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Distribuzione del gas: "sulla Gazzetta ufficiale pubblicato il decreto comuni"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Novembre 2011 alle 10:04 | 0 commenti

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Giuliano Raimondo,  Filctem Cgil Vicenza  -  Finalmente un altro passo in avanti di una lenta serie di Decreti che ha prodotto, nel territorio, una presenza di gestori a macchia di leopardo con quel che ne consegue rispetto alle difficoltà per gestire le emergenze tramite una adeguato sistema di reperibilità su 24h.  Senza ignorare la giungla di condizioni e riflessi organizzativi che ha prodotto tale lentezza in tema di dilatazione dei tempi per l’emissione della gare da parte di comuni assetati di entrate per far cassa.

In particolare:

  1. cosa i sindaci dei singoli comuni introitano dal nuovo gestore sul VRD (ieri valore ricavi dalla distribuzione), oggi PDR (punti di riconsegna)”;
  2. cosa rimane al gestore per  la gestione del servizio a partire dall’esigenza primaria di garantirne sicurezza e qualità;
  3. cosa rimane per il costante aggiornamento degli impianti e delle reti;
  4. cosa rimane per il corretto pagamento della necessaria e qualificata manodopera.

 

Senza dimenticare come qualche gestore, perdente la gara nel comune ove già distribuiva – es. Edison D.G. in Piovene Rocchette - ha licenziato parte della propria manodopera specializzata in quanto il sindaco del Comune di Piovene Rocchette, per far cassa a prescindere dall’impatto occupazionale, nel bando di gara non ha inserita la clausola di salvaguardia per i due posti di lavoro anche se, dal 1 gennaio 2012, uno dei due lavoratori licenziati verrà riassunto in quanto Edison D.G. nel frattempo ha avuto due “preavvisi” per risoluzione di rapporto di lavoro. Per il secondo lavoratore licenziato confidiamo nell’impegno verbale che l’Amministratore Delegato di Pasubio Group ha espresso in sede di tentativo di conciliazione in Prefettura (ndr.la gara per la distribuzione del gas nel Comune di Piovene Rocchette è stata assegnata alla Pasubio Group in quanto la Pomilia non aveva tutti i requisiti previsti)  

 

““Pubblicato il Decreto Comuni

Attenzione: apre in una nuova finestra.Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2011 il "Decreto Comuni" che definisce i confini territoriali dei 177 ambiti (insieme minimo di comuni i cui impianti dovranno essere gestiti da un unico soggetto) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di Distribuzione del Gas.

L'elenco degli ambiti, comprensivo dei Comuni che ne fanno parte, è reso disponibile da utiliteam a questo link (PDF, 5,31 MB)

Si tratta dell'ulteriore tappa di un percorso di attuazione che ha compreso altri due importanti step normativi. 

In sintesi, attraverso il "Decreto Ambiti", il 31 marzo 2011 viene stabilito che:

Þ     dal momento dell’entrata in vigore dei decreti, le gare indette dai singoli comuni secondo la vecchia disciplina che a quella data non abbiano visto la pubblicazione del bando o che non abbiano visto decorrere il termine per la presentazione delle offerte di gara dovranno essere aggiudicate unicamente relativamente agli ambiti determinati (Art.3 decreto ambiti);

Þ     le nuove gare riguarderanno ambiti territoriali minimi (ATEM) formati da raggruppamenti di comuni, secondo una scaletta temporale di successiva emanazione;

Þ     gli ambiti saranno 177 per un taglio medio di circa 116.000 pdr.

Per quanto riguarda la salvaguardia dell'occupazione nelle società di distribuzione del Gas, è stato pubblicato in G. U. il 4 maggio 2011 il cosiddetto "Decreto Tutela", emanato dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, continuando a completare la riforma dell'assetto delle concessioni.

