Appassionato musicologo e strenuo sostenitore di molte attività di divulgazione della sensibilità sinfonica, operistica e coristica folkloristica nella nostra città , siamo certi che la scelta del Requiem di Mozart, da lui molto amato, non potrebbe fargli che piacere.
Domenica sera alle ore 20.30 nel Duomo di Sandrigo (piazza SS. Filippo e Giacomo) verrà eseguita la "Messa da Requiem" di W. A. Mozart, un'opera complessa e potente, in una esecuzione vasta (più di novanta elementi tra coro ed strumenti) ad opera dell'Orchestra e Coro di Vicenza, diretti dal Maestro Giuliano Fracasso. L'evento si avvale del sostegno della Pro Loco Sandrigo ed è stato possibile grazie alla gentile disponibilità del Parroco di Sandrigo, Don Venanzio e del Comune di Sandrigo.
IL REQUIEM
Wolfgang Amadeus Mozart lasciò il Requiem incompiuto e solo dopo la sua morte venne completato da altri compositori della sua Scuola (Sussmayr su tutti), secondo le stesse indicazioni lasciate dal maestro attraverso una miriade di appunti e ritagli ritrovati sparsi qua e là nella sua casa di Vienna. Il mistero che avvolge quest'opera è stato oggetto per anni di accanite quanto irrisolte dispute tra i musicologi. Di sicuro sappiamo che circa due mesi dopo la morte di Mozart, la vedova Costanza Weber consegnava all'incaricato del committente del Requiem, il misterioso Conte Walsegg, la partitura completa dell'opera, come autentica. Solo molti anni dopo si veniva a conoscere come Franz Xaver Sussmayr, allievo di Mozart, fosse l'unico artefice del completamento dell'opera. Dei dodici pezzi che compongono il Requiem, Mozart in realtà aveva scritto per intero solo l"Introitus" ed il "Kyrie", mentre gli altri brani sino allo struggente "Lacrimosa" li aveva stesi dettagliatamente con tutte le parti vocali e strumentali.
Con il Requiem, il Flauto Magico e le ultime sinfonie, Mozart pose le ultime pietre angolari dell'edificio artistico da lui meravigliosamente costruito in pochi - ma intensissimi - anni di vita. Se nel Flauto egli annunciava la dottrina del reciproco amore come unica strada per la salvezza, nel Requiem ci parla direttamente di Redenzione attraverso l'inestinguibile amore per un mondo migliore.
E lo fa con una serenità a dir poco sorprendente. Notevoli a tal proposito il lancinante "Dies Irae", con la tiepida e commossa eccitazione che lo pervade o il travolgente "Confutatis" così intriso di dannazioni ed orrori; o ancora: il celestiale "Voca me" delle voci femminili che richiama nostalgicamente la mistica spazialità dei maestri polifonici rinascimentali o il sublime "Lacrimosa".
Il flauto magico, in campo prettamente operistico, ed il Requiem, in quello liturgico, costituirono archetipi luminosi e irrinunciabili per i grandi compositori che verranno, da Beethoven a Schubert, da Schumann a Brahms. Con il Requiem la geniale arte musicale del Salisburghese assurge alla perfezione del magistero stilistico coniugata con una ricchezza espressiva di straordinaria intensità : il tutto in un empito folgorante di rara spiritualità e commovente partecipazione.
CORO E ORCHESTRA DI VICENZA
Il Coro e Orchestra di Vicenza è nato nel 1978, in occasione dell'esecuzione del "Gloria" in re maggiore di Vivaldi. Da quel momento si è concretizzato il desiderio di rendersi interprete delle più belle pagine del repertorio sacro dei grandi autori da: Vivaldi, Bach, Pergolesi, Haydn, Boccherini, Galuppi, Haendel.... a Schubert, da Brahms, Franck, Verdi, Poulenc fino a Dvorak. Si sono avute collaborazioni con importanti solisti: Katia Ricciarelli, Sung Eun lim, Gianfranco cecchele, Luciana Sarra... e direttori : Hogwood, M. De Bernard, P. Maag. Il gruppo svolge una significativa attività nel repertorio lirico, è giunto alla terza edizione di "Viva Verdi", in collaborazione con la "Filarmonia Veneta" e di cantanti di fama internazionale.
