Domani sera "Mafie in pentola", teatro civile-gastronomico
Lunedi 5 Agosto 2013 alle 17:01 | 0 commenti
Tiziana Di Masi - A Operaestate Festival va in scena una serata davvero speciale all'insegna di gusto, legalità e impegno sociale antimafia. Domani sera, martedì 6 agosto alle ore 21, il ristorante Da Doro a Solagna (Vi) ospiterà la 147.ma replica nazionale di “Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfidaâ€, interpretato da Tiziana Di Masi, nell'ormai rodata formula che unisce racconto e degustazione dei prodotti di Libera Terra secondo le ricette “firmate†da grandi chef.
Le eccellenze gastronomiche prodotte in quelle che furono le proprietà dei boss, oggi recuperate a uso sociale e gestite dalle cooperative di Libera Terra in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Piemonte, saranno interpretate nell'occasione da Giovanni Scapin, chef di una delle più affermate trattorie della zona e già protagonista di alcune fortunate trasmissioni televisive nazionali.
Lo spettacolo inizierà alle ore 21. Ingresso euro 30 compresa la cena. Info e biglietteria: 0424 524214 – 0424 519811 www.operaestate.it
L'investimento nell'agricoltura biologica, come reazione alle montagne di veleni scaricate dalle mafie nei terreni, costituisce il cuore della sfida lanciata dalle cooperative di Libera Terra in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e infine nel nord Italia, dal Piemonte alla Lombardia e al Veneto, sempre più nelle mani dei clan. Di questo parla “Mafie in pentolaâ€, primo e unico spettacolo dedicato alla storia e ai prodotti delle cooperative sorte nei terreni confiscati alle mafie. Sono oltre 1.500 i beni confiscati nelle regioni del Nord, 88 in Veneto, 2 in provincia di Vicenza. “Martedì sera, come di consuetudine, racconterò non solo le storie legate alle cooperative, ma anche un episodio di 'mafia a km zero'. Perché il pubblico dev'essere consapevole che questi fatti, purtroppo, riguardano tutti noi, senza distinzioni di città né di quartiereâ€, afferma Tiziana Di Masi.
Scritto dal giornalista Andrea Guolo (Premio Vergani – Cronista dell’anno 2011), Mafie in pentola – Libera Terra, il sapore di una sfida è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera Terra dove, sui terreni un tempo in mano alle mafie, è nata una "bella economia" i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità , lavoro e rispetto delle leggi. È uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità .
Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; ecco i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; ecco in Sicilia l’affermazione di un’agricoltura che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori.
È uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare. Con un’interpretazione capace di sfumare dal drammatico al brillante e attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato sul palco ad assaggiare i prodotti, non “chiude†lo stomaco dello spettatore, bensì stimola la sua “fame†di legalità e di cose buone.
Il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale.
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