Attraverso il Decreto Tutela si stabilisce che il personale addetto alla gestione degli impianti di distribuzione del gas naturale oggetto di gara e una quota parte del personale che svolge funzioni centrali di supporto all’attività di distribuzione e misura degli impianti stessi sia soggetto al passaggio diretto ed immediato al gestore subentrante, con la salvaguardia delle condizioni economiche, ferma restando la risoluzione del rapporto di lavoro e salvo espressa rinuncia degli interessati.

Il personale che il subentrante sarà obbligato ad assumere non potrà essere superiore alla somma del personale addetto alla gestione degli impianti di distribuzione oggetto di gara e ad una quota parte del personale che svolge funzioni centrali pari alla percentuale dei punti di riconsegna gestiti dal gestore uscente negli impianti oggetto di gara rispetto al totale dei punti di riconsegna gestiti dallo stesso gestore a livello nazionale.

Qualora il numero complessivo di  addetti comporti un numero di punti di riconsegna gestiti per addetto inferiore al valore soglia di 1500, il gestore uscente sarà tenuto a giustificarlo sulla base di specificita' locali. Qualora la giustificazione non verrà ritenuta sufficiente, il numero di addetti con obbligo di assunzione sarà limitato ad un valore tale che il numero dei punti di riconsegna gestiti per addetto non sia inferiore al valore soglia o al 90% della media dei valori presentati dalle altre imprese che operano all'interno del territorio del Comune o dei Comuni oggetto di gara.

In caso di limitazione del numero degli addetti avrà priorita' di assunzione il personale che opera nel territorio del Comune o dei Comuni oggetto di gara.

Questi decreti sono parte di un corpus legislativo più ampio, di cui farà parte anche il decreto "Criteri", che porterà a piena operatività la riforma.

Sulla base delle bozze circolanti il complesso dei decreti stabilirà che:

Þ     le gare saranno disciplinate secondo criteri stabiliti per legge, idonei a regolamentare il calcolo del valore di riscatto, gli oneri in capo all’aggiudicatario, i criteri di aggiudicazione, il contratto di servizio ecc. (decreto criteri, bozza del 16/12/2010);

Þ     dovranno essere rispettate alcune misure a salvaguardia dell’occupazione (decreto tutela occupazione, sopra);

Þ     saranno utilizzate in maniera più approfondita le competenze dell’Autorità;

Þ     la commissione giudicatrice avrà una composizione disciplinata per legge;

Þ     sarà data minore importanza alla parte economica delle offerte a vantaggio della parte tecnica e di sicurezza;

Þ     sarà data maggiore attenzione all’efficienza energetica.

Il Decreto Criteri detterà i requisiti minimi per poter partecipare alle nuove gare d’ambito. Oltre a requisiti formali, richiesti alcuni requisiti sostanziali, sia di solidità finanziaria che tecnica. In particolare, il soggetto partecipante dovrà dimostrare di:

Þ     avere un fatturato medio annuo almeno pari al 50% del valore annuo del servizio oggetto di gara, da dimostrare con i dati di bilancio della società partecipante alla gara o con i dati del bilancio consolidato della sua controllante, relativi agli ultimi tre anni;

Þ     oppure, in alternativa, possedere garanzie finanziarie da due primari istituti di credito attestanti che l’impresa negli ultimi tre anni ha fatto fronte ai propri impegni e che ha la possibilità di accedere al credito per un valore pari o superiore alla somma del 50% del valore annuo del servizio oggetto di gara e del valore di rimborso ai gestori uscenti nell’ambito di gara.

Inoltre dovrà dimostrare di:

Þ     essere stato titolare nei 18 mesi precedenti la scadenza del bando di gara di concessioni di impianti di distribuzione del gas naturale per un numero complessivo di clienti pari almeno al 50% del numero di clienti effettivi dell’ambito oggetto della gara;

oppure, in alternativa, dimostrare di:

Þ     essere stato titolare nei 36 mesi precedenti la scadenza del bando di concessioni di impianti di distribuzione di gas naturale, oppure nei 18 mesi precedenti di concessioni di impianti di distribuzione di GPL, oppure di miscela aria-propano, di energia elettrica, o di acqua o di reti urbane di teleriscaldamento;

