Dissesto idrogeologico, Zaia: unica soluzione Renzi è attaccare regioni ed enti locali

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 17 Novembre 2014 alle 20:29 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Se la soluzione al dissesto idrogeologico italiano è quella di lanciare accuse alle Regioni e agli Enti Locali, come purtroppo sta facendo il Premier Renzi, vedo un futuro nerissimo, quando invece servirebbe lavorare sodo, progettando, finanziando, realizzando. In Veneto ogni euro disponibile è stato speso, tranne 21 milioni dei Comuni, bloccati non dalla mancanza di progetti ma da quell’assurdità del Patto di Stabilità. Renzi trovi argomenti migliori per perseguire il suo disegno neo centralista o ascolti il suo Sottosegretario Graziano Delrio, che proprio stamattina ha fatto importanti aperture proprio sulla possibilità di svincolare gli interventi di difesa del suolo dal Patto dell’iniquità”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia respinge al mittente le critiche rivolte alle Regioni dal Presidente del Consiglio in alcuni commenti rispetto ai danni provocati dall’ultima ondata di maltempo.

“Dopo l’alluvione che devastò il Veneto nel 2010 – ricorda Zaia al Premier – gli unici soldi veri arrivati furono quelli dell’allora Governo del centrodestra, 300 milioni con i quali abbiamo realizzato e concluso 925 cantieri. In totale, utilizzando tutte le fonti possibili a cominciare dal bilancio regionale, abbiamo realizzato opere per 402 milioni e gli effetti si sono visti con il minor impatto verificatosi negli eventi calamitosi successivi”.

“Bisogna rottamare 20 anni di cattiva gestione del territorio? – si chiede Zaia – sono d’accordo, ma allora si predisponga e si attui una seria programmazione a lungo respiro degli interventi da fare, si metta a posto il territorio e si riparta su basi diverse. Non so gli altri – dice Zaia – ma il Veneto ha messo da tempo sul tavolo del Governo un Piano Generale di Messa in Sicurezza Idrogeologica, affidato a grandi specialisti con a capo un’autorità internazionale della materia come il professor Luigi D’Alpaos, da cui è emerso un fabbisogno di 2,7 miliardi di euro. A questo, che dovrebbe essere il cammino da intraprendere per tutta Italia, il Governo, stavolta, non ha risposto nemmeno a parole”.

“Se si vorrà aprire un confronto vero su cosa fare e come farlo – conclude il Presidente del Veneto – noi siamo pronti e disponibili. Potremmo e vorremmo persino far da soli, basterebbe che rimanesse in Veneto poco più del 10% delle tasse che da qui ogni anno vanno a Roma senza più tornare indietro”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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