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Discriminata la scuola nel Veneto, discriminati i suoi studenti e i suoi lavoratori

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Ottobre 2010 alle 23:46 | 0 commenti

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Liga Veneta per l'Autonomia - Noi come Liga Veneta per l'Autonomia, Partito Politico che è nato e svolge la propria opera a favore della società civile di tutta la Regione Veneto, denunciamo una serie di aspetti rivolti alla scuola del Veneto, in tutte le sue tipologie e in tutti i suoi gradi.Denunciamo la mancanza oggi di una forma di tutela per gli insegnanti delle scuole venete, soprattutto i residenti in previsione dell'aggiornamento delle liste permanenti previsto per il 2011.

La riforma della scuola operata dai Ministri Tremonti-Gelmini ha creato alcune decine di migliaia di disoccupati soprattutto in Regioni come Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, trattandosi in massima parte di insegnanti e personale Ata.
Queste persone sono attualmente inserite in una serie di Liste di coda a quelle permanenti nelle varie province e sono più numerose delle Liste ufficiali.
Nel 2011 sarà possibile, rispondendo al principio costituzionale della libera circolazione dei cittadini italiani su tutto il territorio nazionale, per queste decine di migliaia di disoccupati della scuola non veneta, avere un inserimento a pettine nella graduatorie venete.
Nel 2011 la Scuola Veneta diventerà ricettiva di migliaia di disoccupati di altre regioni, creando disoccupazione tra chi, da anni, lavora con merito, passione e professionalità nella Scuola del Veneto.
Pretendiamo che la cosa non si realizzi.
Fermiamo questa invasione sleale.
Tuteliamo i lavoratori della scuola nel Veneto, a partire dai residenti, tutti quei professionisti della scuola che al territorio Veneto hanno legato un loro progetto di vita.

Denunciamo il fatto che attualmente nelle liste di insegnanti precari, ogni 100 insegnanti, 60 insegnanti provengono da fuori regione.
Ecco alcuni numeri.
Liste insegnanti scuola elementare per la provincia di Vicenza
779 insegnanti, 465 sono da fuori regione
stesse liste a Padova
500 insegnanti, 304 sono da fuori regione
stesse liste a Verona
500 insegnanti, 343 sono da fuori regione
il 70% dei posti di lavoro nel Veneto a persone provenienti da fuori Veneto.

Denunciamo il fatto che arrivano nel veneto perchè nel "Veneto c'è meno concorrenza", è più facile avere il posto fisso sotto lo stato nazionale a danno dei residenti veneti.
In questi ultimi anni la nostra Provincia ha conosciuto fatti significativi del fenomeno. Riassumiamoli.
Fenomeno Siano: 2007, Vicenza, Liste per Personale ATA: 100 persone pronte a lavorare nella scuola, 36 ore settimanali, 1000 euro al mese, non troppa fatica.
50 su 100 provengono dallo stesso paese della Campania, Siano, poche migliaia di abitanti, ma capaci di costruire un distretto produttivo di bidelli, una sorta di green economy da esportare nel veneto.
Fenomeno presidi: 2009, Vicenza, Veneto, mancano 70 presidi perchè nel concorso del 2004 il Veneto ha rispettato i numeri di legge. Si possono chiamare quelli della Campania poichè in quella regione non si sono rispettati i numeri di legge: dovevano abilitarne 191, ne hanno abilitati 625, e vorrebbero inviarli nel Veneto, alcuni.
Il Consiglio Provinciale di Vicenza, all'unanimità, vota una mozione politica perchè svolgano la loro professione nella loro regione. Ne sono arrivati tre, altri hanno rifiutato la nomina nel Veneto accusandolo di razzismo.
Nello stesso concorso anche le regioni della Puglia e della Calabria non hanno rispettato i numeri di legge, come invece ha fatto il Veneto.