Þ     possedere dal momento dell’affidamento del primo impianto, la capacità di gestire gli impianti di distribuzione gas dell’ambito oggetto di gara, vale a dire: possedere la disponibilità di strutture, mezzi e personale a livello manageriale per la gestione delle situazioni di emergenze gas (pronto intervento e incidenti gas); possedere la disponibilità di personale a livello manageriale e di funzione centrale, di strutture, quali sale controllo, di mezzi tecnici e di sistemi informativi adeguati a garantire il monitoraggio, il controllo e lo sviluppo della rete gas dell’ambito di gara e a gestire le operazioni previste dal codice di rete;

Þ     esperienza di almeno cinque anni nel settore gas e nella funzione specifica per i responsabili delle funzioni di ingegneria, vettoriamento, qualità del servizio e gestione operativa dell’impresa, risultante dai curriculum vitae allegati all’offerta. possedere la certificazione di qualità aziendale UNI ISO 9001 conseguita nella gestione di infrastrutture a rete energetiche o idriche;

Þ     possedere esperienza di operare in conformità con la regolazione di sicurezza, da dimostrare mediante predisposizione di procedure di gestione delle operazioni di sicurezza nel rispetto delle norme tecniche vigenti.

Þ     In caso di raggruppamenti temporanei di impresa e di consorzi ordinari, i requisiti di natura economica e tecnica dovranno essere posseduti cumulativamente dalle imprese partecipanti al raggruppamento temporaneo o al consorzio, con l’obbligo per l’impresa mandataria di possedere tali requisiti in misura minima del 40%.””


LA PROVINCIA DI VICENZA È SUDDIVISA IN 4 AMBITI.

Comuni dell’ambito Vicenza 1 - Città di Vicenza e Sud-Est n. 38:  Agugliaro, Albettone, Alonte, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Asigliano, Barbarano Vicentino, Bolzano Vicentino, Brendola, Bressanvido, Camisano Vicentino, Campiglia dei Berici, Castegnero, Grancona, Grumolo delle Abbadesse, Longare, Lonigo, Montegalda, Montegaldella, Monticello Conte Otto, Mossano, Nanto, Noventa Vicentina, Orgiano, Poiana Maggiore, Pozzoleone, Quinto Vicentina, San Germano dei Berici, Sarego, Sossano, Torri di Quartesolo, Vicenza, Villaga, Zovencedo, Cinto Euganeo (prov. PD), Lozzo Atestino (prov. PD), Rovolon (prov. PD), Vò (prov. PD).

Comuni dell’ambito Vicenza 2 – Nord-Est n. 24: Asiago, Bassano del Grappa, Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Cassola, Cismon sul Brenta, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Marostica, Mussolente, Nove, Pove del Grappa Roana, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Rotzo, San Nazario, Solagna, Tezze sul Brenta, Valstagna.

Comuni dell’ambito Vicenza 3 – Valli dell’Agno e del Chiampo n. 43: Arsiero, Breganze, Caldogno, Caltrano, Calvene, Carrè, Chiuppano, Cogollo del Cengio, Costabissara, Dueville, Fara Vicentino, Gambugliano, Isola Vicentina, Laghi, Lastebassse, Lugo di Vicenza, Malo, Marano Vicentino, Mason, Molvena, Montecchio Precalcino, Monte di Malo, Monteviale, Pedemonte, Pianezze, Piovene Rocchette, Salcedo, Sandrigo, Santorso, San Vito di Leguzzano, Sarcedo, Schiavon, Schio, Thiene, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d’Astico, Valli del Pasubio, Villaverla, Zanè, Zugliano.

Comuni dell’ambito Vicenza 4 – Valli dell’Astico, Leogra e Timonchio n. 19: Altissimo, Arzignano, Brogliano, Castelgomberto, Chiampo, Cornedo Vicentino, Creazzo, Crespadoro, Gambellara, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole, Recoaro Terme, San Pietro Mussolino, Sovizzo, Trissino, Valdagno, Zermeghedo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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