Quotidiano | Categorie: Politica

Disegniamo Vicenza ha incontrato Variati

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 21:45 | 1 commenti

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Disegniamo Vicenza  -  Si è svolto quest'oggi a Palazzo Trissino l'incontro tra la delegazione della rete Disegniamo Vicenza, composta dai coordinatori dei gruppi di lavoro su cultura, politiche sociali, urbanistica, Aim e politiche giovanili, e il sindaco Achille Variati affiancato da esponenti della maggioranza che lo sostiene.

Sono state esposte, con la presentazione di un documento, le proposte sulle tematiche sopra richiamate, tra cui alcune questioni cruciali relative al Piano Interventi e al PUM, come ad esempio la richiesta di non edificare nelle zone indicate dal PAT o dal PI come invarianti di natura geologica, ambientale o storico-monumentale, zona agricola, zona a servizi, zona di tutela. Si è inoltre ribadita l'importanza per la rete Disegniamo Vicenza di garantire la proprietà pubblica delle municipalizzate vicentine, con l'obiettivo di trasformare Aim in Ente di diritto pubblico. La delegazione, il cui compito è quello di presentare le proposte e registrare le posizioni espresse dal sindaco e dalla sua maggioranza, riporterà poi i risultati dell'incontro all'assemblea della rete Disegniamo Vicenza in vista di un successivo incontro con il Sindaco.

La lettera di intenti

Versione 1.0
VICENZA 2013 - DISEGNIAMO LA CITTA'
Candidare le idee
Siamo una rete di persone impegnate nelle tematiche dell'ambiente, delle politiche sociali, del lavoro, della pace, dei diritti civili, della cultura.
Scegliamo oggi di offrire il nostro contributo per disegnare il futuro di Vicenza.
Ci siamo messi in cammino per far contare impegno e competenze costruiti in città nel corso di questi anni, ed abbiamo deciso di essere presenti al prossimo appuntamento elettorale, presentando una candidata o un candidato alle primarie del centrosinistra o qualora non ci fossero direttamente alle elezioni amministrative.
Lungo questo percorso abbiamo raccolto una serie di domande.
Ma su questo manifesto non troverete le risposte.
La nostra scommessa è quella di costruirle attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini.

COME
trasformare il rapporto tra cittadino ed amministrazione?
educare ai percorsi partecipativi?
attuare i diritti di tutti i cittadini?
sviluppare le realtà attive nei quartieri e metterle in rete per migliorare la qualità della vita?
riconoscere ruolo e funzioni dei soggetti che promuovono la cultura in città?
favorire progetti di lavoro innovativi nei campi del sociale, della cultura, della riqualificazione ambientale e della mobilità sostenibile?
condividere nuovi modi di abitare, fermare il consumo del suolo, ricreare relazioni con le tradizioni locali, l'ambiente rurale, il paesaggio e l'acqua?
promuovere, dentro la crisi la solidarietà, la cooperazione e la tutela dei beni comuni?
rendere Vicenza città di pace, luogo di incontro tra le culture, tra cittadini di varie provenienze e tra generazioni?

Crediamo che questa sia oggi la vera scommessa della buona politica: quella di porsi le domande giuste insieme alla gente, a chi ogni giorno, incontriamo nei nostri luoghi di lavoro, di incontro, di solidarietà.
Quando la partecipazione vince, il comune respira.


1. Chi siamo
119 firmatari di questa lettara di intenti

2. Cosa vogliamo fare
Far contare nel governo della città quell'area culturale e politica che il manifesto identifica.
Per questo abbiamo raccolto attraverso il lavoro di diversi gruppi di lavoro una serie di temi, che sono stati approvati dalla riunione del 27 ottobre.
I portavoce dei gruppi di lavoro sono incaricati di portare questi temi ad un incontro con il Sindaco Variati e con una rappresentanza delle componenti del suo progetto civico per verificare la possibilità di trovare un minimo comune denominatore politico.
I risultati di questo confronto torneranno all'assemblea che deciderà le tappe successive con cui questa aggregazione svilupperà il proprio percorso.

GRUPPO DI LAVORO CULTURA

Parliamo di cultura come di un processo, attraverso il quale individuo e società progettano sé stessi, generando territori, comunità, paesaggi, linguaggi e visioni.
C'è oggi a Vicenza la necessità di creare un quadro all'interno del quale competenze e risorse della città possano veder riconsociuto il proprio ruolo per poterlo giocare al meglio su obiettivi condivisi.
Il ruolo della politica è quello di dare indirizzi e regole di questo gioco, di articolarne le differenze, di incalzarne lo sviluppo.