Giuliano Fracasso nato a Vicenza, ha conseguito il diploma di fisarmonica, di pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova, e di organo e composizione organistica al Conservatorio Dall'Abaco di Verona. Negli anni '60 ha iniziato la sua attività facendo parte di complessi della "Beat generation": i "Crazy Boys" e gli "Apostoli", rappresentativi di una notevole evoluzione musicale nella città , quindi come pianista, del gruppo americano "Four Kent". Gli studi musicali classici lo hanno portato oltre a conseguire i diplomi, alla direzione della "Schola Cantorum della Basilica di San Felice di Vicenza" e all'esecuzione di concerti organistici in Italia ed Europa, proponendo, tra l'altro, varie edizioni dell'"Ottobre Organistico vicentino" con interpreti di fama internazionale. Si perfeziona in seguito in "Direzione d'orchestra" con i maestri Delman e Ferrara.
Nell'anno 1978 istituisce "Il Coro e Orchestra di San Felice" inaugurato con il "Gloria" di Vivaldi, trasformatosi nel 1988, in "Coro e Orchestra di Vicenza". Con ambedue i gruppi ha proposto in Italia il repertorio, poco frequentato ma di notevole impegno, che è quello corale-sinfonico presentando: "Magnificat", "Actus tragicus", "Passione secondo San Matteo" di Bach; "Gloria", "Dixit", "Beatus vir" di Vivaldi; "Stabat Mater" di Pergolesi, di Boccherini, di Dvorak; "Missa Solemnis" di Beethoven; "Te Deum" di Charpentier; "Requiem" di Mozart, di Faurè, di Cherubini, di Verdi; "Messia" di Haendel; "Mariazeller Messe" e"Theresien Messe" di Haynd; "Petite Messe solennelle" di Rossini; "Messa in sol. +, LA b +, SI b+" di Schubert; "Gloria" di Poulenc; "Carmina Burana" di Orff; "Rapsodia" per contralto coro e orch., "Nanie" per coro e orch. di Brahms; "Les noces" di Strawinsky e altre composizioni di Mendelssohn, Gounod, Rutter..
Presso il Teatro Olimpico ha realizzato per il Festival Mozartiano di Vicenza: "Il Sogno di Scipione" di Mozart con il M°. Hogwood; "Paride ed Elena" di Gluck con il M°. Alan Curtis, e ha diretto "Il Gran Teatro del mondo" di Calderon de La Barca".
Dal 1984 è stato per 14 anni, Maestro del Coro del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro Comunale di Treviso, collaborando con grandi direttori quali: Maag, Severini, Gelmetti, Inbal, De Bernard, Renzetti, Sinopoli, Kuhn, Bonynge e solisti quali: Piero Cappuccilli, Olivia Stat, Samuel Ramey, Giuseppe Giacobini, Caterina Antonacci, June Anderson, Lucia Pop, Katia Ricciarelli, Mariella Devia, Luciana Serra.
Il suo repertorio lirico comprende circa 50 opere. Nel 1990 è stato socio fondatore dell'Orchestra e Coro del Teatro Olimpico con la quale ha diretto un concerto con il M° Guillou, organista francese, un concerto sacro alla presenza del Papa Giovanni Paolo II°, un concerto con il Coro dell'Hormond College di Melbourne, "Carmina Burana" di Orff.
Dal 1994 riprende l'attività con l'Associazione "Coro e Orchestra di Vicenza", presentando numerosi concerti. Nell'anno 2000 è stato invitato nella Chiesa degli Eremitani di Padova con l'Orchestra della Fondazione "Arena" di Verona per l'esecuzione della "Risurrezione di Cristo" di Lorenzo Perosi, sotto la direzione del M° Massimo de Bernard. Nello stesso anno ha organizzato l"Opera Omnia" di Bach, per organo, con una rassegna di organisti insegnanti e studenti dei Conservatori del Veneto e la partecipazione, in due concerti, dei Maestri Rogg e Lohmann, nelle chiese di Vicenza.
Nel 2001, per celebrare il Primo centenario della morte di G. Verdi, ha presentato "Sinfonie e cori d'Opera" in varie città , un Recital verdiano di Luciana Serra al Teatro Olimpico, "Arie da Camera" presso la Sala degli Stucchi di Vicenza, "Messa da Requiem" presso il Tempio di S. Corona per i quattro pezzi sacri e ha diretto il Coro di Vicenza con la Filarmonica Veneta di Treviso in vari centri del Veneto.
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