Denunciamo questa gestione della scuola che favorisce alcune regioni ma non favorisce il Veneto.
I tagli attualmente in atto nella scuola sono dovuti a costi troppo elevati avuti in altre regioni.
Per decenni la scuola, ma non solo (per es. la sanità), e' stata uno strumento per creare occupazione in molte regioni, ma non nel Veneto.
Denunciamo che il Veneto e' chiamato a pagare i sacrifici, non a godere di benefici o addirittura di deroghe alla legge per favorire la scuola nel veneto.
A noi residenti del Veneto chiedono laboriosità, virtuosità e onestà, perciò qui vengono a chiedere soldi e posti di lavoro che poi sono distribuiti in altre regioni.
Denunciamo i problemi di trasporto a cui sono sottoposti i nostri studenti:
1 corse sovraffollate
2 autobus vecchi
3 aumento dei prezzi
4 riduzione delle corse
perchè tutto questo?
Nell'ambito di una politica nazionale, come stato unitario, nel veneto c'e' 1 autobus=1 autista, in altre regioni c'e' 1 autobus = 4 autisti, sempre in regioni dove bisogna ridurre la disoccupazione.
Contributi statali. Veneto 1 kilometro = circa 4 euro, in altre regioni 1 kilometro = 10 euro e oltre.
Perche' tutta questa sproporzione?

Denunciamo la differenza di impegno, fatica e lavoro per arrivare ad ottenere i titoli di studio.
Per diventare maestro elementare, per ottenere cioè la laurea, nel Veneto si studia per 4375 ore, in Puglia e in Campania si studia per 3675 ore.
Nel Veneto si studia per 700 ore in più che in Puglia e in Campania, ma chi in queste due ultime regioni ha studiato sta lavorando nella scuola veneta.
Il Credito formativo universitario, per legge, è riconosciuto per ogni 25 ore di lavoro personale dello studente su tutto il territorio nazionale.
Il tirocinio è attività obbligatoria su tutto il territorio nazionale per diventare maestro elementare.
Consideriamo le seguenti differenze.
Università Veneto: 500 ore tirocinio = 29 crediti
Università Cmpania: 400 ore tirocinio = 48 crediti
Università Calabria: 296 ore tir. = 37 cred.
Univer. Emilia-Romagna: 400 ore = 48 cred., e così anche in Sardegna, Abruzzo, e Trentino Alto-Adige.

Denunciamo il fatto che nel Veneto si abbiano condizioni di studio più impegnative di altre regioni, soprattutto perché da altre regioni arrivano a lavorare nel Veneto facendo una concorrenza sleale ai residenti.
Proponiamo altre differenze:
Esame di Didattica della lingua inglese,Università della Sicilia 2 libri, stesso esame nel Veneto 4 libri, sempre nella Facoltà di Scienze della Formazione Primaria.
Tirocinio per diventare Fisioterapista, stesso numero si ore nelle rispettive Università di Medicina: in Campania vengono dati 59 crediti, nel Veneto 48.
Esame di Anatomia, Università di Padova, 2 semestri e 188 ore complessive di lezione.
Stesso esame a Napoli, Università Federico II: 1 semestre, 0 corsi, 0 seminari, 0 laboratori.

Denunciamo che i tagli alla scuola del Veneto, ai suoi studenti, alle loro famiglie siano fatti in nome di una unità nazionale che al Veneto sa solo chiedere e mai dare.

Pretendiamo per il 2011 che sia adottato il criterio di residenza per l'accesso all'insegnamento nella scuola del Veneto come forma fondamentale, costituzionalmente riconosciuta, di tutela per chi progetta e realizza la propria vita, intima, civile e professionale, contribuendo allo sviluppo della regione Veneto.
Pretendiamo per il 2011 che esistano reali criteri meritocratici per la valutazione dei titoli di studio di accesso all'insegnamento.
Fermiamo la concorrenza sleale dei titoli di studio ottenuti fuori regione.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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