Si propone di condividere due punti comuni:

1. L'attivazione di un percorso pubblico e trasparente, che porti alla costruzione di un PAC (Piano di Assetto Culturale)
- che abbia al suo centro l'idea di cultura come bene comune;
- che disegni i rapporti strutturali del Comune con le istituzioni e i diversi soggetti culturali della città (tra questi l'ipotesi della fondazione Basilica)
- che persegua l'obiettivo di "Vicenza città d'arte" in ottica sia di comunità che di turismo
- che riconosca, sostenga e coordini le diverse realtà culturali della città (progetti, soggetti ed incubatori)

2. L'istituzione di una certificazione di Responsabilità Sociale d'Impresa per tutti i soggetti culturali che intendano collaborare con l'amministrazione comunale ed accedere ai finanziamenti.
GRUPPO DI LAVORO POLITICHE SOCIALI


Il candidato, convinto che:
• il problema della non autosufficienza e della disabilità diventerà una delle sfide centrali della sanità italiana per il prossimo futuro;
• non si possa più continuare ad assistere ad una riduzione generalizzata dei servizi destinati alle persone disabili e non autosufficienti;
• sia assolutamente inaccettabile che, in mancanza di una chiara determinazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, le politiche sociali finiscano per essere programmate solo con attenzione ai limiti degli stanziamenti di bilancio;
• sia assolutamente necessaria una seria programmazione dei servizi sociosanitari ed un rafforzamento del fondo destinato alle politiche sociali dei Comuni;

SI IMPEGNA
• Ad affrontare il problema delle persone disabili e degli anziani non autosufficienti con serietà ponendo, finalmente, al centro la tutela della persona, con l'istituzione di un fondo che possa davvero contare su risorse certe ed esigibili per giungere ad una seria riorganizzazione del settore calibrata ai bisogni e al territorio.
• A costruire il bilancio del Comune con il cuore rivolto alle politiche sociali.
• A rafforzare il sistema della domiciliarità ritardando il ricorso all'istituzionalizzazione.
• A contrastare la politica di proliferazione di case di riposo troppo grandi, troppo lontane dal quartiere in cui l'anziano ha vissuto privilegiando la realizzazione di piccole comunità abitative gestite in un clima familiare e radicate nel quartiere.
• A garantire dignità e serenità alle persone ricoverate in strutture residenziali attraverso la definizione di rette adeguate agli standard che la Regione Veneto impone per tali centri e un esatto riconoscimento del costo reale dei servizi da parte delle aziende sanitarie.
• A non ricorrere al meccanismo delle gare di appalto per l'affidamento dei servizi sociali destinati in particolare alle persone con disabilità e non autosufficienti in quanto i servizi sociali sono un bene dei cittadini e come tali sono una pubblica funzione.
• A respingere l'ipotesi di far compartecipare gli utenti e le famiglie ai costi dei servizi essenziali data la natura sanitaria della prestazione.

La non autosufficienza riguarda tutti perché una società civile può dirsi tale solo se avrà fatto degli ultimi, dei più indifesi, dei disabili di tutte le età, i suoi primi, primissimi, cittadini.

GRUPPO DI LAVORO SERVIZI

Sintesi:

Si deve abbandonare ogni proposito di privatizzazione, anche indiretta, dei servizi pubblici essenziali, per questo ribadiamo la nostra netta contrarietà all'ipotesi di fusione delle municipalizzate vicentine con AGSM.

Va ribadito il ruolo esclusivo dell'Amministrazione comunale nella gestione ed organizzazione di tutti i servizi inerenti i beni comuni e i diritti fondamentali.

Deve essere attuata la gestione diretta dei servizi pubblici da parte del Comune di Vicenza attraverso un percorso di ripubblicizzazione dei servizi che preveda la trasformazione di AIM in Ente di diritto pubblico, così come fatto ad esempio a Napoli, rispettando in maniera inequivocabile la volontà della maggioranza degli italiani sancita dai referendum del 2011.

In particolare AIM e Acque Vicentine, importante patrimonio della Città, devono essere pensate come aziende locali capaci di assicurare ai cittadini servizi efficienti ed esempio in contrasto con la diffusa delocalizzazione delle imprese e del lavoro.

L'amministrazione si impegnerà a farsi portavoce in ogni sede istituzionale e in sede ANCI, affinché vengano riscritte le regole del Patto di Stabilità interno, tenendo conto della necessità di :

a) sganciare dal meccanismo gli investimenti finalizzati a realizzare servizi pubblici essenziali e a garantire il welfare locale, a partire da quelli realizzati con fondi propri;
b) dare una programmazione, condivisa e partecipativa, almeno triennale del nuovo Patto di Stabilità;

Va sostenuta e promossa l'esclusione sia delle società c.d. in house sia delle aziende speciali affidatarie dirette della gestione dei servizi pubblici locali del patto di stabilità interno.

Vanno individuati strumenti che consentano ai cittadini di essere direttamente partecipi della gestione delle Aziende locali anche attraverso forme di finanziamento degli investimenti nei servizi pubblici locali.

Leggi tutti gli articoli su: Achille Variati, Disegniamo Vicenza

Commenti

enzo -vi
Inviato Giovedi 1 Novembre 2012 alle 01:01

Fa piacere conoscere le vostre posizioni, i vostri principi, mi spiace che no si prevedano Circoscrizioni o Comitati di cittadini, che sono la base della democrazia partecipata.Non lo dico per polemizzare, ma vorrei conoscere che cosa ne pensa e che cosa ha risposto a proposito delle vostre posizioni (sopra illustrate in modo molto chiaro ed onesto) il sindaco Variati. Dai giornali apprendo che tutti coloro i quali desiderano partecipare alle "primarie" del centro sinistra, devono accettare il "suo" programma futuro e di conseguenza PUM e l'imposizione del P.I.. Come pensate di poter far rispettare i principi condivisibili, che avete esposto, ma che contrastano apertamente con le posizioni -irrinunciabili- di Variati? Cordialmente. -enzo corani
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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